cannabis marijuana

L’ERBA DEL VICINO NON È POI COSÌ VERDE – L’USO DI MARIJUANA E' COLLEGATO ALL'INFARTO MIOCARDICO E A NUMEROSE PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI COME TACHICARDIA, ICTUS E TROMBOSI - CHI FA USO DI CANNABIS CORRE UN RISCHIO MAGGIORE DI SUBIRE UN ARRESTO CARDIACO E, DOPO 11 ANNI DALL'INFARTO, LA MORTALITÀ DI COLORO CHE FANNO USO DI STUPEFACENTI È PIÙ ALTA DELLA MEDIA...

Antonio G.Rebuzzi, Direttore cardiologia intensiva Policlinico A.Gemelli-Università Cattolica per “il Messaggero”

 

 

coltivazione cannabis

L' ALLARME L' uso di sostanze stupefacenti, incluse cocaina e marijuana, non accenna a diminuire nei paesi occidentali, e il National Institute on Drug Abuse americano fa sapere che l' incremento dell' utilizzo di queste droghe è principalmente trainato dalla marijuana.

 

L' uso della cannabis, infatti, solo in Italia coinvolgerebbe oltre sei milioni di persone. Dai 15 ai 64 anni, con il picco tra i 35 e i 45. Il primo spinello: intorno ai 14 anni. Circa venti ragazzi su centro tra i 15 e i 24, inoltre, confessano di fumare quasi regolarmente marijuana.

 

canna

Le ricerche portate avanti negli ultimi anni hanno chiarito lo stretto legame tra la cocaina e l' infarto miocardico. Molto meno, fino ad oggi, le indagini sul rapporto tra cannabis e sistema cardiocircolatorio. Non è, dunque, altrettanto evidente la pericolosità della marijuana.

 

LE CELLULE Alcuni punti fermi sembrano, comunque, chiari. I recettori dei cannabinoidi sono presenti nel cuore, sia nelle cellule muscolari che nell' endotelio dei vasi. Si sa che la marijuana riduce la contrattilità miocardica, aumenta la risposta infiammatoria della parete delle coronarie (con ispessimento ed ostruzione di tali arterie), per cui l' uso di questa sostanza è stato associato a numerose patologie cardiovascolari: tachicardia, ictus, dissezione coronarica, vasospasmo, trombosi, miocardite.

cannabis legale 2

 

IL DIABETE Un recente lavoro firmato dai ricercatori dell' Harvard Medical School di Boston e pubblicato dal Journal of American College of Cardiology ha valutato, in persone di età inferiore a 50 anni colpiti da infarto miocardico acuto, quanti erano gli utilizzatori di cocaina o marijuana e quali erano le differenze tra questi e gli altri pazienti infartuati.

 

Sono stati esaminati 2097 pazienti (circa il 20% donne) con età media di 44 anni, seguiti per oltre 11 anni. Quasi l' 11% del campione faceva uso o di cocaina (4.7%) o di marijuana (6.1%).

 

canna

Questi ultimi erano mediamente più giovani degli altri e in prevalenza maschi. Avevano inoltre meno fattori di rischio rispetto ai pazienti che non facevano uso di droghe. Meno diabete (14% verso 20%) meno dislipidemie (45% verso 60%) o ipertensione (34% verso 47%) anche se fumavano di più (70% verso 50%). Un paradosso. Nonostante, quindi, un rischio teoricamente ridotto, l' infarto era più grave ed esteso.

 

cannabis

L' incidenza di arresto cardiaco pre-ospedaliero nella fase acuta dell' infarto era ben oltre il doppio rispetto agli altri (8.8% verso 3.5%). Ad un follow up di oltre 11 anni dall' infarto, la mortalità di coloro che facevano uso di stupefacenti era decisamente più alta della media (18.8% verso 11.3%).

 

Se si valuta poi la mortalità annuale solo per cause cardiache, quella dei soggetti che facevano uso di marijuana non differiva molto da quella dei cocainomani ed era significativamente più alta rispetto a coloro che non si drogavano. Unica pecca dello studio il non aver valutato il ruolo dell' alcool, visto che i soggetti che utilizzano abitualmente sostanze stupefacenti spesso le accompagnano ad un utilizzo smodato di sostanze alcoliche.

 

cannabis

LE COMPLICANZE Prove, però, della indubbia pericolosità della marijuana provengono da molte ricerche. Tra queste, uno studio della Georgia University School of Public Health in cui si dimostra una mortalità per complicanze vascolari da ipertensione del 29% più alta nei fumatori di marijuana rispetto ai non fumatori.

 

Tutti questi dati, specie in un' epoca in cui si prospetta una legalizzazione delle sostanze stupefacenti anche a scopo non medico, e quando nascono negozi dove, sia pure a dose bassa, si vende marijuana, dovrebbero farci riflettere sulla potenziale pericolosità di tali sostanze e sulla necessità di approfondire le conoscenze sull' argomento prima di porre in essere leggi probabilmente dannose.

cannabis legalecannacannabis usacannabis terapeutica 2cannabis legalecannacannabis terapeutica

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…