“MIA FIGLIA POTREBBE ESSERE MORTA PER UNA GARA DI SORPASSI” – A POCHI GIORNI DALLA SENTENZA DI CONDANNA DI PIETRO GENOVESE, PARLA EDWARD VON FREYMANN, PADRE DI GAIA, TRAVOLTA A CORSO FRANCIA: “SENZA DI LEI MI SENTIRÒ SEMPRE MUTILATO. È IMPOSSIBILE QUANTIFICARE IN TERMINI DI PENA LA VITA SPEZZATA DI DUE SEDICENNI. PER ME ERA IMPORTANTE CHE SI RICOSTRUISSE LA VERITÀ. GENOVESE? È IMMATURO E NON SI È PENTITO…”
Edoardo Izzo per “La Stampa”
gaia von freymann con il padre
«Mia figlia mi manca ogni istante della mia vita. Mi sento e mi sentirò sempre mutilato». A tre giorni dalla sentenza che ha restituito una verità giudiziaria alla tragedia avvenuta a Roma nella notte tra il 21 e 22 dicembre 2019, quando in corso Francia un terribile incidente strappò alla vita due amiche sedicenni - Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli - Edward, cinquantasette anni, papà di Gaia, parla con voce rotta dall'emozione: «Nelle settimane successive all'incidente - confessa - all'enorme dolore per la sua morte si è aggiunta una sofferenza indicibile, dovuta alla pubblicazione di notizie surreali sul suo conto». Per questo, a sorreggerlo, in questi mesi, è stata soprattutto la voglia di vedere ristabilita la verità sulla dinamica dell'incidente e sul comportamento delle due ragazze.
Le prime ricostruzioni ipotizzavano che le ragazze fossero passate con il rosso, lontano dalle strisce.
«Si parlava di qualcuno che non era mia figlia. È stato detto che era una ragazza avventata, che lei e Camilla si erano tuffate sotto l'auto in una zona senza strisce pedonali, con il semaforo rosso, scavalcando il guard-rail. Ho sempre saputo che era tutto falso».
Può capitare, la sera, magari di andare di fretta e di attraversare di corsa...
«A Gaia non poteva capitare. Io ho avuto un incidente gravissimo in moto e oggi vivo su una sedia a rotelle. Mia figlia, che per questo aveva sofferto molto, era terrorizzata dalle auto, non andava nemmeno in motorino ed era sempre prudente e attenta. Perfino esagerata nella sua prudenza. Noi le dicevamo scherzosamente che era una bacchettona. Era sempre scrupolosa nel rispettare le regole, soprattutto in strada, proprio per via di quello che è capitato a me».
la macchina di pietro genovese 1
Quindi è soddisfatto della ricostruzione dei fatti che emerge dalla sentenza?
«Sì. Volevo soprattutto che a Gaia e Camilla non fossero addossate responsabilità che non avevano. Per questo risultato devo ringraziare il mio avvocato, Giulia Bongiorno, per essersi accorta degli errori e delle omissioni degli inquirenti nella ricostruzione dei fatti, e il giudice Gaspare Sturzo, per il rigore, l'attenzione e la serietà con cui ha trattato questa tristissima vicenda».
camilla romagnoli gaia von freymann 1
C'è un elemento che secondo lei può aver cambiato il corso del processo?
«L'accusa aveva collocato l'incidente in zona molto più avanzata rispetto alle strisce pedonali. Noi abbiamo fatto notare che la targa, staccandosi dall'auto, era caduta molto più indietro rispetto a quella zona. È singolare che in un incidente stradale sia stato sottovalutato questo elemento».
Cosa l'ha colpita degli atti?
«Sono rimasto allibito osservando i video delle auto che sfrecciavano su corso Francia prima dell'incidente. Prima dell'impatto Genovese aveva sorpassato a destra un'altra auto, che poi sembra rincorrerlo per superarlo a sua volta. Forse è stato proprio un gioco di sorpassi a portarmi via Gaia»
Si aspettava una pena ancora più alta o è soddisfatto?
«Il fatto è oggettivamente gravissimo. Ma non voglio commentare la pena, è impossibile quantificare in termini di pena la vita spezzata di due sedicenni. Per me era importante che si ricostruisse la verità. Gaia era una ragazza prudente e matura, e lo è stata anche quell'ultima notte. Detto questo, rimangono un vuoto enorme e un dolore immenso».
Si aspettava un atteggiamento diverso dal ragazzo?
«È giovane e ancora immaturo. Non ha dimostrato pentimento, ma spero che un giorno prenderà coscienza di cosa è successo»
In questi mesi la famiglia Genovese si è fatta viva con voi?
«Solo una lettera, pochi giorni dopo l'incidente»
Come ex ufficiale dei carabinieri lei ha potuto attendere con più serenità che la giustizia facesse il suo corso?
franco coppi difende pietro genovese 1
«I miei trascorsi non c'entrano. Ho avuto fiducia nella giustizia e in particolar modo nel giudice Sturzo, perché mi sono subito reso conto che studiava le carte. Ero sicuro che avrebbe trovato la verità»
L'indennizzo consistente che dovrebbe arrivare come potrà essere impiegato per onorare la memoria di sua figlia?
«Mia figlia continuerà a vivere nelle vite dei tanti ragazzi che aiuteremo: abbiamo un progetto - ancora in via di definizione - molto ambizioso. La memoria di Gaia rimarrà viva nei cuori di tutti coloro che le volevano bene e che continueranno a volergliene. Per sempre».
roma, fiori e biglietti sul guard rail di corso francia 1PIETRO GENOVESEPIETRO GENOVESEla macchina di pietro genovese 3incidente corso francia il giorno dopo 1corso francia gaia camillagaia von freymannla macchina di pietro genovesela macchina di pietro genovese2il video del semaforo di corso francia 1il video del semaforo di corso francia 3incidente corso francia il giorno dopoGaia Von Freymann , una delle due sedicenni morte a corso franciagaia von freymann 2gaia von freymann 1GAIA VON FREYMANN 1GAIA VON FREYMANN 2GAIA VON FREYMANNil video del semaforo di corso francia 4