big amatrice epicentro

ITALIA NELLA TENAGLIA - IL TERREMOTO HA AVUTO ORIGINE TRA I 4 E I 7 CHILOMETRI DI PROFONDITA’: POCHI TROPPO POCHI PERCHE’ IL SUOLO POTESSE ATTUTIRE L’IMPATTO. IL SISMA E’ STATO ORIGINATO DALLO SCONTRO TRA LA PLACCA AFRICANA E QUELLA EUROASIATICA

Giovanni Caprara per il “Corriere della Sera

 

C' è un' anomalia in questo terremoto che ha portato per l'ennesima volta vittime e danni nella martoriata Penisola. È la scarsa profondità alla quale si è liberata la potenza accumulata nella roccia. «Tra quattro e sette chilometri appena, e questo ha portato più facilmente l' onda distruttrice ad abbattersi sulla superficie e provocare disastri e crolli» spiega Andrea Tertulliani, primo ricercatore e direttore di sezione dell' Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Ingv.

 

Se l' ipocentro, cioè il fatidico punto originario, fosse stato più in basso - come in genere era accaduto in passato - il suolo avrebbe attutito l' impatto negativo. Così i sensori sono stati attivati da un impulso che ha raggiunto i 6 gradi della scala Richter, registrando il sisma più potente dopo quello dell' Aquila del 2009 (5.9 gradi della scala Richter).

 

ANDREA TERTULLIANI (2)ANDREA TERTULLIANI (2)

«Perché si sia manifestato in questo modo è impossibile dirlo. Sono molti i fattori che entrano in gioco nel generare la faglia diffusa su un' estensione di una trentina di chilometri - aggiunge Tertulliani -, un dato che riusciamo a valutare considerando la superficie coperta e le sequenze dei sismi minori dirette verso l' Umbria e succedutisi dopo la scossa principale. Anche per questo sisma la causa principale è sempre la stessa; vale a dire lo scontro fra le due placche che hanno dato origine agli Appennini e alle Alpi».

 

Si tratta in particolare della placca africana che spinge verso nord andando a scontrarsi con la placca euroasiatica. E l' Italia si trova in una zona che mostra pure altri frazionamenti con scontri incrociati di forze che portano il mare Tirreno ad allargarsi e l' Adriatico a restringersi. Da questo infernale scenario geologico nasce il triste record che abbiamo di essere uno dei Paesi più sismici della Terra.

 

ANDREA TERTULLIANIANDREA TERTULLIANI

Purtroppo, dal punto di vista scientifico, il terremoto della notte scorsa rientra nella «normalità» di un' area altamente sismica, dunque con elevata pericolosità. Un territorio capace di esprimere, nel corso della sua storia, eventi abbastanza simili; come i terremoti quasi gemelli del 1639 e 1646 o l' altro dagli effetti comparabili del 1703. «Anche se non vuol dire niente - spiega Tertulliani - bisogna notare che qui da un po' di tempo non si registravano eventi violenti. Tra il terremoto dell' Aquila e questo, comunque, non c' è alcun collegamento. Ognuno è stato originato da una propria faglia e le due sono separate tra loro. Tutto il sottosuolo dell' Appennino è spezzettato».

 

Da questa situazione deriva anche la sismicità di fondo che segna in continuazione l' intera Penisola con movimenti frequenti su valori tra due e tre gradi della scala Richter, che per fortuna non provocano danni e non fanno notizia, ma che testimoniano di una condizione del suolo sempre a rischio di cui essere coscienti.

EPICENTROEPICENTRO

 

Proprio per le sue caratteristiche la zona investita dal sisma è costellata da strumenti di rilevazione. «I dati che raccogliamo però - nota amaramente lo scienziato dell' Ingv - ci servono per mantenere una costante osservazione e per cercare di capire il fenomeno sperando un giorno di arrivare a individuare in anticipo qualche segnale degli eventi che oggi ci colgono all' improvviso».

 

Lo sforzo di indagine che si compie è notevole e coinvolge altri gruppi. «Dall' Umbria alla Campania sono numerosi gli studi che abbiamo in corso sulle faglie attive - ricorda Paolo Messina, direttore dell' Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr - e in particolare effettuiamo approfondimenti sulla microzonizzazione, cioè sulle fratture minori disseminate nel sottosuolo, importanti per valutare il pericolo».

Ultimi Dagoreport

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E ALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...

mauro crippa nicola porro bianca berlinguer pier silvio berlusconi paolo del debbio

DAGOREPORT – UN "BISCIONE", TANTE SERPI! GLI AVVERSARI DI BIANCA BERLINGUER A MEDIASET LAVORANO PER DETRONIZZARLA: STAREBBERO RACCOGLIENDO UN “PAPELLO” CON LAGNANZE E MALCONTENTI VERSO LA GIORNALISTA DA SOTTOPORRE A PIER SILVIO BERLUSCONI – GLI ANTI-BIANCHINA SONO STATI "INCORAGGIATI" ANCHE DAI FISCHI RISERVATI ALLA CONDUTTRICE AD "ATREJU" DAL POPOLO DI DI FRATELLI D'ITALIA CHE INVECE HA OSANNATO PAOLO DEL DEBBIO COME LEADER DI FORZA ITALIA IN PECTORE (TE CREDO, DEL DEBBIO E' PIU' ''MORBIDO'' DI TAJANI CON LA MELONI) – TRA I PIU' INSOFFERENTI (EUFEMISMO) VERSO BIANCA IL DUPLEX CONFALONIERI-CRIPPA, CAPO DELL'INFORMAZIONE MEDIASET (PORRO, DEL DEBBIO, GIORDANO, SALLUSTI): TUTTI INSIEME NON HANNO MAI DIGERITO CHE L'EX "ZARINA" DI RAI3 INTERLOQUISCA DIRETTAMENTE CON PIER SILVIO

giovanni caravelli giorgia meloni francesco paolo figliuolo

DAGOREPORT – NEL NOME DEL FIGLIUOLO: MELONI IMPONE IL GENERALE ALLA VICEDIREZIONE DELL’AISE. PRENDERÀ IL POSTO DI NICOLA BOERI (CHE FU SCELTO DALLA CAPA DEL DIS, ELISABETTA BELLONI, IN CHIAVE ANTI-CARAVELLI) – PARE CHE LA DUCETTA SIA RIMASTA STREGATA DAL PIGLIO MARZIALE DI FIGLIUOLO, AL PUNTO DA PIAZZARLO SULL’IMPORTANTE POLTRONA GIUSTO PRIMA DELLA FINE DEL SUO MANDATO POST-ALLUVIONE IN EMILIA E ROMAGNA (26/12/24) – LA NOMINA, ''VOLATA'' SOPRA CARAVELLI E MANTOVANO, FA STORCERE IL NASO ANCHE A VARIE FORZE MILITARI: NON ERA MAI ACCADUTO CHE AI VERTICI DELL’AISE CI FOSSERO TRE GENERALI DELL’ESERCITO (CARAVELLI, FIGLIUOLO E ZONTILLI)...

giorgia meloni matteo salvini luca zaia vincenzo de luca tribunale

DAGOREPORT - SE DOMANI SALVINI SARÀ CONDANNATO, CHE FARÀ LA DUCETTA DEI DUE MONDI? CHIEDERÀ AL LEADER DELLA LEGA DI DIMETTERSI, RISCHIANDO DI FAR CADERE IL GOVERNO, O ATTACCHERÀ LA MAGISTRATURA ACCUSANDOLA DI AVER SFORNATO UNA “SENTENZA POLITICA”? LA SECONDA CHE HAI DETTO! - A QUEL PUNTO, "TOGHE ROSSE" VARRÀ ANCHE PER SANTANCHÈ, CHE RISCHIA IL RINVIO A GIUDIZIO? – ANNO NUOVO, ROGNE NUOVE: LE REGIONALI AD APRILE 2025 CON LE GRANE CAMPANIA E PUGLIA E IL CASO VENETO DEL DOPO-ZAIA – MELONI PONTE TRA TRUMP E L’UE? UNA FREGNACCIA CHE FA INCAZZARE FRANCIA, GERMANIA E POLONIA: PER PARLARE CON IL NUOVO BOSS DELLA CASA BIANCA, NON ABBIAMO BISOGNO DELLE SMORFIE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA…

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?