papa bergoglio

L’ORA PIÙ BUIA DI BERGOGLIO - DALLE INCHIESTE ALLA CRISI DEI FEDELI, SONO NUMERI I DOSSIER CHE METTONO PRESSIONE AL PAPA - LA RIFORMA DELLA CURIA È AL PALO, LA TRASPARENZA FINANZIARIA È LONTANA, VISTE LE DECAPITAZIONI ILLUSTRI DENTRO L'AUTHORITY DI CONTROLLO - I PROCESSI NON VANNO AVANTI: I SEI DIPENDENTI DELLA SEGRETERIA DI STATO, LICENZIATI IL PRIMO MAGGIO PERCHÉ SOSPETTATI DI COMPLICITÀ NELL'AFFARE DEL PALAZZO DI LONDRA, NON HANNO ANCORA RICEVUTO DAI MAGISTRATI ALCUNA COMUNICAZIONE…

Franca Giansoldati per “il Messaggero”

 

Per Papa Francesco è un'altra grana che si accumula e si va ad aggiungere alla sfilza dei dossier in attesa di soluzione. L'effetto palude. Gli mancava pure dover far fronte alla grave crisi dei fedeli causata dal Covid. A denunciarla è stato il cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione dei Vescovi, e dunque buona sentinella delle performance della Chiesa, il quale lo ha ammesso senza girarci troppo attorno.

 

papa bergoglio

«Il lungo digiuno eucaristico dovuto al lockdown ha fatto perdere l'abitudine della messa domenicale». Praticamente una campana a martello che è risuonata all'Assemblea delle Conferenze episcopali d'Europa (Ccee). L'incontro doveva tenersi a Praga, ma il picco dei contagi causati dal Covid nella Repubblica Ceca non ha permesso ai vescovi di raggiungere la capitale e così il summit è diventato una videoconferenza. Si tratta di un'altra brutta notizia approdata a Santa Marta, la residenza di Bergoglio diventato ormai un fortilizio.

 

ISOLATO

Francesco trascorre le giornate sempre più solo e isolato, privato dalle folle e dai viaggi internazionali, passa ore a studiare, scrivere, pregare e capire come uscire dalla palude dei micidiali problemi di governo che in quest' anno complicato gli si sono accumulati. A volte per rompere l'isolamento si collega in video conferenza con comunità estere; lo ha fatto anche l'altro giorno parlando all'Assemblea dell'Onu, ma certamente non è come avere un contatto diretto con la marea dei pellegrini ai quali era tanto abituato.

 

papa bergoglio

La prospettiva che ha davanti non è delle migliori, visto che per oltre un anno tutto resterà congelato. Per questo pontificato partito sette anni fa con aspettative rivoluzionarie e prospettive di cambiamenti epocali e riforme radicali è certamente un bel grattacapo. A dare angustia non è solo il Covid con tutte le sue conseguenze, ma gli effetti di un cammino che sembra arrancare.

 

La riforma della curia è al palo, la trasparenza finanziaria da sempre invocata è un obiettivo ancora da raggiungere, basta vedere come si sono sviluppate le vicende di alcune recenti decapitazioni illustri dentro all'Aif, l'authority di controllo. Senza parlare dei processi che non vanno avanti, se è vero che i sei dipendenti della Segreteria di Stato, licenziati il primo maggio perché sospettati di complicità nell'affare del palazzo di Londra, non hanno ancora ricevuto dai magistrati alcuna comunicazione.

 

CLIMA CUPO

MONSIGNOR ANGELO BECCIU

Di fatto ad oggi non sanno ancora se sono stati iscritti all'albo degli indagati, se verranno convocati o se verranno rinviati a giudizio. Il clima interno si è fatto sempre più cupo, nei dicasteri le persone che vi lavorano non fanno mistero di avere paura, tutti temono di essere spiati. E sicuramente anche l'ultima defenestrazione illustre, quella del cardinale Becciu, suo ex braccio destro, liquidato in modo tanto brutale, togliendogli anche i diritti alla porpora, non contribuirà di certo a migliorare l'atmosfera generale.

 

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…