noof al maadeed

“SE NON TWITTO PIÙ, FATEMI CERCARE” – LA MISTERIOSA STORIA DI NOOF AL-MAADEED, ATTIVISTA FEMMINISTA DEL QATAR, FUGGITA DAL SUO PAESE PER STUDIARE E DENUNCIARE GLI ABUSI SULLE DONNE: DUE ANNI DOPO È TORNATA A CASA, MA DA OTTOBRE È SPARITA DA SOCIAL, LASCIANDO UN INQUIETANTE ULTIMO MESSAGGIO – A GENNAIO È RICOMPARSA IN UN VIDEO PER RASSICURARE I FOLLOWER, MA C’È CHI SOSPETTA CHE…

Marta Serafini per il "Corriere della Sera"

 

noof al maadeed 7

La storia di Noof al-Maadeed, attivista femminista del Qatar è di quelle misteriose, fatte di rapimenti, riapparizioni improvvise, stories su Instagram e appelli disperati. Nota per il suo impegno per le donne, Noof al-Maadeed, 23 anni, era fuggita dall'emirato due anni fa. Sui social, il racconto della fuga. «Sono in pericolo di vita e sono scappata dopo aver rubato il cellulare di mio padre». Una storia di ribellione giovanile? Alle donne minori di 25 anni e non sposate in Qatar non è concesso viaggiare se non hanno il permesso di un padre o di un familiare maschio.

 

noof al maadeed 6

Così, una volta trafugato lo smartphone, Noof si collega al sito del governo e ottiene il lasciapassare per il Regno Unito per motivi di studio. Da lì, inizia a denunciare gli abusi cui sono sottoposte le donne nel suo Paese spiegando loro come fuggire. Ma poi, il colpo di scena. Torna in Qatar dopo aver ottenuto rassicurazioni dalle autorità locali. Il 13 ottobre scorso però succede qualcosa. E Noof smette di pubblicare i suoi aggiornamenti quotidiani su Twitter e Instagram. Subito prima di sparire ai suoi follower dice: se smetto di scrivere chiedete dove sono finita, perché potrei essere morta. Risultato, i suoi sostenitori, preoccupati, iniziano a diffondere l'hashtag #whereisNoof. I gruppi per i diritti umani si mobilitano e chiedono alle autorità del Qatar di mostrare prove di vita della ragazza.

noof al maadeed 5

 

«Sta bene ma non possiamo dire altro per motivi di privacy», è la risposta. In pochi credono alla versione ufficiale. «Se non posta sui social media significa che è morta. Agiamo su sua richiesta», denuncia Khalid Ibrahim, capo del Centro del Golfo per i diritti umani (Gchr), un'organizzazione con sede a Beirut che tiene traccia delle violazioni in Medio Oriente. L'ansia cresce fino a pochi giorni fa, quando - è fine gennaio - Noof ricompare sui social solo per dire «sto bene, sono ok». In testa, un hijab nero, senza dire dove si trovi. Solo una foto di palloncini e torte di compleanno con tanto di scritta «Bentornata a casa» e un ringraziamento al ministro degli Affari sociali e della famiglia del Qatar, Mariam al-Misnad.

noof al maadeed 4

 

La vicenda ora sta facendo discutere le qatarine che si dicono preoccupate della loro sorte. Troppi i punti ancora non chiari. Cosa è successo veramente alla giovane? Era davvero minacciata di morte? E chi la minacciava? Il padre, come lei stessa aveva raccontato? O qualcun altro infastidito dalla sua campagna? Il dibattito aumenta mentre cresce l'attenzione sui diritti umani nel Paese del Golfo, a pochi mesi dai Mondiali di calcio.

 

noof al maadeed 3

La ricercatrice di Human Rights Watch Rothna Begum, tra mille difficoltà - trovare chi parli in Qatar non è affatto semplice - ha stilato un rapporto sulla condizione femminile nel Paese. Il riassunto: le confuse e discriminatorie regole del Regno non assicurano alcun diritto alle donne e alimentano la violenza domestica. E non stupisce allora che giovani come Noof decidano di guardare cosa c'è oltre il muro.

noof al maadeed 2noof al maadeed 12noof al maadeed 11noof al maadeed 1noof al maadeed 9noof al maadeed 10noof al maadeed 8

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…