piero di lorenzo irbm

“SE TUTTO VA BENE ENTRO FINE ANNO IN ITALIA DOVREBBERO ARRIVARE 3 MILIONI DI DOSI DI VACCINI ANTICOVID” - PIERO DI LORENZO, PRESIDENTE DEL CENTRO DI RICERCA ITALIANO IRBM DI POMEZIA: “IL MINISTRO SPERANZA HA GIÀ INFORMATO CHE VERRÀ VACCINATO SUBITO IL PERSONALE SANITARIO, QUINDI SI PASSERÀ ALLE FORZE DELL' ORDINE E POI PROBABILMENTE AGLI OSPITI DELLE RSA - E’ IMPORTANTE FARE IL VACCINO ANTI INFLUENZALE ANCHE PER ALLENARE IL SISTEMA IMMUNITARIO”

Maria Rosa Tomasello per “la Stampa”

 

piero di lorenzo irbm

Il tempo corre verso il traguardo che alla Irbm di Pomezia avevano in mente da settimane: arrivare a un vaccino anti-Covid entro novembre. L'annuncio dell' Ema conferma quello che Piero Di Lorenzo, presidente del centro di ricerca italiano, definisce «un prudente e fiducioso ottimismo». Il candidato vaccino messo a punto a partire da gennaio con lo Jenner Institute di Oxford, prodotto dalla multinazionale britannica AstraZeneca, «è il primo nel mondo occidentale a essere preso in esame da una agenzia regolatoria». L'obiettivo è a portata di mano. Ma intanto, è l' invito di Di Lorenzo, «vaccinatevi contro l'influenza per allenare il sistema immunitario».

 

vaccino covid 4

Cosa significa esattamente l' annuncio dell' Ema?

«È il primo passo dell' iter di validazione».

 

Quali saranno i tempi?

«I tempi canonici per l' esame possono essere anche di mesi, con tempi stretti potrebbe essere un mese o poco più».

 

Conferma quindi la data di novembre come quella in cui si avvierà la distribuzione?

piero di lorenzo

«È verosimile. Nel momento in cui ci sarà la validazione, siccome la produzione "a rischio" è iniziata da qualche mese, ci sarà uno stock di vaccini di diversi milioni di dosi già pronto».

 

Quanti milioni?

«Diciamo tra 15 e 20 milioni da distribuire in Europa. Se tutto va bene entro fine anno in Italia dovrebbero arrivare 3 milioni di dosi».

 

Come saranno distribuite?

«Il ministro Speranza ha già informato che verrà vaccinato subito il personale sanitario, quindi si passerà alle forze dell' ordine e poi probabilmente agli ospiti delle Rsa».

 

Ema sottolinea che si tratta di valutare un set di dati che viene da studi di laboratorio. Non si tratta quindi di dati sulla sperimentazione umana?

«La commissione deve verificare tutto l' iter, dai dati di laboratorio a quelli clinici. Normalmente si deposita tutto alla fine, ma in casi come questo, con una pandemia in corso, le agenzie regolatorie hanno chiesto di essere informate via via in modo da accorciare i tempi».

 

vaccino covid 5

Dopo lo stop innescato a settembre dalla presunta reazione avversa in un volontario, allarme subito rientrato, la Food and Drug Administration (Fda), omologo statunitense dell' Ema, ha chiesto ulteriori approfondimenti.

«Se ne hanno la necessità è giusto che lo facciano».

 

È un ostacolo per l'eventuale distribuzione?

«No, sarebbe in ogni caso commercializzato in Europa e in tutti i Paesi che riconoscono la validità delle decisioni dell' Ente del farmaco europeo».

 

A Pomezia la produzione va avanti?

«Noi abbiamo finito di produrre circa 50 mila dosi per la sperimentazione. Adesso stiamo realizzando i test di validazione delle produzione fatte all'estero, in Gran Bretagna in particolare. Siamo un centro di ricerca, non una fabbrica, ma abbiamo sempre detto che, se dovesse servire, siamo pronti a dare un contributo, con una capacità produttiva di una decina di milioni di dosi l'anno ».

piero di lorenzo irbm

 

Quante milioni di dosi saranno distribuite?

«L'Europa ha pre-acquistato 300 milioni di dosi e opzionato 100 milioni, che arriveranno entro giugno 2021, compresi i 70 milioni di vaccini destinati all'Italia».

 

I contagi intanto crescono in modo preoccupante. Cosa bisogna fare?

«Adottare tutte le raccomandazioni che ci vengono date, semplici ma importanti, dall' uso della mascherina al distanziamento sociale, e resistere, come dice il ministro, finché non saranno disponibili 70 milioni di dosi di vaccino».

 

Tutti gli italiani in teoria potrebbero essere vaccinati.

irbm science park pomezia

«Una statistica dice che il 75% degli italiani è pronto a vaccinarsi. La percentuale ottimale per raggiungere l'immunità di gregge è l 95%, ma certo se la stragrande maggioranza delle persone si vaccinasse, comprese le persone più fragili, si raggiungerebbe comunque un livello di tranquillità sociale».

 

Nel frattempo, quanto è importante il vaccino antinfluenzale?

«È importantissimo: per evitare che si confondano i sintomi dell' influenza con quelli del Covid, ma anche perché una persona vaccinata ha un sistema immunitario allenato, che reagisce meglio. Ecco perché i bambini sono meno soggetti a contrarre l' infezione: sono bombardati di vaccini».

Ultimi Dagoreport

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – DI FRONTE ALLO PSICODRAMMA LEGHISTA SUL VENETO, CON SALVINI CHE PER SALVARE LA POLTRONA E' STATO  COSTRETTO AD APPOGGIARE LA LISTA DI ZAIA, MELONI E FAZZOLARI HANNO ORDINATO AI FRATELLINI D’ITALIA UN SECCO “NO COMMENT” - LA PREMIER E IL SUO BRACCIO DESTRO (E TESO) ASPETTANO CHE LE CONTRADDIZIONI INTERNE AL CARROCCIO ESPLODANO E POI DECIDERE IL DA FARSI - PER NON SPACCARE LA COALIZIONE, LA DUCETTA POTREBBE SCENDERE A MITI CONSIGLI, NON CANDIDARE IL “SUO” LUCA DE CARLO E MAGARI TROVARE UN NOME “CIVICO”...

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...