massimo carminati riccardo brugia

CARMINATI È LIBERO, IL SUO VICE NO – RICCARDO BRUGIA, CONSIDERATO IL NUMERO DUE DEL “CECATO” (NONCHÉ EX DI ANNA FALCHI) SI È VISTO RIGETTARE LA RICHIESTA DI LIBERTÀ E RESTA AI DOMICILIARI – IL MOTIVO? “NON SAREBBERO SCADUTI I TERMINI RISPETTO AL REATO PIÙ GRAVE A LUI CONTESTATO”. UNA SITUAZIONE RICONOSCIUTA INVECE AL SUO ‘SUPERIORE’

 

 

Alessia Marani per “il Messaggero”

 

MASSIMO CARMINATI

Aveva già assaporato il gusto pieno della libertà, immaginava il brindisi e l'abbraccio con il ritrovato amico e vicino di casa Massimo Carminati scarcerato martedì per decorrenza dei termini dopo la caduta dell'accusa di associazione mafiosa, ma per lui, Riccardo Brugia, considerato il vice del Nero nello scenario di corruzione ed estorsioni delineato dall'inchiesta Mondo di Mezzo, la richiesta di libertà è stata rigettata.

 

La decisione della Corte d'Appello è arrivata ieri come una doccia gelata per l'imputato, anche lui un passato nei Nar, i Nuclei armati rivoluzionari, con una pena scontata per banda armata e considerato negli ambienti «uno dei più grossi rapinatori di Roma».

 

LE MOTIVAZIONI

ANNA FALCHI RICCARDO BRUGIA

Nella motivazione al rigetto della richiesta di libertà, il giudice della Corte d'Appello ha ritenuto che «non sarebbero scaduti i termini rispetto al reato più grave a lui contestato», un situazione che invece è stata riconosciuta a Carminati. I legali di Brugia, Giosué e Ippolita Naso, hanno annunciato che faranno ricorso, convinti che siano stati usati due pesi e due misure in presenza delle stesse condizioni.

 

«È singolare - afferma Ippolita Naso - che un aspetto tecnico riconducibile meramente ad un calcolo matematico stabilito da una norma di legge possa avere esiti diversi a seconda dell'ufficio che prende la decisione. In questo caso, di fatto, su una medesima questione abbiamo avuto due pronunce diametralmente opposte.

 

La legge è legge o la fa chi la interpreta?». Sulla scarcerazione di Carminati si era espresso, infatti, il Tribunale della libertà. Il Nero ha lasciato, dunque, il carcere di Oristano e ora è nella sua villa immersa in tre ettari di parco e uliveti nelle campagne di Sacrofano, paesino a Nord di Roma.

 

RICCARDO BRUGIA

Per lui i magistrati hanno disposto l'obbligo di dimora, non potrà uscire dai confini del piccolo comune, questo per evitare qualsiasi possibilità anche di espatrio. Nelle stesse campagne abita Brugia che, dal novembre scorso, dopo la sentenza di Cassazione che ha stabilito che non ci fu mafia capitale, è ai domiciliari.

 

CARCERE DURO

Brugia, come Carminati, aveva già trascorso cinque anni in prigione, molti dei quali passati in regime di massima sicurezza ad Agrigento. Il rischio che potesse continuare a delinquere era così alto che i magistrati avevano ritenuto di lasciarlo comunque ai domiciliari. Per Brugia e molti altri di Mondo di Mezzo, come anche per Salvatore Buzzi, il ras delle coop anche lui ai domiciliari, la Cassazione ha disposto un appello bis per ricalcolare le pene.

 

buzzi carminati

Per Brugia i pm, in primo grado, avevano chiesto addirittura una condanna a 25 anni e 9 mesi di reclusione: è stato condannato a 11 anni. Era accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata all'estorsione, all'usura, al riciclaggio e alla corruzione. Per i magistrati usava «la violenza come metodo di intimidazione, per creare assoggettamento e omertà» esercitata nella specialità del recupero crediti. Secondo la tesi della Procura, che però è stata poi bocciata dalla Cassazione, il capo dell'associazione era Carminati, mentre Brugia era il punto di riferimento «militare» e Salvatore Buzzi «quello economico».

CESARE PLACANICA E MASSIMO CARMINATI

 

L'amicizia fraterna con Carminati dura da più di quarant'anni, a lui il Nero assegnava le missioni più delicate del sodalizio, informandolo dettagliatamente di tutti gli affari in atto. Intercettati dai carabinieri, Carminati e Brugia affermavano: «Sulla strada comandiamo noi».

senese carminatiCARLO PUCCI - RICCARDO BRUGIA - FABRIZIO TESTAcarminatimassimo carminatiCARMINATICARMINATI 1carminati londramassimo carminati esce dal carcere 2CARMINATI ARRESTOCARMINATI SALUTO FASCISTACARMINATI ARRESTO 3carminatimassimo carminati massimo carminatimassimo carminati esce dal carcere 9massimo carminati esce dal carcere 8massimo carminati esce dal carcere 1massimo carminati esce dal carcere 3ANNA FALCHI RICCARDO BRUGIA

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…