lady gaga

LADY GAGA MEJO DI DAVID COPPERFIELD! – DA QUANDO È SBARCATA A ROMA, GLI SPOSTAMENTI SONO BLINDATISSIMI E LEI SFUGGE AI PAPARAZZI CON CAMBI DI PARRUCCHE ALL’ARTURO BRACHETTI - SI MUOVE TRA UN HOTEL IN VIA VENETO, DI CUI HA AFFITTATO UN PIANO, E UN ALTRO ALBERGO AL COLOSSEO TRASFORMATO IN ATELIER DOVE 100 PERSONE TRA SARTE E TRUCCATORI LAVORANO PER TRASFORMARLA IN PATRIZIA REGGIANI PER IL FILM DI RIDLEY SCOTT – 

 

Alessandra Paolini per "la Repubblica"

 

lady gaga 6

L' intero piano di un albergo su via Veneto per nascondersi, e un altro - dalle parti del Colosseo - trasformato in atelier. Popolato da sarte, costumiste, truccatori, assistenti d' ogni genere: diventando così il primo, riservatissimo set in cui Lady Gaga sta mettendo a punto le arti che le faranno dare corpo e voce a Patrizia Reggiani nel film che Ridley Scott si prepara a girare tra Roma, Milano, Firenze sulla dark lady dell' omicidio Gucci. Continua a stupire Stefani Germanotta nella sua prima settimana tutta romana.

 

E non solo per il giallo hollywoodiano che l' ha travolta nella sua prima giornata romana con i suoi cagnolini, prima rapiti e poi ritrovati, con tanto di dog sitter ferito al petto. A stupire ancora di più è il suo apparire e scomparire come il mago David Copperfield. Col suo cambio di parrucche all'Arturo Brachetti. Un gioco illusionista che ha messo in scacco i fan sotto l' hotel. E i paparazzi che sono rimasti a bocca asciutta. Perché in questa storia anche l' aria è blindatissima: a far sparire la pop star americana c' è un tendone bianco a soffietto. Lei esce e non c' è più. Inghiottita dal van nero parcheggiato nella stradina laterale del grande viale caro a Fellini.

 

lady gaga 5

Ma ecco però che ieri, abracadabra, su Twitter appaiono, in una fanpage a stelle e strisce, poche e meravigliose foto che la ritraggono diva: una volta infilata in uno scenografico kaftano leopardato, la volta dopo in un cappottino bon ton color cammello con maniche svasate e filo di perle al collo. Outfit d' epoca e rigorosamente Gucci.

 

Shopping in centro? Visita al Pantheon? Dove va Lady Gaga quando esce dall' albergo con quelle zeppe anni Settanta? A fare le prove di altri vestiti, di altre scarpe, di altre parrucche. Nell' albergo con vista sui Fori che da qui, fino alla fine delle riprese che a Roma cominceranno fra qualche settimana si è trasformato in un gigantesco guardaroba a 4 stelle. Con un centinaio di persone pronte a trasformarla in Patrizia Reggiani, che una mattina di marzo di 26 anni fa pagò un sicario per sparare all' ex marito Maurizio, rampollo dell' impero ereditato da Guccio Gucci. Un centinaio le persone blindate a lavorare nell' hotel.

 

lady gaga 2

Che probabilmente diventerà il quartier generale per le prove trucco e parrucco degli altri protagonisti del film: Adam Driver, Al Pacino e Jared Leto. Uscirà a novembre, diretto e prodotto dal regista di Blade Runner e Alien e da sua moglie Giannina Facio, tra le "bombastiche" protagoniste di " Drive in", programma popolar- cult degli anni Ottanta.

Lady Gaga in questi mesi di riprese farà la spola con Milano, Covid e zone rosse non agevoleranno certo gli spostamenti. E l' incubo contagi incombe, non solo per la salute di tutti, ma anche gli eventuali stop e quarantene che potrebbero portare alle calende greche le riprese.

 

Una paura che ha fatto decidere a Lady Gaga di cercare una casa tutta romana. Anche Jared Leto non andrà in albergo ad ospitarlo in casa sarà Alessandro Michele, art director di Gucci, e amico dell' attore.

Spalla di tanti party newyorkesi, manna dal cielo per i paparazzi d' Oltreoceano. E non solo.

lady gaga 1alessandro michele foto di bacco (2)jared leto jared leto 7jared letolady gaga canta per biden lady gaga con miss asia lady gaga nel video di '911' 2lady gagalady gaga 2ariana grande e lady gagalady gaga 5lady gaga 1lady gaga 4lady gaga con il suo cane miss asia lady gaga all inaugurazione di biden lady gaga lady gaga a roma 1lady gaga con il suo cane met gala 2018 jared letojared leto 3jared leto lady gaga 3

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI. LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UNA FRECCIATA-AVVERTIMENTO ALL’AMICO LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)