L’ATTRAZIONE SESSUALE? E’ UNA QUESTIONE BIOLOGICA INDIPENDENTEMENTE DAL GENERE O DALLA RIPRODUZIONE - I RICERCATORI DELL’UNIVERSITÀ DI TORINO HANNO CHIARITO UN ASPETTO DELL’INTERAZIONE TRA GENI E AMBIENTE CHE REGOLA IL COMPORTAMENTO SESSUALE - ECCO QUAL E’…
Noemi Penna per www.lastampa.it
L’attrazione sessuale? Questione di biologia. Non certo di genere o di riproduzione. I ricercatori del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell’Università di Torino (www.nico.ottolenghi.unito.it) hanno finalmente chiarito un aspetto della complessa interazione tra geni e ambiente che regola il comportamento sessuale.
Lo studio, pubblicato su Nature - Scientific Reports dal gruppo di ricerca del professor Paolo Peretto, fa luce sui meccanismi che stanno alla base della regolazione dell’attrazione sessuale verso un altro individuo e chiarisce come questo sia effettivamente un fenomeno biologico, indipendentemente dal sesso verso cui si è attratti o dall’impulso di preservare il proprio corredo genetico.
L’attrazione sessuale, si sa, è frutto di una complessa interazione fra geni e ambiente che modella i circuiti nervosi. Tuttavia sono ancora molti i punti da chiarire rispetto a come avviene. Ora questo studio dimostra che, nei topi maschi, l’attrazione verso il proprio sesso o quello opposto dipende da una modulazione del testosterone nel processo di neurogenesi adulta - cioè l’integrazione fra nuovi neuroni - nei circuiti che regolano il comportamento sessuale.
Il gruppo di ricerca del professor Peretto aveva già dimostrato che i feromoni rilasciati dai maschi stimolano l’integrazione di nuovi neuroni esclusivamente nella regione olfattiva delle femmine, promuovendo alcuni comportamenti sessuali tipicamente femminili. Adesso l’analisi su topolini maschi con gonadi depotenziate ha messo in luce che il contatto con feromoni maschili produce nella regione olfattiva gli stessi stimoli osservati nelle femmine, quindi anche un’attivazione dei circuiti nervosi che controllano il comportamento sessuale.
«Ovviamente i topi, seppur mammiferi, non sono uomini - sottolinea il professor Paolo Peretto - ma volendo estrapolare un principio generale, questo studio dimostra che l’attrazione sessuale verso individui dello stesso sesso o di quello opposto dipende dai processi che regolano l’organizzazione e la funzione dei nostri circuiti nervosi, insomma da un fatto assolutamente biologico», che va ben oltre l’aspetto fisico o il richiamo genetico.