matteo de robertis licia colo coccodrillo carne

E LICIA COLO' SI INCAZZO'! LA CONDUTTRICE SI SCAGLIA CONTRO IL "COCCODRILLO ALLA GRIGLIA" SERVITO NEL RISTORANTE LIVORNESE DI MATTEO DE ROBERTIS: "NEL NOSTRO TEMPO È MAI POSSIBILE CHE QUALCUNO SI INVENTI UNA COSA DEL GENERE? SI PROMUOVE SEMPRE DI PIÙ IL RISPETTO PER GLI ANIMALI E QUALCUNO PER FARSI PUBBLICITÀ PROPONE DI MANGIARE SPECIE COSÌ STRANE?" - LA REPLICA DEL RISTORATORE: "LA COLÒ MI ACCUSA DI ESSERMI FATTO UNA PUBBLICITÀ GRATUITA. NON VEDO QUALE SIA LA COLPA…"

CARNE DI COCCODRILLO AL RISTORANTE ROMANZO DI LIVORNO

Estratto dell'articolo di Franco Marianelli per www.iltirreno.it

 

Il “coccodrillo alla griglia” servito in Venezia dal ristoratore livornese Matteo De Robertis che conquista la ribalta mediatica nazionale grazie al servizio del Tirreno. Una notorietà che bussa anche alla porta social della conduttrice tv Liciò Colò, nota ambientalista, animalista. Che si indigna e dice la sua.

 

«Mi chiedo, nel nostro tempo se è mai possibile che qualcuno si inventi una cosa del genere? Si promuove sempre di più il rispetto per gli animali e qualcuno per farsi pubblicità propone di mangiare specie così strane? Rimango senza parole». La conduttrice commenta il servizio de “La vita in diretta”, il format pomeridiano di Rai Uno che ha ripreso la notizia.

 

licia colò

E subito arriva la risposta, sempre via Instagram, dell’imprenditore livornese. «La Colò mi accusa di essermi fatto, tramite tv, una pubblicità gratuita. Non vedo quale sia la colpa – risponde De Robertis tramite un analogo video Instagram – Il sottoscritto, giovane ristoratore, perché mai non dovrebbe rispondere alla richieste dei giornalisti (Il Tirreno in primis, poi “La vita in diretta” ma anche la seguitissima rubrica radiofonica “La Zanzara” ndr) in merito alle “specialità” servite nel mio ristorante». […]

MATTEO DE ROBERTIS, TITOLARE DEL RISTORANTE ROMANZO DI LIVORNO

 

«Peraltro Colò – prosegue il ristoratore -induce il dubbio, con le sue parole, che il commercio alimentare di questo carni (non solo coccodrillo ma pure zebra, canguro, struzzo) sia proibito: è dal 2021 in Italia e nel resto dell’Europa che la normativa permette il commercio. Io la carne la compro dai rivenditori ufficiali mica in altre maniere».

 

[…]  «Polemiche a parte per me è sufficiente – chiude l’imprenditore De Robertis – che la clientela mi apprezzi e che continui a venire nel mio locale. La carne di coccodrillo e degli altri animali non europei orma le propongo da anni. Chi ha altri gusti ha mille altri ristoranti cui servirsi».

 

 

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