beniamino zuncheddu

“CHE AVESSE FATTO TUTTO ZUNCHEDDU CI È SEMBRATO SUBITO INVEROSIMILE” – PARLA MICHELE LASTELLA, IL CARABINIERE CHE HA SCAGIONATO ZUNCHEDDU: “SULLA SCENA DEL CRIMINE C'ERA UNA SECONDA ARMA. LO CAPIMMO DA UN BOSSOLO CALIBRO 20. A QUEL PUNTO CI SIAMO DETTI CHE A COMPIERE LA STRAGE DEL SINNAI POTEVA ESSERE STATO SOLO UN KILLER PROFESSIONISTA. CHI INDAGÒ SOTTOVALUTÒ QUESTO ASPETTO PERCHÉ…” - VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Tommaso Fregatti per “la Stampa”

 

BENIAMINO ZUNCHEDDU DOPO L ASSOLUZIONE

«Quando riaprimmo il caso trovammo che sulla scena del crimine c'era una seconda arma. Lo capimmo da un bossolo calibro 20 profondamente diverso dal 12 utilizzato per il triplice delitto. A quel punto ci siamo detti che a compiere la strage del Sinnai poteva essere stato solo un killer professionista o una "sorta di rambo"».

 

Michele Lastella è un colonnello dei carabinieri attualmente alla guida del reparto operativo dell'Arma di Genova ma più che altro è l'ufficiale che ha coordinato la squadra speciale creata dalla procura di Cagliari per indagare sulla riapertura dell'inchiesta della strage del Sinnai, tre pastori uccisi l'8 gennaio del 1991 all'interno di un ovile.

 

BENIAMINO ZUNCHEDDU DOPO L ASSOLUZIONE

Un eccidio per cui per 33 anni è stato in carcere un innocente: il pastore Beniamino Zuncheddu, oggi 59enne, che venerdì la Corte di appello di Roma ha assolto in maniera definitiva. Lastella, in gran segreto, nel 2019 ha iniziato a lavorare con i suoi uomini […]  proprio con l'obiettivo di capire se Beniamino Zuncheddu […] potesse essere davvero il killer».

 

Quando avete capito che in carcere c'era un innocente?

«Diciamo che sin dall'inizio […] abbiamo capito che la ricostruzione dei fatti conosciuta era inverosimile. Sia per quanto riguarda la dinamica della strage, sia per come erano state svolte le indagini che erano sempre andate in un'unica direzione».

beniamino zuncheddu 2

 

[…] E la seconda arma?

«Non abbiamo scoperto noi la cosa. Era già agli atti dell'inchiesta. Diciamo che chi indagò forse sottovalutò questo aspetto che, per noi, invece, fu molto importante».

 

Perché?

«Perché cambiava lo scenario del delitto. Che avesse fatto tutto Zuncheddu sceso dalla montagna con due fucili in mano ci è sembrato subito inverosimile. O c'erano dei complici o non poteva essere stato lui. E poi è le indagini hanno dimostrato che il killer era presumibilmente destro. Zuncheddu, invece, è mancino».

 

Altri elementi che non tornavano?

«Luigi Pinna, il pastore scampato alla strage ma soprattutto il supertestimone che accusò Zuncheddu, ha fornito testimonianze contraddittorie. Poco dopo il fatto Pinna […] disse che non aveva visto nulla, che non avrebbe mai saputo riconoscere il killer perché indossava la calzamaglia. Poi dopo qualche mese cambiò improvvisamente versione dei fatti accusando proprio il pastore di Burcei».

IRENE TESTA BENIAMINO ZUNCHEDDU SIMONE MONNI

 

Qui entra in gioco l'ex poliziotto Mario Uda che secondo l'accusa ha depistato l'indagine accusando Zuncheddu…

«Non entro nel merito di queste considerazioni ma posso dire che l'azione dell'allora sovrintendente di polizia ci sembrò subito pressante. Molto probabilmente condizionata dall'azione di alcune fonti confidenziali che aveva all'epoca Uda e che gli riferirono di liti, minacce e diatribe proprio tra Zuncheddu e Gesuino Fadda, il capostipite dell'ovile del Sinnai e vittima della strage».

 

Quando avete capito che eravate sulla pista giusta?

beniamino zuncheddu 5

«Ci ha dato una grande mano l'indagine tecnica. Ricordo che Pinna si agitò moltissimo quando ebbe notizia della riapertura delle indagini […] . In una intercettazione disse alla moglie che questa volta sarebbe finito in carcere. E ancora, dopo essere stato interrogato, all'uscita della Procura parlando sempre con la moglie disse "questi carabinieri non sono stupidi, sono intelligenti. Hanno capito che la foto di Zuncheddu l'avevo vista prima". Si capiva comunque che nascondeva qualcosa».

 

Allora chi o chi sono gli autori della strage del Sinnai?

BENIAMINO ZUNCHEDDU

«Non so se riapriranno il caso ma indagando qualche idea ce la siamo fatta. […] le piste […] sono due. Una legata a una lite per il bestiame. O un'altra che coinvolge la criminalità sarda dell'epoca e i sequestri di persona. […]».

beniamino zuncheddubeniamino zuncheddu beniamino zuncheddu 6beniamino zuncheddu 1BENIAMINO ZUNCHEDDU ESCE DAL CARCEREbeniamino zuncheddu 4beniamino zuncheddu 3irene testa - Beniamino zuncheddu

 

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…