massimo galli ospite di accordi e disaccordi 1

“IL LOCKDOWN CI HA DATO PROTEZIONE MA L’EQUILIBRIO È FRAGILE...” - L’INFETTIVOLOG MASSIMO GALLI “IL RIALZO DELL'ETÀ MEDIA DEI CASI SUGGERISCE CHE L'INFEZIONE SI SIA DIFFUSA NEL CONTESTO FAMILIARE. LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE? L'IMPATTO SI VEDRÀ NELLE PROSSIME DUE-TRE SETTIMANE - L'APERTURA DI UNO STADIO A MILLE TIFOSI NON IMPATTA - NON È UNA CATTIVA IDEA CONTINUARE CON LO SMART WORKING DOVE SI PUÒ…”

Sara Bettoni per il “Corriere della Sera”

 

massimo galli

Sta arrivando una grande seconda ondata in Italia?

«Confido nel fatto che possa non verificarsi. Dobbiamo però essere in grado di contenere i nuovi focolai». Ieri la Francia ha contato 15.800 casi, la Spagna 12mila, l'Italia duemila.

 

Perché queste differenze?

«La situazione nei Paesi attorno a noi è allarmante. Non è chiaro perché, ma ho una mia opinione».

 

Massimo Galli, primario di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano, ci aiuta a interpretare numeri e andamenti relativi all'epidemia di coronavirus. Professore, cosa diceva a proposito delle differenze con gli altri Stati?

«La mia personale impressione è che il lockdown per come lo abbiamo vissuto e sofferto, più rigoroso che altrove, abbia limitato la circolazione del virus in alcune parti d'Italia. Parecchie regioni non hanno avuto nuovi casi per un determinato lasso di tempo. Quell'intervento radicale ci ha dato una sorta di onda lunga di protezione, ma l'equilibrio è fragile».

come ripartono le scuole nell era del coronavirus 4

 

Il report di ieri dell'Istituto superiore di sanità spiega che oggi il virus circola in tutto il Paese e i casi aumentano per l'ottava settimana.

«Dopo un'estate condotta in maniera non prudente in molte parti del Paese, c'è stata una ripresa dei contagi. Il virus non se ne è mai andato. Il rialzo dell'età media dei casi suggerisce che l'infezione si sia diffusa nel contesto familiare. I numeri finora sono sostenibili. Tuttavia la medicina territoriale ha bisogno di essere irrobustita, per contenere i focolai».

 

La riapertura delle scuole peggiorerà la situazione?

i banchi singoli con le rotelle

«L'impatto si vedrà nelle prossime due-tre settimane. Ora è presto: una parte degli istituti ha ripreso le lezioni il 14 settembre, altri dopo le votazioni. La Francia ha riapertura le scuole con 15 giorni di anticipo. Ma non ritengo che la loro situazione sia determinata da questo elemento».

 

Per gli alunni con sintomi sospetti è previsto il tampone. Alcune famiglie lamentano attese eccessive per l'esito.

«Il meccanismo è complicato, rischia di bloccare tutto. I genitori di fatto sono "quarantenati" in attesa dei risultati. Abbiamo bisogno di test rapidi. Penso a quelli in grado di trovare l'antigene del virus nel secreto nasale: danno risposte in un quarto d'ora».

 

Insieme ai contagi salgono anche i ricoveri...

«Il numero dei posti letto occupati in generale e di quelli in terapia intensiva è come la punta di un iceberg. Una piccola minoranza degli infetti ha bisogno del ricovero. Ma se i contagi crescono di molto, anche questa percentuale sale».

 

massimo galli

Il virus è cambiato?

«Non è cambiato significativamente. La prima ondata è stata generata da un unico ceppo virale, con capacità infettante e diffusiva maggiore. Il punto è l'ospite. Se è anziano e con patologie, può andare incontro a gravi conseguenze. Alcuni studi, come quello condotto su Castiglione d'Adda, ci dicono inoltre che giovani e bambini si infettano meno degli anziani. Un'informazione importante per una ripresa delle lezioni meno ansiogena. Ma se il bambino si contagia può diffondere il virus in famiglia».

 

Che cosa pensa del ritorno in azienda?

«La decisione di riaprire e convivere col virus era inevitabile. Non è una cattiva idea continuare con lo smart working dove si può».

stadio vuoto

 

E di quello sugli spalti?

«L'apertura di uno stadio a mille tifosi non impatta. Aspetterei però prima di far salire i numeri».

 

Lo stato d'emergenza va prorogato?

«Non ha senso parlarne ora. Attendiamo il 10 ottobre per vedere cosa succede».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…

volodymyr zelensky vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – TRUMP HA FRETTA DI CHIUDERE LA GUERRA IN UCRAINA: OGGI HA CHIAMATO PUTIN - IL PIANO USA PER LA PACE: ZELENSKY DEVE CEDERE ALLA RUSSIA LA ZONA DI KURSK. PUTIN MANTERRÀ IL CONTROLLO DELLA CRIMEA MA SOLO UNA PARTE DEL DONBASS. LA RESTANTE ZONA ORIENTALE, ORA OCCUPATA DAI RUSSI, DIVENTERÀ UN’AREA CUSCINETTO PRESIDIATA DA FORZE DI INTERPOSIZIONE. L'INGRESSO DI KIEV NELLA NATO? NELL'IMMEDIATO E' IRREALIZZABILE. E IN FUTURO? SI VEDRA' - TRUMP INGORDO: GLI USA HANNO DATO 340 MILIARDI A KIEV MA VUOLE 500 MILIARDI IN TERRE RARE DALL'UCRAINA (DIMENTICA CHE ANCHE L'UE HA SGANCIATO 170 MILIARDI. E INFATTI ANCHE GLI EUROPEI SARANNO AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE...) 

francesco milleri andrea orcel goldman sachs

"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL LORO 2,7% DI UNICREDIT? I BENINFORMATI PUNTANO IL DITO SU GOLDMAN SACHS: LA BANCA AMERICANA E' ADVISOR DI COMMERZBANK, CHE TRA DUE GIORNI TERRÀ IL SUO “INVESTOR DAY”, E HA TUTTO L’INTERESSE A VEDER SVALUTARE IL TITOLO DELLA BANCA ITALIANA, CHE VUOLE PAPPARSELA – ORCEL TIRA DRITTO E ANNUNCIA CHE UNICREDIT "HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 5% IN GENERALI”. E NON ESCLUDE UN RILANCIO SU BPM"