IL METOO IN SALSA INGLESE – IL MAGNATE DEL RETAIL BRITANNICO PHILIP GREEN NEGA CATEGORICAMENTE OGNI ACCUSA DI MOLESTIE SESSUALI E INSULTI RAZZISTI: IL MILIONARIO, AMICO DI WEINSTEIN E GRANDE DONATORE DI DAVID CAMERON, È CHIAMATO IN CAUSA DA ALMENO 5 DIPENDENTI – ADESSO LA BUFERA RISCHIA DI PORTARGLI VIA IL TITOLO DI SIR CONCESSOGLI DALLA REGINA
Nega "categoricamente e totalmente" ogni accusa di molestie sessuali o insulti razzisti il chiacchierato magnate del retail britannico Philip Green, grande donatore del Partito Conservatore di David Cameron e buon amico del produttore hollywoodiano in disgrazia Harvey Weinstein.
Green è chiamato in causa da almeno 5 denunce di dipendenti in un nuovo caso venuto alla luce sull'onda della valanga 'MeToo'.
Ma la bufera nel Regno Unito imperversa, con media ed esponenti politici che invocano gli venga ora revocato il titolo di sir concesso a suo tempo dalla regina con il cavalierato d'onore.
Il suo nome, protetto da un'ingiunzione di non pubblicazione ai giornali dei giudici in forza del 'non-disclosure agreement' firmato in precedenza dalle persone che lo accusano, è venuto fuori ieri alla Camera dei Lord per bocca di Peter Hain, ex ministro laburista il quale ha approfittato dell'immunità parlamentare per violare le consegne della corte.
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