
QUESTO SI’ CHE È UN PORNO-PROF! – L’ATTORE HARD MAX FELICITAS VIENE INVITATO A UNA SCUOLA DI GALLARATE, IN PROVINCIA DI VARESE, PER PARLARE DI EDUCAZIONE SESSUALE, BULLISMO E RISCHI DELLA RETE, MA L’INCONTRO VIENE ANNULLATO DOPO LE PROTESTE DELLE ASSOCIAZIONI PRO-VITA – LA RABBIA DEL PORNOATTORE: “UN’OCCASIONE SPRECATA. IL PORNO NON RISPETTA LA REALTÀ, E' FATTO DI INQUADRATURE FUORVIANTI ED EFFETTI SCENICI. QUESTO È QUELLO CHE AVREI DETTO. LA PERSONA CHE HA PRESO QUESTA DECISIONE, PAGATA CON SOLDI PUBBLICI, ANCHE COI MIEI, DOVREBBE CAMBIARE LAVORO…”
Estratto dell’articolo di Andrea Camurani per www.corriere.it
Un incontro a scuola per parlare di educazione sessuale, bullismo e rischi della rete a cui viene invitato il pornoattore Max Felicitas, ma i «Pro Vita» non ci stanno, e dopo le proteste l’evento viene annullato. Succede a Gallarate, in provincia di Varese, dove lunedì prossimo era in programma un incontro all’istituto superiore Andrea Ponti che tra i protagonisti vantava proprio l'attore hard Eduardo Barbares, 33 anni, milanese d’adozione: con lui in cattedra sarebbero dovuti salire anche Danilo Centrella (urologo di Rocco Siffredi che di Felicitas è il padre artistico) e Lorenzo Puglisi, avvocato ed esperto in diritto digitale.
Ma su questo evento è partito il fuoco di fila dall’associazione «Pro Vita & Famiglia onlus» che in una nota chiedeva spiegazioni al dirigente scolastico Massimo Angeloni chiamando in causa anche la direttrice dell'ufficio scolastico Regionale Luciana Volta.
[…] La notizia è caduta che un fulmine a ciel sereno, e il pornoattore ha commentato con parole dure la scelta di annullare l’evento: «Mi spiace di questa decisione perché è un’occasione sprecata per tanti ragazzi che avrebbero potuto essere invece ben informati su come affrontare problemi seri, reali, che riguardano la vita di tutti i giorni e che sono chiamati ad affrontare in un’età fragile e delicata.
Mi riferisco al bullismo, ai rischi dei social e della rete. E anche al porno, che è una forma di intrattenimento per adulti che non rispetta in nessun modo la realtà, fatto di inquadrature fuorvianti ed effetti scenici. Questo è quello che avrei detto e che ho spiegato in tantissime scuole in tutt'Italia. La persona che ha preso questa decisione, pagata con soldi pubblici, anche coi miei, dovrebbe cambiare lavoro». […]