metro milano coronavirus

#MILANONONSIFERMA. PURTROPPO! – LA SOCIETÀ DEI TRASPORTI MILANESE CERCA DI RIMEDIARE AL GUAIO DELLA FOLLA IN METRO. LE PERSONE DEVONO ANDARE A LAVORARE MA LA FREQUENZA È STATA TAGLIATA – TORNELLI CHIUSI, INGRESSI CONTINGENTATI E CORSE ANTICIPATE ALLE 5.40 – L’APPELLO DI SALA AI GIOVANI: STATE A CASA, SIAMO UNA SOLA SQUADRA

 

 

 

Chiara Campo per “il Giornale”

 

metro milano in epoca coronavirus 7

Alla stazione di Sesto San Giovanni nell' ora di punta del mattino Atm ha dovuto chiudere temporaneamente i tornelli per procedere con gli ingressi contingentati. Era una delle misure annunciate la sera prima per evitare assembramenti e mezzi stracolmi dopo le proteste, ma sui social le immagini e le critiche per le distanze minime a bordo, specialmente tra le 6 e le 7 del mattino sulla linea rosa, sono state dello stesso tenore di lunedì.

 

BEPPE SALA IN PALESTRA

Anche se la frequenza dei mezzi è stata alzata dal 60 al 75% di un normale giorno feriale. Da oggi scatta un' altra contromisura, la partenza dei treni sarà anticipata alle 5 e 40 per valutare se in questo modo le prima corse sono meno affollate. Ma facendo presente che a Parigi la per evitare i contagi il metrò in alcune linee di forza è stato tagliato dal 50 e il 70% e che i passeggeri devono collaborare, ad esempio non accalcandosi sulle scale mobili ma scendendo anche dalle scale, Atm torna a chiedere anche alle aziende ancora operative di dare una mano offrendo ai dipendenti gli ingressi scaglionati al lavoro.

 

«Siamo felice del dietrofront del Comune sulla prima riduzione dei mezzi al 40% - ha commentato nel pomeriggio il capogruppo regionale di Forza Italia Gianluca Comazzi -.

metro milano in epoca coronavirus 5

Un' ipotesi su cui riflettere sarebbe quella di aggiungere una corsa in più negli orari di punta: in questo modo sarebbe garantita la distanza di sicurezza negli orari in cui la maggioranza delle persone entra o esce dal luogo di lavoro». Si vedrà se il test di oggi funzionerà.

 

metro milano in epoca coronavirus 6

Ma il richiamo a rimanere il più possibile a casa è diventato ormai un mantra da parte delle istituzioni. Il sindaco ieri ha ribadito che il «fronte Milano resiste ed è importante che qui si resista alla diffusione del virus anche per dare modo agli ospedali di incrementare posti letto e terapie intensive».

metro milano in epoca coronavirus 3

 

Su Atm «lunedì ci siamo accorti che in alcuni casi si stava troppo vicini sui mezzi e quindi ho chiesto rapidamente di rimodulare il servizio. Certamente nessuno ha la bacchetta magica e cerchiamo ogni giorno di fare il meglio possibile». E fa un appello ai giovani: «Capisco che per voi libertà e socialità sono linfa per voi, vi stiamo chiedendo un sacrifico e diventerete forse grandi più in fretta con questa esperienza, ma siamo un' unica squadra. E i genitori stiano attenti al detto e non detto».

 

metro milano in epoca coronavirus 4

Bisogna «essere ancora più rigorosi perchè Milano è un baluardo - avverte il prefetto Renato Saccone intervistato dal TgR Lombardia - e ridurre le presenze nei parchi. Ancora troppi che corrono, ancora troppe persone che interpretano in vario modo il loro diritto di passeggiare e di portare i cani a spasso. Non va bene».

 

E l' assessore regionale alle Politiche sociali Stefano Bolognini avverte che «risulta che all' interno soprattutto delle tabaccherie le attività di gioco d' azzardo e slot machine sospese dal decreto anti assembramenti continuino in maniera regolare. Si rischiano sanzione e fino alla chiusura dell' attività».

MILANO METROcoppia con mascherina in metro a milanometro milano in epoca coronavirus 1donne con la mascherina alla fermata porta venezia della metro di milanoBEPPE SALA CON LA MAGLIETTA DELLA NAZIONALE INGLESEmetro milano in epoca coronavirus 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…