ursula von der leyen astrazeneca

COME FINIRA' LA CAUSA AD ASTRAZENECA? IN UN BUCO NELL'ACQUA - SI APRE OGGI IL PROCESSO INTENTATO DALL'UE CONTRO L'AZIENDA DI OXFORD PER LE DOSI DI VACCINO CONCORDATE E MAI CONSEGNATE, MA UNA PERIZIA DI DELOITTE GELA IN PARTENZA BRUXELLES: "UNA CLAUSOLA ESCLUDE IL RICORSO AI TRIBUNALI, IL CONTRATTO NON PREVEDE SANZIONI IN CASO DI MANCATO RISPETTO DEGLI ACCORDI" (COSI' L'UE LA PROSSIMA VOLTA IMPARA A STILARE CONTRATTI DECENTI)

Gian Micalessin per "il Giornale"

 

ASTRAZENECA UE

La prima udienza si apre oggi davanti al tribunale di prima istanza di Bruxelles. Ma il processo intentato dall'Unione Europea contro Astra Zeneca per la mancata fornitura di due terzi delle 300 milioni di dosi di vaccino concordate potrebbe rivelarsi una causa senza speranza.

 

Così, almeno, fa temere una consulenza redatta lo scorso agosto dagli esperti legali della multinazionale Deloitte incaricati di verificare, per conto del governo belga, le bozze di contratto che la Commissione Europea e l'azienda farmaceutica si apprestavano a firmare.

 

vaccino astrazeneca

Il documento, reso pubblico grazie ad un'istanza sulla libertà d'informazione avanzata dal settimanale belga Knack, lascia poco spazio ai dubbi. E non solo per la rilevata assenza nel contratto di qualsiasi riferimento a precise penali in caso di mancata consegna, ma anche per l'introduzione di un codicillo che esclude esplicitamente la possibilità per l'Unione Europea di intentar causa alla multinazionale nel caso di inadempimenti nelle forniture.

 

Le mancanze e le leggerezze contrattuali individuate dalla Deloitte nel documento datato 17 agosto 2020 non servirono però a smuovere il governo belga che si guardò bene dall'interrompere i lavori della Commissione impegnata proprio in quei giorni a firmare l'accordo beffa.

 

astrazeneca

Ancor più gravi della scelta belga di lavarsene le mani risultano però la faciloneria e l'incompetenza dei funzionari della Commissione incaricati di definire i contratti. Funzionari piegatisi alle richieste della controparte accettando delle bozze contrattuali rivelatisi carta straccia dal punto di vista dell'interesse dei cittadini europei.

 

E ancora peggiore appare la condotta degli organi di controllo arrivati a vidimare un accordo risultato una via di mezzo tra la truffa e la circonvenzione d'incapace.

 

vaccino astrazeneca 2

Per capire la cialtroneria della controparte europea basterebbe l'articolo 5.1 del contratto. Un articolo che - come ravvisano gli esperti legali di Deloitte - «non prevede sanzioni nel caso quantità e date di consegna non vengano rispettate».

 

Ma il peggio del peggio è la clausola che esclude qualsiasi ricorso ai tribunali da parte dell'Unione Europea in caso di mancato rispetto delle consegne. Quella clausola rischia di compromettere sin dall'inizio il processo e potrebbe rivelarsi un ostacolo insormontabile per gli avvocati europei impegnati a dimostrarne l'inammissibilità legale.

 

ASTRAZENECA UE 2

Analizzando il documento della Deloitte è interessante notare come gli avvocati del gruppo, sconcertati dall'evidente faciloneria europea, arrivino a prevedere passo dopo passo le irregolarità e le scorrettezze che verranno inanellate nei mesi a venire da Astra Zeneca.

 

astrazeneca

Esaminando l'articolo 6.2 gli esperti di Deloitte intuiscono immediatamente il rischio derivante dagli «accordi che AZ (AstraZeneca) concluderà con paesi terzi». «È stabilito che resterà la disponibilità di sufficienti quantità?», chiede il documento suggerendo di «includere una sanzione per Az nel caso non sia in grado di adempiere alle obbligazioni contrattuali in seguito agli accordi di forniture presi con stati terzi».

 

coronavirus vaccinazioni a fiumicino

Esattamente quanto succederà solo cinque mesi dopo quando Astra Zeneca limiterà o annullerà le forniture europee per garantire invece quelle concordate con il Regno Unito. E arriverà addirittura a trasferire oltre-Manica le dosi prodotte in Europa.

 

vaccino oxford astrazeneca

Ben guardandosi, invece, dal destinare alla Ue le dosi uscite dai suoi due stabilimenti inglesi ripetutamente menzionati nei contratti con la Commissione quando si trattava di garantire le proprie capacità produttive.

astrazenecaASTRAZENECAASTRAZENECAvaccino astrazeneca

Ultimi Dagoreport

francesco milleri gaetano caltagirone philippe donnet andrea orcel unicredit generali

DAGOREPORT – GENERALI DELLE MIE BRAME: L’AGO DELLA CONTESA POTREBBE ESSERE ANDREA ORCEL, BANCHIERE IRRAGGIUNGIBILE NEL CAMPO DELLE ACQUISIZIONI E FUSIONI. L’AD DI UNICREDIT, CHE HA IN TASCA IL 5,2% DEL LEONE DI TRIESTE (UN ALTRO 5 SAREBBE NEL CASSETTO) ASPETTERÀ L’ULTIMO MINUTO PER DECIDERE CON CHI STARE, IN BASE A QUALI VANTAGGI OTTERREBBE UNICREDIT (BANCA GENERALI? BPM? MEDIOBANCA?) – ALTRO NODO: IL 4,82% DI BENETTON - IN CASO DI SCONFITTA DEL DUO FILOGOVERNATIVO CALTA-MILLERI SUL LEONE DI TRIESTE, DIPENDERÀ IL FUTURO DI MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS. POTREBBE ANCHE SUCCEDERE L’ARRIVO DI UN CAVALIERE BIANCO (BANCA INTESA? UNICREDIT?) CON UNA CONTRO OPA…

antonella antonia rosa costanzo - ex moglie di paolo berlusconi vittorio feltri

DAGOREPORT - ALLA VENERANDA ETÀ DI 81 ANNI, VITTORIO FELTRI ANCORA IGNORA CHE IL GALANTUOMO GODE E TACE. COME QUANDO HA SPIFFERATO IL MOTIVO DELLE SUE DIMISSIONI DALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE”: “ME LA FACEVO CON LA MOGLIE DELL’EDITORE”, ALIAS PAOLO BERLUSCONI - OVVIAMENTE LA REAZIONE DI ANTONELLA COSTANZO NON SI È FATTA ATTENDERE. E VITTORIONE HA PENOSAMENTE RINCULATO: “IL NOSTRO RAPPORTO ERA DI SIMPATIA E AMICIZIA” - DA PARTE SUA ANTONELLA COSTANZO CI TIENE A FAR SAPERE A DAGOSPIA LA SUA VERSIONE DEI FATTI… – VIDEO

milan gerry cardinale zlatan ibrahimovic marcella verini giorgio furlani pierdonato vercellone donato

DAGOREPORT – ALTA TENSIONE AL MILAN TRA IL SENIOR ADVISOR IBRAHIMOVIC E L’AD FURLANI. LA SOCIETA’ E’ SPACCATA IN DUE FAZIONI: DA UNA PARTE CARDINALE, IBRA E LA POTENTISSIMA COMUNICATRICE DI RED BIRD E ELLIOTT MARCELLA VERINI, DALL’ALTRA FURLANI E IL CAPO DELLA COMUNICAZIONE DEL CLUB PIERDONATO VERCELLONE. LE DUE ANIME SI RIMBALZANO LA RESPONSABILITA’ DEL MANCATO INGAGGIO IN ESTATE DI ANTONIO CONTE – FURLANI GODE DELLA FIDUCIA DI PAUL SINGER, CHE CON ELLIOTT È DI FATTO IL PADRONE OMBRA DEL MILAN. È PROBABILE CHE IN ESTATE QUALCUNO SALTERÀ, SE NON TUTTI…

maurizio gasparri simona agnes

FLASH! - MAI DIRE RAI: PER IL FORZISTA MAURIZIO GASPARRI, MEMBRO DELLA COMMISSIONE VIGILANZA, SIMONA AGNES NON ESISTE, FDI SE NE FOTTE E SONO INIZIATE LE PRESSIONI SU GIANNI LETTA PER CONVINCERE LA SUA PROTETTA, SIMONA AGNES, PLURI BOCCIATA PER LA PRESIDENZA DEL CDA RAI, A DIMETTERSI LIBERANDO COSI' UN POSTO A UN NOME CHE POSSA OTTENERE I VOTI ANCHE DELL'OPPOSIZIONE... – LA REPLICA DI GASPARRI A DAGOSPIA: “OVVIAMENTE LA NOTIZIA CHE AVETE PUBBLICATO SU ME E SULLA AGNES È L’ESATTO CONTRARIO DELLA VERITÀ”

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT - LA "SPECIAL RELATIONSHIP" DI GIORGIA MELONI CON DONALD TRUMP ERA SOLO NELLA TESTOLINA BIONDA DELLA DUCETTA: QUANDO SI TRATTA DI COLPIRE L'EUROPA, IL TYCOON NON FA DISTINZIONI (LE TARIFFE AL 25% COLPIRANNO ANCHE L'ITALIA, MENTRE IL REGNO UNITO SARÀ ESENTATO) E LA PRESUNTA AMICIZIA CON LA "MERAVIGLIOSA LEADER" ITALIANA VA A RAMENGO - L'HANNO CAPITO ANCHE A DESTRA: BASTA SBIRCIARE IL TITOLONE DI PRIMA PAGINA DEL "GIORNALE" DI OGGI ("TRUMP, I PRIMI DUBBI DELLA LEGA") E ASCOLTARE LE PAROLE DEL MINISTRO URSO (FRATELLI D'ITALIA): "L'AMERICA PUNTA A DIVIDERE GLI ALLEATI EUROPEI" - LA "THATCHER DELLA GARBATELLA" E' INSOFFERENTE PER L'ATTIVISMO DI MACRON E STARMER MA I DUE SONO LEADER DI PAESI "PESANTI", CON ARMI NUCLEARI - PRIMA O POI L'UNDERDOG DOVRÀ ACCORGERSI CHE BACIARE LA PANTOFOLA DI "KING TRUMP" NON È STATA UNA BUONA IDEA...

donna sarda sardegna elly schlein

DAGOREPORT – ALLA DIREZIONE DEL PD, I RIFORMISTI DEM SONO SOBBALZATI SULLA SEDIA ALLE PAROLE DI ELLY SCHLEIN SULLA GUERRA UCRAINA: “NON SIAMO PER IL FINTO PACIFISMO DI TRUMP MA NEMMENO SIAMO CON L’EUROPA CHE VUOLE CONTINUARE LA GUERRA” - IL CLOU: QUANDO ELLY HA ATTACCATO LE INIZIATIVE SINGOLE DI MACRON E DI STARMER PER LA PACE, HA DETTO, TESTUALE: "ALL'EUROPA SERVE UN SALTO QUANTICO" (MA CHE CAZZO STAI A DI'?) - PICIERNO, PIERO DE LUCA, FASSINO NON CREDEVANO ALLE PROPRIE ORECCHIE: “QUINDI LA PACE SONO LE CONDIZIONI DETTATE DA PUTIN? ELLY, QUANDO LA SMETTI DI GIOCARE A NASCONDINO?” – ALTRO SCAZZO SUL REFERENDUM DELLA CGIL SUL JOBS ACT E SULL’ESERCITO COMUNE UE (TRANQUILLIZZATE LA DUCETTA: CON QUESTI SINISTRATI ALTRI 20 ANNI A PALAZZO CHIGI SONO SICURI…)