saranno famosi - saronno -min

“HO AMICI IMPORTANTI” - L’INFERMIERA KILLER DI SARONNO, LAURA TARONI, PROVAVA A RASSICURAVA IL SUO AMANTE E COMPLICE LEONARDO CAZZANIGA MILLANTANDO AMICIZIA CON IL GENERALE DELLA FINANZA, NICOLA ALTIERO, E CON IL SENATORE DELLA LEGA NORD FABIO RIZZI

Paolo Berizzi per “la Repubblica”

 

LORENZO CAZZANIGA SARONNOLORENZO CAZZANIGA SARONNO

Sprofondava e intanto cercava sponde. Anche in alto. Sentiva scricchiolare il terreno sotto i piedi suoi e dell’amante anestesista. E, per uscire dall’angolo, in un crescendo di disperazione e millanteria, faceva riferimento a conoscenze con gente importante. Persone che avrebbe potuto contattare e che, nella sua mente, avrebbero potuto offrirle un consiglio, una dritta. Cosa che non si è mai concretizzata.

 

Laura Taroni, l’infermiera arrestata con Leonardo Cazzaniga (accusato di cinque omicidi) per la morte dell’ex marito Massimo Guerra, si allargava: «Vuoi che chiedo a Nicola? Per ‘sta storia? Vuoi che chiediamo? Se vuoi basta una telefonata... Lui conosce i magistrati più grandi di Roma eh!». È l’idea che le viene per cercare di sostenere al telefono un Cazzaniga sempre più preoccupato per le indagini sulla “eutanasia” che praticava ai pazienti del Pronto soccorso. Chi è «Nicola»?

 

ospedale di saronno ospedale di saronno

Nicola Altiero, generale della Guardia di Finanza, oggi a capo del comando provinciale di Bari. Una carriera brillantissima che nel giro di pochi anni lo ha portato a scalare i gradini del Corpo con meriti acquisiti sul campo: indagini bancarie, fiscali e patrimoniali (ha comandato il nucleo di polizia tributaria di Napoli e il comando provinciale di Taranto). Fino alla più alta categoria degli ufficiali. Quando e perché esattamente la Taroni abbia conosciuto il generale Altiero non è dato sapere.

ospedale di saronnoospedale di saronno

 

Anche perché — essendo il militare totalmente estraneo all’inchiesta e il riferimento al suo nome frutto esclusivamente di una vanteria dell’infermiera — il dato non ha nessun rilievo (ma aiuta a comprendere la personalità dell’arrestata, in particolare la dedizione-devozione nei confronti di Cazzaniga). Pare che l’incontro risalga addirittura alla fine degli anni ‘90: l’allora capitano Altiero prestava servizio al comando di Ponte Chiasso, il valico fra la Svizzera e l’Italia, pochi chilometri da Como.

 

lorenzo cazzaniga laura taronilorenzo cazzaniga laura taroni

La Taroni, all’epoca, era una giovane infermiera all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, lì vicino. Come diavolo le sia venuto in mente, 15 anni dopo, di potersi rivolgere a un generale della Finanza per aiutare il suo amante anestesista — e se stessa — solo lei può spiegarlo.

 

Ma tant’è. L’“offerta” di aiuto a Cazzaniga è datata 15 aprile 2016: i due amanti sono a casa di lei. Commentando le indagini in corso in reparto — di cui erano entrambi informati — Cazzaniga butta lì: «Tanto vuoi interrogare venti persone... dal 2000 in poi... Stanno cercando di arrivare a me. È una cosa che riguarda me».

 

lorenzo cazzaniga  laura taronilorenzo cazzaniga laura taroni

È a quel punto — nonostante “Leo” dissimuli («non ho paura») — che l’infermiera gli prospetta la possibilità di «una telefonata a Nicola». Come stiano le cose lo descrive Cazzaniga in un altro dialogo (intercettato il 19 giugno 2016): prima afferma di avere praticato ai pazienti l’«eutanasia»; poi, di fronte all’obiezione della compagna che l’eutanasia presuppone il consenso del paziente — qui assente — si corregge, attribuendosi «omicidi volontari». Parola di anestesista.

 

Lo stesso mestiere di un’altra “conoscenza” della Taroni: un politico. Parliamo di Fabio Rizzi, ex sindaco di Besozzo, già senatore della Lega Nord e ex presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia. Arrestato a febbraio scorso per gli appalti truccati nella sanità, dopo quattro mesi ai domiciliari Rizzi ha patteggiato la pena (2 anni e 6 mesi per corruzione) ed è tornato in libertà. Che cosa lo lega alla Taroni?

 

Perché l’infermiera, mesi fa, lo chiama? Ecco la versione di Rizzi, contattato da Repubblica: «L’ho conosciuta all’ospedale Sant’Anna (il medico ci lavora dal ‘92 al 2000). Tenevo un corso sulla terapia del dolore alla scuola infermiere. Anni dopo — credo fosse il 2008 — quando ero al “Mater Domini” di Castellanza, la Taroni mi ha portato il suocero: aveva bisogno di infiltrazioni per un mal di schiena».

laura taronilaura taroni

 

Ricordiamo: il suocero della Taroni, Luciano Guerra, morto all’ospedale di Saronno il 20 ottobre 2013, è uno dei quattro decessi “ravvicinati” e “improvvisi” che hanno colto i parenti più stretti dell’infermiera: e sui quali gli inquirenti indagano. Torniamo a Rizzi. Mesi fa Taroni gli telefona (i due sono assistiti dallo stesso legale, Monica Alberti).

 

«Voleva salutarmi e esprimermi la sua vicinanza per la mia vicenda giudiziaria», dice l’ex uomo forte della Sanità regionale. «Nessuna amicizia: solo rapporti paziente-medico». Nega, Rizzi, di avere mai conosciuto il collega Cazzaniga, pure lui anestesista. E sulle morti in corsia a Saronno dice: «I fatti più gravi mi pare riguardino le presunte responsabilità sui decessi nella cerchia familiare».

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…