the deadliest catch foto thedeadliestcatch

LA MALEDIZIONE DEI PESCATORI STAR - COM’È POSSIBILE CHE MUOIANO COSÌ TANTI PROTAGONISTI DEL SEGUITISSIMO REALITY AMERICANO “THE DEADLIEST CATCH”? IL GIOVANE TOSSICODIPENDENTE, IL 38ENNE IN PERFETTA SALUTE COLPITO DA INFARTO, L’ICTUS DEL LUPO DI MARE, I CORPI TROVATI SENZA VITA IN CASA O NEL SONNO... SONO GLI EFFETTI DELLA DURISSIMA VITA DELLA PESCA ESTREMA SULL’EQUIPAGGIO

Anna Guaita per “Il Messaggero

 

the deadliest catch

Ogni volta che si mettono in mare, rischiano la vita. Lasciano le coste americane, e si addentrano nel Mare di Bering, quel tratto dell'Oceano Pacifico racchiuso a Est dall'Alaska e a Ovest dalla Russia, un mare con condizioni climatiche estreme, onde spesso altissime, vento e gelo. Si avventurano in quelle acque nel freddo dell'autunno per pescare il king crab, il granchio reale, una leccornia richiesta in tutto il mondo.

 

la serie tv the deadliest catch

La loro vita sui pescherecci è diventata un appassionante programma televisivo, «The Deadliest Catch», seguitissimo sia negli Usa che in tanti altri Paesi. Tutti gli spettatori sanno che gli equipaggi della Cornelia Marie, del Maverick, del Saga rischiano la vita, e tuttavia da quando la serie ha debuttato nel canale Discovery, la morte ha colto numerosi membri della squadra non mentre erano al lavoro sul ponte spazzato dal vento e dalle onde, ma a casa, a letto, addirittura mentre dormivano.

 

deadliest catch northwestern

E qualcuno parla di una maledizione. Ed effettivamente sembra strano che ben otto membri dell'equipaggio, tutti uomini ancora giovani, siano morti, anche se l'ultimo decesso non sembra presentare grandi misteri, poiché il 33enne Nick McGlashan aveva riconosciuto lo scorso agosto di avere un grave problema di tossicodipendenza. Il giovane era pescatore sin dall'età di 13 anni, e proveniva da una famiglia che da sette generazioni si avventurava nel Mare di Bering.

 

nick mcglashan

Altri suoi parenti hanno perso la vita in incidenti di pesca, come una zia, dispersa durante una tempesta nel 1986. Ma lui, forse per reggere alla durissima vita della pesca estrema aveva ceduto prima all'alcolismo, e poi all'eroina. Durante una delle stagioni del programma, nel 2017, era stato sospeso perché iniziasse un percorso di disintossicazione e riabilitazione, dopo che era andato in overdose ben tre volte. Da allora il giovane era stato una colonna del programma, apprezzato per il suo senso dell'umorismo e il coraggio.

 

mahlon reyes

Tuttavia la polizia di Nashville, che ha trovato il corpo in una stanza di albergo, domenica scorsa, non ha nascosto che nella sua morte «è possibile che la droga abbia avuto un ruolo».

 

La serie aveva subito un altro lutto lo scorso luglio, con la morte del 38enne Mahlon Reyes, un altro pescatore molto noto ai telespettatori. Reyes aveva subito un infarto, nonostante numerosi esami medici avessero invece dato un quadro di perfetta salute. La sua morte del tutto inattesa aveva sconvolto l'equipaggio.

 

phil harris

Negli anni ci sono stati anche altri morti, a cominciare dall'amatissimo capitano della Cornelia Marie, Phil Harris, stroncato da un ictus nel 2010, cinque anni dopo l'inizio della fortunata serie tv. Harris era il classico lupo di mare, e a soli 53 anni sembrava una roccia. L'ictus lo ha colpito mentre l'equipaggio scaricava il ricco risultato di tre giorni in mare. La sua agonia è stata registrata nel programma, per suo volere, e ancora oggi l’episodio rimane uno dei più visti.

 

tony lara

Dopo Harris, un altro capitano del famoso peschereccio è morto, nel 2015, Tony Lara, stroncato anche lui da un infarto a soli 50 anni. La sua scomparsa era stata doppiamente sentita perché appena tre settimane prima uno dei producer del programma, il 25enne Joe McMahon era stato ucciso a colpi di pistola da un ex compagno di scuola, per motivi mai chiariti.

 

blake painter

L'elenco delle disgrazie non si ferma qui: nel 2018, un altro ex capitano della serie tv, il 38enne Blake Painter, del peschereccio Maverick, era stato trovato senza vita nella sua casa in Oregon dopo che per vari giorni non si era visto in pubblico.

 

justin tennison

Giovanissimo anche il 33enne Justin Tennison, del peschereccio Time Bandit, trovato morto nel sonno, nel 2011, pare per un embolo.

 

Ma di queste queste morti, quella che ha lasciato un'ombra indelebile sul programma è stata quella del padre dell'attuale capitano del Saga, smarritosi durante una passeggiata nei boschi. Il suo corpo è stato ritrovato nel 2012, due anni dopo la sua scomparsa.

i pescatori in azionela serie deadliest catch

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