principe andrea

IL PROBLEMA PER LA CORONA BRITANNICA ERANO HARRY E MEGHAN? - L’FBI HA CHIESTO DI ASCOLTARE IL PRINCIPE ANDREA NELL’AMBITO DELL’INCHIESTA SUL CASO EPSTEIN MA IL FIGLIO DELLA REGINA ELISABETTA SI RIFIUTA DI COOPERARE - IL PROCURATORE DI NEW YORK CHE GUIDA LE INDAGINI: “EPSTEIN NON AVREBBE POTUTO FARE CIÒ CHE HA FATTO SENZA L’AIUTO DI ALTRI E VI ASSICURO CHE LE INDAGINI FANNO PROGRESSI” - ANDREA NON E’ INDAGATO MA…

il principe filippo e andrea

Luigi Ippolito per www.corriere.it

 

Tamponato uno scandalo, ne riscoppia un altro. La monarchia britannica aveva fatto appena in tempo a sbarazzarsi dell’ingombrante Meghan, che ora si ritrova di nuovo sulle prime pagine la storiaccia del presunto coinvolgimento del principe Andrea nelle turpitudini del magnate pedofilo Jeffrey Epstein.

 

A sparare la cannonata è stato ieri il procuratore di New York Geoffrey Berman, che indaga sul caso: il magistrato ha rivelato che gli investigatori americani hanno chiesto di sentire il principe, ma lui «finora ha fornito zero collaborazione».

 

il principe andrea 5

I legali di Andrea non si sono neppure degnati di rispondere alle richieste americane: e questo nonostante lo stesso principe avesse offerto la sua cooperazione. «Ovviamente, sono pronto ad aiutare ogni agenzia legale nelle indagini, se richiesto», aveva fatto sapere Andrea subito dopo la famigerata intervista televisiva nella quale si era dato la zappa sui piedi a proposito dei suoi legami con Epstein. Ma invece così non è stato.

 

il principe andrea 4

Il procuratore non è entrato nei dettagli dell’inchiesta: ma ha confermato che si stanno cercando possibili «complici» del magnate morto in carcere in un apparente suicidio. «Epstein non avrebbe potuto fare ciò che ha fatto senza l’aiuto di altri - ha detto il magistrato americano - e vi posso assicurare che le indagini stanno facendo progressi». Il principe Andrea non è indagato: ma non è detto che la sua posizione non possa aggravarsi, soprattutto se continuerà ad eludere le richieste che arrivano da New York.

il principe andrea 3

 

Andrea era stato già «dimissionato» dalla regina dopo la maldestra intervista alla Bbc, cioè costretto ad abbandonare le sue funzioni reali. Lui aveva ripetuto di non aver mai incontrato Virginia Roberts Giuffrè, la donna che lo accusa di essergli stata «offerta» da Epstein quando aveva solo 17 anni: e questo nonostante l’ormai celebre foto che lo ritrae abbracciato alla ragazza. Virginia sostiene di essere stata costretta ad andare a letto con Andrea in ben tre occasioni, ancora minorenne.

il principe andrea 2

 

Il principe ha anche affermato di non essere mai stato a conoscenza del fatto che il suo amico Epstein, del quale frequentava le case e le feste, tirasse le fila di una rete pedofila: il magnate forniva ai ricchi e potenti ragazzine che venivano mandate in giro per il mondo a bordo di un jet privato, il «Lolita express».

principe andrea

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…