IN ARGENTINA C'E' POCO “PANEM” E MOLTI “CIRCENSES” - MENTRE IL PAESE VIVE LA PEGGIORE CRISI ECONOMICA DEGLI ULTIMI DECENNI, IL PREMIER JAVIER MILEI SI ESIBISCE IN UN “RECITAL MUSICALE” A BUENOS AIRES PER PRESENTARE IL SUO NUOVO LIBRO, INTITOLATO “CAPITALISMO, SOCIALISMO E LA TRAPPOLA NEOCLASSICA”: “IO SONO IL RE, IO SONO IL LEONE. POSSO MANGIARMI TUTTA LA CASTA” - IL “CONCERTO” È DURATO SOLO POCHI MINUTI, POI MILEI HA FATTO UNA… - VIDEO

Estratto dell'articolo di Elena Basso per www.corriere.it

 

il concerto di javier milei a buenos aires 1

Le strade intorno allo stadio “Luna Park” a Buenos Aires sono bloccate. […] Sembrerebbe proprio lo scenario di un concerto di una diva del rock, e in effetti è un concerto, ma non c’è nessuna diva: a esibirsi sarà il presidente argentino Javier Milei.

 

Mentre l’Argentina sta vivendo la peggiore crisi economica degli ultimi decenni (con affitti e prezzi triplicati rispetto allo scorso anno) e con l’ennesimo disastro diplomatico in corso (con il premier spagnolo Pedro Sánchez che ritira il proprio ambasciatore da Buenos Aires dopo che Milei ha definito la moglie del primo ministro una “corrotta”), il presidente argentino ha annunciato che nella serata del 22 maggio si sarebbe esibito in un “recital musicale”. Nel contesto della presentazione del libro da lui firmato ed edito dalla prestigiosa casa editrice spagnola Planeta, Milei ha deciso di esibirsi in un concerto davanti a migliaia di spettatori.

 

il concerto di javier milei a buenos aires 5

Se andando alle manifestazioni di piazza, spesso viene da chiedersi quanto reale sia il supporto al governo che mostrano i sondaggi (che si mantiene stabile intorno al 50%), durante questo concerto il sostegno a Milei è palpabile. L’evento è gratuito e i biglietti sono andati a ruba in poche ore. Intorno alle transenne ci sono centinaia di persone che sperano comunque di riuscire ad entrare. […]

 

Javier Milei è diventato famoso in tutto il mondo durante la sua campagna elettorale mentre correva per la presidenza del Paese, sfidando al ballottaggio finale il candidato peronista Sergio Massa. Milei si definisce un “anarchico-capitalista” ed è sua convinzione che lo Stato debba essere il meno presente possibile nella vita dei cittadini, offrendo il minimo dei servizi pubblici e senza avere sanità o educazione pubblica che pesi sulle casse dello Stato.

 

il concerto di javier milei a buenos aires 3

[…]  E, da quando è stato eletto, ha cercato di mantenere le promesse tagliando i fondi a istruzione, sanità e programmi statali. Ma non solo: a marzo ha chiuso Télam, l’agenzia di notizie nazionale, e lo scorso 21 maggio ha chiuso anche la televisione e la radio pubblica argentina. Eliminando di fatto tutti i media pubblici del Paese.

 

L'atmosfera all’interno dello stadio è proprio quella da concerto rock, con il pubblico che dagli spalti fa la ola e canta a squarciagola le canzoni più famose. Solo che in questo caso sono gli slogan e i jingle della campagna elettorale. Pochi minuti prima delle 21.00 le luci si abbassano, i musicisti salgono sul palco e dalla platea si alza il grido “Viva la libertad”, lo slogan di Milei. Poi si scatena il panico fra la folla: è arrivato il presidente argentino che, scortato da decine di guardie del corpo, sta attraversando la platea. […] Quando arriva sul palco, Milei inizia a correre da una parte all’altra incitando la folla a gridare più forte. Poi si toglie il lungo cappotto di pelle nera che indossa, afferra il microfono e inizia lo show.

 

il concerto di javier milei a buenos aires 2

Milei canta una sola canzone, accompagnato da chitarre elettroniche e ritmi scanditi. La canzone dura un paio di minuti e il presidente argentino canta: “Io sono il re, io sono il leone. Posso mangiarmi tutta la casta”. […]

 

Quando finisce la musica, Milei prende la parola e definisce il concerto “una vera festa della libertà”. Poi ringrazia subito “il capo”, sua sorella Karina, stratega della campagna elettorale e che di fatto attualmente ricopre il ruolo di “first lady” del presidente argentino. Poi cala il silenzio assoluto e Milei inizia a spiegare in un lungo e confuso discorso i contenuti del suo libro. Cita Gramsci e il socialismo, alterna dati e percentuali a concetti economici. Si rivolge al pubblico con l’appellativo informale “Che”, molto comune in Argentina, e scherza dicendo: “Non vi sembra che abbia già abbastanza casini?”.

il concerto di javier milei a buenos aires

 

[…] Milei parla per circa mezz’ora, continuando a raccontare i contenuti del suo libro e tirando continue stoccate al suo nemico politico: i peronisti, il partito che ha più a lungo governato il Paese. Il tanto atteso “recital musicale” alle fine è durato solo pochi minuti, ma gli spettatori accorsi da tutta la provincia sono molto soddisfatti. Quando il presidente finisce il suo discorso, la folla va in visibilio e Milei se ne va fra le urla del pubblico.

 

Mentre il personale di sicurezza inizia a far sgomberare l’arena, si possono comprare le ultime copie del suo libro intitolato “Capitalismo, socialismo y la trampa neoclásica”. Le copie vanno a ruba e una riesce ad accaparrarsela Juan che ha 22 anni ed è uno studente di informatica. Sulle spalle ha legata una bandiera con il simbolo della campagna di Milei: un gigantesco leone ruggente.

 

il concerto di javier milei a buenos aires 7

E indossa una t-shirt su cui è stampata una caricatura del presidente che brandisce la famosa motosega e grida una frase ormai diventata celebre in Argentina (ne è persino stato fatto un remix sonoro che viene suonato - con molto successo - nelle discoteche di tutto il Paese): "No hay plata (non ci sono soldi)”. “Seguo Milei da quando ero uno studente ai primi anni delle superiori - spiega - E finalmente posso chiamarlo presidente. Ci ho sempre creduto, sin da quando guardavo i suoi video su TikTok. Però è davvero emozionante sapere che ora ci governa".

il concerto di javier milei a buenos aires 4

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO