IL MIGLIOR PRODOTTO D'ESPORTAZIONE RUSSO? LE SPIE - UNA PRESUNTA SPIA RUSSA DI BASE IN AUSTRIA SI FINGEVA GIORNALISTA E PER DIVERSI ANNI È RIUSCITO A LAVORARE IN SLOVENIA: IL PRESUNTO AGENTE SAREBBE IVAN POPOV, ARRIVATO A LUBIANA NEL 2018 PER SEGUIRE LE ELEZIONI ANTICIPATE IN QUALITÀ DI CORRISPONDENTE DELL'AGENZIA DI STAMPA RUSSA TASS - COL TEMPO, E' RIUSCITO A INTRODURSI NELL'ÉLITE POLITICA SLOVENA, FINO A INTERVISTARE L'ALLORA PRIMO MINISTRO...
(ANSA) - Secondo il quotidiano di Lubiana Dnevnik, una presunta spia russa di base in Austria, che ha dovuto lasciare il Paese a inizio mese, in precedenza ha lavorato senza particolari restrizioni per diversi anni in Slovenia, presentandosi come giornalista. Il presunto agente segreto al servizio di Mosca sarebbe Ivan Popov, arrivato a Lubiana nel 2018 per seguire le elezioni anticipate in qualità di corrispondente dell'agenzia di stampa russa Tass.
Col passare del tempo sarebbe riuscito a introdursi nell'élite politica slovena, fino a intervistare l'allora primo ministro e attuale ministro della Difesa Marjan Šarec, prima che questi partisse per una visita a Mosca. La denuncia in Austria è scattata verso la fine del 2023, quando Popov e un collega avevano fatto richiesta di accredito per seguire una conferenza stampa del segretario di Stato americano, Antony Blinken, a Vienna.
Identificato come informatore dei servizi segreti militari russi, Popov è stato allontanato e il suo accredito revocato. Come risposta, le autorità russe hanno revocato l'accreditamento a Maria Knips-Witting, corrispondente da Mosca dell'ente radiotelevisivo pubblico austriaco ORF. In merito all'esperienza in Slovenia, non è chiaro se Popov avesse ricevuto il necessario controllo di sicurezza per ottenere il visto, né quale fosse l'eventuale nulla osta di sicurezza.