beppe modenese

IL PRIMO MINISTRO DELLA MODA – SE NE VA BEPPE MODENESE, ALFIERE NEL MONDO DEL "MADE IN ITALY" - TRASFORMÒ MILANO NELLA CAPITALE INTERNAZIONALE DEL FASHION E LANCIÒ IL PRÊT-À-PORTER - IL PRIMO CALENDARIO DEL 3 OTTOBRE 1979, I CALZETTONI ROSSI, I RAPPORTI CON LAURA BIAGIOTTI E DOLCE & GABBANA - RICCARDO MUTI LO PARAGONA A PETRONIO: “UN ARBITER ELEGANTIARUM” – E POI RICORDA UN VIAGGIO IN TURCHIA IN CAICCO ANCHE CON INGE FELTRINELLI E UNO IN MAROCCO…

Riccardo Muti per il "Corriere della Sera"

 

La scomparsa di Beppe Modenese dopo quella di Piero Pinto, due persone straordinarie, è motivo di profondo dolore, sia per me sia per mia moglie Cristina: decenni di profonda amicizia ci legavano. Definire Beppe Modenese non è semplice.

modenese piero pinto

 

Uomo raffinato, di grande cultura ed eleganza, intesa nell' accezione di arbiter elegantiarum . Il nostro, un rapporto coltivato durante i miei lunghi anni scaligeri. Beppe e Piero sempre presenti; dopo le recite ospiti nella loro casa milanese, di serate straordinarie per qualità di invitati e conversazioni, profonde e leggere, piene di ironia e humor. I ricordi sono tanti.

 

modenese piero pinto

Soprattutto un viaggio in Turchia in caicco anche con Inge Feltrinelli e uno in Marocco. Ma anche le spensierate scampagnate a Ravenna in onore del comune amico Umberto Tirelli.

 

Beppe, grande signore, sempre a suo agio: con i rappresentanti delle famiglie reali come con le persone più semplici.

beppe modenese

Grande amante della musica, non mancava mai al Ravenna Festival. Ne ricordo sorriso, ironia e la capacità di comprendere le persone con un solo sguardo. Commentare increspando un labbro. Lo fa solo chi comprende la vera dimensione umana e la teatralità dell' esistenza.

 

Personaggi che con la loro scomparsa portano via un concetto di esistenza che sempre più sembra retaggio del passato. Resta come eredità a Milano, a cui Beppe ha dato tanto, e ai suoi amici, la consapevo-lezza di ciò che è l' essenza dello stile.

 

BEPPE MODENESE

Antonella Amapane per la Stampa

BEPPE MODENESE

È stato lui a portare nel mondo il Made in Italy. Sempre lui, negli Anni 70 riunì alla Fiera le sfilate degli stilisti. Ed è grazie a lui se Milano è diventata la capitale del fashion. Tanto che il quotidiano WWD lo ribattezzò «Primo ministro della moda».

 

Beppe Modenese è morto sabato notte nella sua casa milanese, dove ha sempre vissuto con il compagno, l'architetto Piero Pinto (scomparso due anni fa). Giuseppe, chiamato con affetto da tutti solo Beppe, era nato ad Alba, ma si era trasferito fin da ragazzo a Milano, dove cominciò la sua carriera dettata da un grande intuito. Alto e dinoccolato, elegantissimo (i suoi calzettoni rossi erano il tocco estroso con gli abiti sartoriali) era simpatico e spiritoso. Anche se metteva un po' di soggezione.

 

KRIZIA E BEPPE MODENESE

Aveva i modi educati di un gentiluomo colto e raffinato, capace di mettere pace a screzi e invidie che nella moda abbondano. Da qualche tempo si era ritirato dalla vita pubblica. Avrebbe compiuto 91 anni il 26 novembre e contava di festeggiarli con i nipoti Alessandro e Rinaldo (titolari dell'agenzia Modenese & Modenese), ma se è andato prima. Quando aveva solo 22 anni, e nei quattro angoli del globo si parlava unicamente di moda francese, cominciò ad avvicinarsi a questo settore facendo da assistente a Giovan Battista Giorgini, promotore delle prime sfilate a Firenze nella Sala Bianca. E lì conosce i talenti di allora.

 

ANNA PIAGGI - BEPPE MODENESE - ROSITA MISSONI

Da Roberto Capucci alle Sorelle Fontana, fino a Emilio Pucci e a Irene Galitzine. Quasi contemporaneamente, la Rai gli offre una rubrica di moda e di arredamento, intitolata Vetrine che terrà per 10 anni. Imprenditore, esperto nella comunicazione, ebbe un ruolo fondamentale nel fondere il settore dell'industria a quello dello stile, contribuendo alla nascita nel 1958 della Camera Nazionale della Moda, di cui poi diventò presidente (e tuttora ricopriva il ruolo di presidente onorario). Ha fatto la fortuna di decine e decine di stilisti. Aiutandoli, consigliandoli, sostenendoli. Negli Anni 70 diventa il manager numero uno della moda, quando un gruppo di creativi vuol staccarsi dalle manifestazioni fiorentine per andare a Milano e imboccare la strada del prêt-à-porter. Lui annusò che i tempi stavano cambiando e cominciò a «imbastire le basi» della futura capitale internazionale della moda.

 

BEPPE MODENESE E LA PRINCIPESSA IRENE GALITZINE

Il primo calendario del prêt-à-porter risale al 3 ottobre 1979 con Walter Albini, Krizia, Giorgio Armani e altri 19 nomi. Orchestrati da Beppe che negli Anni 80 fa esplodere il made in Italy nel mondo. Affabile e disponibile con tutti, ma anche molto amico di alcuni. Come Gianfranco Ferrè (sfoggiavano la spilla da balia oro sulla cravatta che Beppe creò per entrambi). Legato ai Missoni, a Krizia e in particolar modo a Laura Biagiotti.

beppe modenese

 

Aveva grande stima di Sergio Galeotti e di Giorgio Armani che seguì fin dagli esordi con entusiasmo. I calendari della moda per anni sono stati messi a punto dalla sua assistente Carla Ling, alla quale ha sempre dato del lei. Beppe Modenese dà vita a tantissime realtà in questo settore. Come per esempio Idea Como, esposizione dei setaioli comaschi. Seguono il Mipel (mostra della pelletteria) e Idea Biella, manifestazione dedicata ai tessutai del biellese. Ma la lista è lunghissima.

 

beppe modenese marta marzotto

Come è infinita, la serie di riconoscimenti ricevuti tra i quali il Cavalierato, l'Ambrogino d'Oro e la Medaglia d'Oro di Alba. Sempre all'avanguardia, alla fine degli Anni 80 Beppe si accorge che c'è bisogno di nuova linfa sulle passerelle e quindi riserva l'ultimo giorno della kermesse di Milano Collezioni ai giovani.

 

Ed è in quell'ambito, nella sezione Contemporary, che nell'85 emergono Dolce& Gabbana. Il resto è storia. «Modenese ha contribuito come nessuno alla nascita del sistema moda italiano - dice il presidente della Camera Nazionale della Moda Carlo Capasa -. Oggi perdiamo una figura di riferimento e un'icona». Frequentatore competente e appassionato della Scala, mai assente agli eventi cultural mondani milanesi, Beppe ha lasciato un segno indelebile di gusto e stile a tutto tondo.

RICCARDO MUTI 4modenese

 

 

BEPPE MODENESEI CALZETTONI ROSSI DI BEPPE MODENESEBEPPE MODENESE LETIZIA MORATTI SERATA SANPATRIGNANO beppe jpegmario boselli beppe modenesebeppe jpegbeppe jpegmodenese piero pintoBEPPE MODENESE beppe jpegbeppe jpegBeppe Modenese

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...