ribelli nel palazzo presidenziale di bashar al assad a damasco

LUSSO, DROGA E ANSIOLITICI: CADE IL VELO DIETRO LA FEROCE TIRANNIA DI ASSAD – I RIBELLI FANNO IRRUZIONE NEL PALAZZO PRESIDENZIALE A DAMASCO E, SULLA SCRIVANIA DEL DITTATORE, HANNO TROVATO PILLOLE ANSIOLITICHE BENZODIAZEPINICHE – NELLA REGGIA DEL RAIS, TRA MARMI DI CARARRA E GIOIELLI, È STATO SCOPERTO IL MAGAZZINO DEL CAPTAGON, DROGA SINTETICA, GESTITO DAL FRATELLO DEL DITTATORE – A QARDAHA, NEL NORD-OVEST DELLA SIRIA, I JIHADISTI HANNO INCENDIATO LA TOMBA-MAUSOLEO DI HAFEZ AL ASSAD, IL PADRE DI BASHAR – VIDEO

 

1 - INCENDIATA LA TOMBA DI ASSAD SENIOR NELLA VILLA DEL RAÌS LUSSO E PSICOFARMACI

Estratto dell’articolo di Marco Ventura per “il Messaggero”

 

ribelli nel palazzo presidenziale di bashar al assad

«I fasti e lo squallore del potere. Come in tutte le rivoluzioni e le cadute di dittatori, anche a Damasco va in scena l'assalto al Palazzo di Bashar al-Assad, il tiranno che ereditò lo scettro dal padre, morto di morte naturale nel suo letto nel 2000, dopo trent'anni di dominio assoluto della Siria.

 

Il Palazzo, progettato da un architetto giapponese, domina la capitale da una collina e dalle finestre ingiallite, come racconta il "Wall Street Journal" che ci è entrato con un gruppo di ribelli, la vista spazia dall'alto sulla città. […]

 

 Il contrappeso del Palazzo adesso vuoto di Assad è la prigione di Sednaya, la più famigerata del regime, a Nord di Damasco, che ha visto torturare, seviziare e massacrare migliaia di oppositori in 13 anni di guerra civile, e dove aleggia solo un opprimente silenzio di morte. Nello studio di Assad, in un'ala del Palazzo già saccheggiata da chi è riuscito a entrare prima degli altri, il pavimento è coperto da libri e carte.

 

ribelli siriani entrano nel palazzo presidenziale di damasco foto lapresse

[…]  Ancora di più colpisce sulla scrivania una confezione che tradisce la debolezza dei potenti, il loro marchio di re nudi: pillole ansiolitiche benzodiazepiniche. Su una finestra, qualcuno ha spruzzato un'invettiva contro Hafez Assad, il padre di Bashar e fondatore della dinastia, la Volpe del Deserto: «Dio maledica la tua anima, Hafez».

 

I video dei "visitatori" di tre giorni fa che in buon ordine hanno portato via come formichine quadri, poster, televisori, poltrone, sculture, pezzi vari d'arredamento e souvenir, mostrano vasti saloni, stanze, lunghi corridoi e al centro dell'enorme edificio, al piano terra, un tappeto rosso che corre su un luccicante pavimento di marmo.

 

la tomba di Hafez Assad bruciata

[…] C'è il lusso. In un filmato compaiono le schiere di supercar nel garage, uno sfoggio colorato di Aston Martin e Lamborghini. Due le sale riunioni del gabinetto presidenziale. Una è sopra il livello del suolo, l'altra sotterranea, al centro di un labirinto di stanze, probabilmente parte di un bunker per la resistenza a oltranza.

 

Bunker inutile, visto che il tiranno ha preferito non combattere, fuggire su un aereo russo e atterrare a Mosca. Nella sala più grande del gabinetto sotterraneo, tre piani sotto il Palazzo sul Monte Qasioun, i posti riservati ai ministri, indicati da targhe di ottone. Il posto d'onore, quello di Assad, a capotavola, è contrassegnato dalla scritta: "Il Comandante in Capo". […]

 

la droga captagon

Tutto viene selezionato e portato via, tranne i quadri col ritratto di Assad, spezzati a colpi di tacco. Nelle stesse ore a Qardaha, il luogo natale di Hafez Assad, nel Nord-Ovest della Siria nella provincia mediterranea di Latakia, i ribelli danno alle fiamme il mausoleo-tomba di Hafez. Fumo si alza dal complesso. Una tomba considerata sacra, meta di pellegrinaggio degli alawiti fedelissimi agli Assad.

 

E le forze del nuovo governo siriano sequestrano il magazzino per produrre e stoccare droghe, che secondo il quotidiano "Times of Israel" sarebbe stato gestito da Maher Assad, fratello di Bashar. Il Captagon è la droga dei jihadisti dell'Isis, ma anche quella dell'export nei ricchi Paesi arabi del Golfo. […]

 

2 - I RIBELLI DANNO FUOCO ALLA TOMBA-MAUSOLEO DEL PADRE DI ASSAD

Estratto dell’articolo di Fabiana Magrì per “la Stampa”

 

il palazzo presidenziale di bashar al assad a damasco

[…]  A Damasco, i ribelli intendono revocare il coprifuoco imposto nei primi giorni dopo la conquista della capitale. Ed esortano i siriani a tornare al lavoro e alla vita normale, per contribuire alla costruzione di una nuova Siria.

 

La rete Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah in Libano, insiste che le nuove forze al potere vogliono instaurare la pace e scartano la violenza religiosa e i conflitti tra sette. A Deir Ez-Zur, nella Siria orientale, verso l'Iraq, altri gruppi di ribelli hanno annunciato di aver preso il pieno controllo della città sul fiume Eufrate e del suo aeroporto militare, dopo intense battaglie contro le Forze democratiche (Fds) a guida curda che da venerdì avevano sostituito l'esercito siriano.

 

il palazzo presidenziale di bashar al assad a damasco

«Avanzeremo verso Raqqa e Hasakah e altre aree nella Siria orientale», annunciano i combattenti del gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (Hts), guidati da Abu Mohammed Al-Joulani, nom de guerre di Ahmed Al-Sharaa, un ex jihadista ammorbidito dall'età e dall'esperienza, come ha dichiarato egli stesso in un'intervista, pochi giorni fa. «I governi stranieri non dovrebbero preoccuparsi. Il popolo siriano è esausto dalla guerra. Ci siamo volgendo verso lo sviluppo, la ricostruzione, la stabilità», ha detto Al- Joulani, con intenzioni rassicuranti.

 

il palazzo presidenziale di bashar al assad a damasco

[…]  Vicino alla città natale della famiglia Assad, Al-Qardahah, verso la costa, i ribelli siriani sono stati filmati mentre incendiano la tomba del padre del dittatore Bashar, Hafez Assad, che ha governato la Siria dal 1971 fino alla sua morte nel 2000, quando il potere è stato trasferito al figlio. I video, verificati dalla Bbc, mostrano uomini armati che cantano e inneggiano attorno al mausoleo in fiamme.

 

[…]  La condanna della Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei in un discorso a Teheran, investe l'Occidente ma punta il dito anche contro Turchia, sebbene senza nominare Ankara esplicitamente. «È chiaro che un Paese vicino ha avuto un ruolo nei recenti sviluppi in Siria e continua a svolgere questo ruolo ma, sulla base delle prove, non c'è dubbio che gli Stati Uniti e il regime sionista abbiano cospirato congiuntamente a questo proposito», ha detto l'ayatollah, citato dall'agenzia Irna. […]

 

3 - MARMI E POTERE CON I RIBELLI ACCAMPATI A CASA DI ASSAD

Estratto dell’articolo di Andrea Nicastro per il “Corriere della Sera”

 

ribelli nel palazzo presidenziale di bashar al assad a damasco

Il nome ufficiale era Palazzo Presidenziale, ma Bashar al Assad voleva che lo si chiamasse «Kaser ‘l Shaab», il Palazzo del popolo. P eccato che il popolo, il suo popolo, non ci si potesse neppure avvicinare. L’intera collina era circondata da un muro e vigilata dalla Guardia presidenziale. In edifici separati alla base della salita un ospedale riservato al presidente e la versione moderna della grotta di Aladino, un garage con un centinaio di auto da 400 mila euro in su.

 

la droga captagon

[…]  Dentro si rimane abbagliati dall’opulenza, pare una cattedrale con un’enorme navata foderata di marmo di Carrara. Dicono sia costato un miliardo e di sicuro lo vale tutto. Il cancello è la meraviglia di uno scultore ebreo-siriano, la cupola un capolavoro di metallo ambrato che prende vita ai riflessi di una fontana di marmo rosso. Tra corridoi, saloni, studi e ancora altri saloni da pranzo, da ballo, da cocktail, da tè ci sarebbe spazio per almeno 5 campi di calcio.

 

[…]

 

la tomba di Hafez Assad bruciata

Così i più coraggiosi si sono avventurati sulla strada proibita, poi i più ladri, poi i curiosi e infine tutti gli altri. Sono entrati, stupefatti da tanto lusso, ma hanno pensato soprattutto ad arraffare qualcosa. Sciacalli di completi d’alta moda, borsette, scarpe, lenzuola, lampade, materassi. Decine di regali per ospiti vip erano già pronti nel secondo salone a destra del monumentale atrio: orologi per gli uomini, braccialetti per le signore. Rimangono solo le scatole foderate di seta.

 

[…]

 

palazzo presidenziale di bashar al assad a damasco

Ora sui divani di pelle dormono i guerriglieri (ieri terroristi) del Comitato per la Liberazione del Levante di Al Jolani. Chissà? Forse l’islamista umile che si definisce moderato e che vuole rimettere in piedi la Siria, il giorno della presentazione dei nuovi ministri potrà parafrasare Mussolini. «Ho fatto del palazzo di Assad un bivacco per i miei manipoli, ora potrei fare un governo solo con i miei fedeli di Idlib, ma per il momento non lo farò».

 

Dalla sera di domenica il «Kaser ‘l Shaab» è presidiato dai barbuti agli ordini di Al Jolani. Proteggono il Palazzo come difendono il museo archeologico, la stazione televisiva, le centrali elettriche, l’acquedotto e tutti gli altri servizi essenziali alla vita di Damasco.

L’edificio è salvo, ma il «problema del Palazzo» passa ai prossimi governi della Siria.

 

[…]

 

il palazzo presidenziale di bashar al assad

Nel «Palazzo del popolo» il presidente Assad senior ha recitato da statista quando accanto all’americano Bill Clinton ha firmato la pace con Israele. Clinton rimase impressionato dalla cupola, dalla fontana e da tutte quelle meraviglie che riescono ad essere orientaleggianti senza essere kitsch.

 

Per quanto bello, il Palazzo è oggi una trappola. Se qualcuno deciderà di abitarlo farà scattare nei siriani il confronto con il dittatore. L’aguzzino, quello che ha riempito le prigioni di oppositori politici, che li ha uccisi e torturati, quello che abitava lassù isolato da tutti. Con un'aggravante rispetto ai tempi degli Assad, adesso tutti hanno visto il lusso del Palazzo. […]

Captagon

DRONE ABBATTUTO SOPRA IL PALAZZO PRESIDENZIALE DI KIEV il palazzo presidenziale di bashar al assadil palazzo presidenziale di bashar al assadil palazzo presidenziale di bashar al assad a damasco

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”