
“MI HANNO DETTO “CI HAI DELUSO”, “CHE CI FAI QUI?” – BEPPE FIORELLO FA IL “MADRINO” AL GAY PRIDE DI PALERMO E SI BECCA UNA VAGONATA DI DISAPPUNTO: “MI SONO SENTITO DIRE: "MA COME QUALCHE SERA FA ERI SU RAI UNO A CELEBRARE PADRE PIO E POI VAI AL PRIDE?”. SONO MOLTO FIERO E ORGOGLIOSO DI AVERE DELUSO QUALCUNO. BISOGNA PARTECIPARE FISICAMENTE AI MOVIMENTI PER I DIRITTI…”
Maria Berlinguer per "La Stampa"
beppe fiorello madrino al gay pride 1
«Mi sono sentito dire "ma come qualche sera fa eri su Rai Uno a celebrare Padre Pio e poi vai al Pride di Palermo?". Altri mi hanno detto: "Ci hai deluso". Sono molto fiero e orgoglioso di avere deluso qualcuno. Bisogna partecipare fisicamente ai movimenti per i diritti, bisogna esserci fisicamente, per questo sono qui». Beppe Fiorello, "madrino" del gay pride di Palermo, prima che il corteo colorato e allegro sfili per la sua città racconta cosa l'ha spinto ad accettare di partecipare al Gay Pride e come la sua scelta abbia scatenato detrattori e fan sui social. «Ho ricevuto un invito gentile, accorato e così appassionato che non ho esitato un attimo a essere qui. Ho accettato perché avevo la voglia di esserci, non si può sempre parlare per sentito dire. Volevo partecipare a un movimento importante che sta lottando da tanto tempo per diritti fondamentali, spesso negati», racconta l'attore.
Fiorello ha appena firmato la sua prima regia con "Stranizza d'amuri", dalla canzone di Franco Battiato, film liberamente ispirato al delitto di Giorno Agatino Giammone e Antonio Galatala, due ragazzi gay freddati con un colpo alla nuca a Giarra (Catania) a ottobre del 1980, ritrovati mano nella mano. Un delitto omofobico e d'onore per il quale non si è trovato il colpevole ma che di fatto contribuì alla nascita in Sicilia del movimento per i diritti dei gay. Don Marco Bisceglie, ex prete lucano scomunicato perché comunista e gay, fondò a seguito di quel delitto l'Arcigay con il sostegno dell'Arci. «Purtroppo le discriminazioni continuano a esserci nella nostra società. È un tema complesso che va valutato anche politicamente.
beppe fiorello madrino al gay pride 2
Spesso, però, la politica è più indietro della società, per molti è un affare non è una missione umanitaria come dovrebbe essere», dice l'attore siciliano.
«La politica dovrebbe essere totalmente rivolta alla gente e ai diritti. Invece molto spesso è un affare personale. E noi siamo in una terra, la Sicilia, che questo lo sa bene. Ora è arrivato il momento di dire basta.
C'è un'informazione capillare che ha creato una nuova generazione di giovani che vogliono impegnarsi in prima persona. Se la Sicilia sta accendendo luci e fari sui diritti, se c'è questa voglia di cambiamento lo dobbiamo proprio ai ragazzi» aggiunge Fiorello, da sempre impegnato sui temi sociali.
roberto lagalla al gay pride di palermo 1
La fiction sulla vita di Mimmo Lucano e sull'esperienza di Riace "Tutto il mondo è Paese" che lo ha visto protagonista e che avrebbe dovuto andare in onda su Raitre è ancora «sospesa» dopo la condanna del sindaco di Riace. In ogni caso Fiorello ha più volte espresso solidarietà a Mimmo Lucano per tanti anni simbolo di un'iRntegrazione possibile e fruttuosa.
«Il Pride non è una passeggiata, un corteo colorato per le vie della città. Quando si è saputo che anche io sarei venuto a Palermo sono stato vittima di stereotipi e discriminazioni. Mi hanno detto: "Tu cosa c'entri?". La battaglia per i diritti coinvolge tutti» ricorda. Il tema politico del Pride 2022 è "Né le terre né i corpi siano luoghi di conquista", «un tema fortemente voluto per sottolineare la relazione tra le pratiche di guerra e le pratiche di discriminazione violenta contro i nostri corpi», spiega Luigi Carolla coordinatore del Gay Pride di Palermo. È di ieri notte l'ennesima aggressione a due ragazzi romani presi a pugni e cinghiate in pieno centro a Napoli dopo il Pride perché hanno reagito agli insulti omofobi e razzisti di due uomini.
beppe fiorello in 'penso che un sogno cosi' 1
beppe fiorello in 'penso che un sogno cosi' 6
beppe fiorello foto di bacco
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