![i terroristi dell aeroporto di istanbul](/img/patch/06-2016/i-terroristi-dell-aeroporto-di-istanbul-814156_600_q50.webp)
E ORA SONO KAMI-KAZI DI ERDOGAN - BLITZ E ARRESTI IN TURCHIA DOPO L'ATTENTATO DI ISTANBUL, 11 FERMATI - PER I MEDIA, I TRE ATTENTATORI ERANO CITTADINI DEL TAGIKISTAN. ECCOLI CHE RIDONO DAVANTI ALLE TELECAMERE DI SORVEGLIANZA - VIDEO E DINAMICHE DELLA STRAGE: IL TERRORISTA-ARIETE SI FA ESPLODERE, GLI ALTRI DUE SI FANNO LARGO TRA LA FOLLA ARMATI E PIENI DI BOMBE
VIDEO - UN NUOVO FILMATO CON I TERRORISTI DELL'AEROPORTO DI ISTANBUL
- ATTACCO ISTANBUL: BLITZ POLIZIA IN COVI ISIS
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(ANSAmed) - La polizia turca ha compiuto all'alba diversi blitz in covi di sospetti militanti dell'Isis a Istanbul, dopo l'attacco che martedì sera ha ucciso 42 persone all'aeroporto Ataturk. Non si hanno al momento notizie di arresti, né di legami diretti con l'attentato. Inoltre l'esercito turco ha annunciato di aver ucciso sabato, 2 presunti membri dell'Isis di nazionalità siriana, mentre cercavano di attraversare il confine con la Siria. Uno dei 2 era ricercato in Turchia perché sospettato di preparare attacchi kamikaze ad Ankara o ad Adana, nel sud del Paese.
- ATTACCO ISTANBUL: BLITZ ANTI-ISIS, 11 FERMATI
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(ANSAmed) - Sono almeno 11 le persone fermate nei blitz compiuti stamani dalla polizia turca in 16 indirizzi di sospetti militanti dell'Isis a Istanbul, dopo l'attacco che martedì sera ha ucciso 42 persone all'aeroporto Ataturk. Non è tuttavia chiaro se ci sia un legame diretto con l'attentato. Diversi raid sono stati condotti anche in 4 quartieri di Smirne, sulla costa egea, portando al fermo di altri 9 sospetti membri dello Stato islamico. Nelle loro abitazioni sono stati trovati 3 fucili e diversi documenti che li legherebbero al Califfato in Siria. Lo riferisce l'agenzia statale Anadolu.
- ATTACCO ISTANBUL: MEDIA, KAMIKAZE CITTADINI TAGIKISTAN
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(ANSAmed) - Sarebbero cittadini del Tagikistan i 3 kamikaze che martedì sera hanno ucciso 42 persone all'aeroporto Ataturk di Istanbul. Lo sostiene il quotidiano turco Milliyet, che pubblica anche un'immagine dei 3 attentatori insieme, tratta dalle telecamere di sicurezza. Un altro media, Haberturk, indica che almeno uno dei 3 kamikaze sarebbe un ceceno, identificato con le iniziali O.V., giunto in Turchia dalla roccaforte dell'Isis in Siria, Raqqa.
- UN KAMIKAZE-ARIETE PER SFONDARE LE DIFESE
Marta Serafini per il “Corriere della Sera”
«Una vendetta dell' Isis». All' indomani della strage all' aeroporto Atatürk di Istanbul, la lettura dell' attacco è questa. Una risposta a Erdogan, responsabile agli occhi dei jihadisti di aver fatto pace con Israele e di aver ripreso le relazioni con l' alleato di Assad, Putin.
l attentato all aeroporto di istanbul 1
Mentre lo scalo internazionale riapre e gli operai cercano di rimuovere i detriti, Istanbul piange le sue 42 vittime: di quelle identificate, 23 sono turche (fra cui una coppia di inservienti, un tassista, cinque poliziotti, guide turistiche). Gli stranieri sono 14: sauditi, iraniani, un cinese, un uzbeko, una donna palestinese. C' è anche un pediatra dell' ospedale militare di Tunisi. Il quotidiano Hürriyet pubblica le immagini di due dei tre kamikaze ripresi dalle telecamere a circuito chiuso.
Il modus operandi è lo stesso dell' attacco a Bruxelles. «È il marchio di fabbrica della depravazione dell' Isis», scandisce il capo della Cia John Brennan.
Gli attentatori arrivano in taxi. Entrambi indossano abiti invernali, forse per coprire le armi e le cinture esplosive.
Uno cammina all' esterno della zona arrivi. Indossa un piumino nero. Si tiene una mano sulla pancia, le telecamere lo immortalano forse un attimo prima che si faccia saltare. È il «kamikaze ariete» che ha permesso agli altri due di entrare sfruttando il panico, spiega il premier turco Binali Yildirim.
i terroristi dell aeroporto di istanbul
L' altro indossa un cappotto nero, lungo. Entra nella hall.
Spara sulla folla, gli si inceppa l' arma (un AK47), si fa saltare. Il terzo uomo viene colpito da un poliziotto al piano superiore, nella zona partenze. Cade a terra, è agonizzante. Ma riesce ad azionare il detonatore. All' interno dell' aeroporto si scatena l' inferno. I viaggiatori iniziano a correre.
«Eravamo in transito di ritorno dalla luna di miele quando ho sentito le pallottole fischiare. Così sono corso da lei e l' ho abbracciata», ha raccontato su Twitter il reporter Steven Nabil.
«I kamikaze sono stranieri, abbiamo eseguito le autopsie e fatto le analisi del Dna»: è l' unica informazione che trapela dalla cortina di censura imposta dal governo di Ankara. «È come un puzzle che stiamo cercando di ricomporre attraverso le immagini delle telecamere e le testimonianze», spiega un agente.
Per tutta la giornata i canali di propaganda del Califfato hanno taciuto. Niente proclami, nemmeno i «fan boys» della jihad si sono fatti vivi.
magliette isis vendute a istanbul
Amaq News , la sedicente agenzia di stampa di Isis, si è limitata a diffondere via Telegram un' infografica sull' espansione dello Stato Islamico in occasione del secondo anniversario del Califfato.
Tra le zone indicate come infiltrate dalle «unità sotto copertura» (le cellule), proprio la Turchia (e la Francia).
La tensione sale, i kamikaze di Al Baghdadi si fanno saltare anche a Tal Abyad, in Siria, a venti chilometri dal confine con la Turchia. Ed è questo che emerge anche dall' allerta diramata dai servizi turchi venti giorni fa che metteva l' aeroporto Atatürk tra gli obiettivi sensibili: «La Turchia è vulnerabile». I leader di tutto il mondo chiamano Erdogan. «Sconfiggeremo l' Isis in Siria e in Iraq», dichiara Obama. Anche Putin telefona al presidente turco con cui ha appena ricucito i rapporti dopo la crisi del jet russo. La lotta all' Isis non è finita.