roberto gualtieri incendio malagrotta rifiuti roma monnezza

MONEZZA CAPITALE, È SEMPRE LA STESSA STORIA – SONO SERVITE 18 ORE AI VIGILI DEL FUOCO PER SPEGNERE IL GROSSO INCENDIO SCOPPIATO NELLA DISCARICA DI MALAGROTTA, ALLA PERIFERIA OVEST DI ROMA – IL SINDACO GUALTIERI VIETA L’ATTIVITÀ SPORTIVA NEL RAGGIO DI 6 CHILOMETRI DALLA STRUTTURA – È LA SECONDA VOLTA IN 18 MESI CHE VA A FUOCO L’IMPIANTO PER IL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI. E IN CAMPIDOGLIO IN MOLTI SONO CONVINTI CHE DIETRO CI SIA UNA MANINA: “EPISODIO STRANO”

 

 

SEI CASSONETTI IN FIAMME NELLA NOTTE ALLA PERIFERIA DI ROMA

incendio a malagrotta

(ANSA) - Sei cassonetti in fiamme nella notte alla periferia di Roma. E' accaduto poco dopo le 5 in via Federico Borromeo, in zona Primavalle. Ad andare a fuoco sei secchioni dell'Ama posizionati lungo il marciapiede. Una pattuglia di carabinieri della stazione di Montespaccato in transito ha allertato i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. Al momento non sarebbero stati trovati elementi utili per definirne la natura del rogo.

 

Non sono stati coinvolti veicolo o edifici. Sono in corso indagini dei carabinieri. Roma in questi giorni sta attraversando una fase delicata sul fronte della raccolta dei rifiuti, dopo il rogo che alla vigilia di Natale ha interessato un impianto di trattamento a Malagrotta. Secondo quanto ha fatto sapere ieri l'Ama, al momento, non ci sono criticità sul fronte della raccolta dei rifiuti. Il timore è che, visto il periodo di festività natalizie con un aumento di scarti specie di pacchi e carte per regali, si possano creare di rifiuti in strada. (ANSA).

 

2 – MALAGROTTA, L’ORDINANZA DOPO L’INCENDIO: VIETATO LO SPORT ALL'APERTO NEL RAGGIO DI 6 KM

Estratto dell’articolo di www.rainews.it

 

incendio a malagrotta

Malagrotta non brucia più, sono serviti 100 vigili del fuoco per spegnere l’incendio del Tmb1 nella discarica di Malagrotta a Roma. Adesso si lavora al raffreddamento delle aree. Intanto si attendono i risultati del monitoraggio sulla qualità dell’aria: i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) del Lazio hanno installato due campionatori a circa 500 metri a nord ovest e a 100 metri a sud est rispetto al punto in cui è divampato l’incendio.

 

Intanto un’ordinanza firmata nella serata del 24 dicembre dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri vieta le attività sportive all’aperto, la raccolta degli alimenti di origine vegetale, il pascolo degli animali da cortile e finestre chiuse in caso di cattivi odori “per un periodo non superiore a 48 ore, in virtù del principio di precauzione, per un raggio di 6 km dal luogo dell’incendio e comunque limitatamente al territorio di Roma Capitale”. […]

 

3 – EMERGENZA RIFIUTI, DOPO L'INCENDIO AL TMB DI MALAGROTTA IL CAMPIDOGLIO TEME IL COMPLOTTO: "EPISODIO STRANO. A PENSAR MALE A VOLTE CI SI AZZECCA"

Estratto dell’articolo di Carlo Romano per https://roma.repubblica.it/

 

incendio a malagrotta

Il coro di Natale del Campidoglio intona la sinfonia del complotto. Dalle parti di palazzo Senatorio nessuno crede che il nuovo incendio all’impianto di trattamento meccanico biologico di Malagrotta, il secondo in 18 mesi, sia accaduto per caso.

 

Nessuno lo dice apertamente, tutti lo lasciano ampiamente intendere: dietro alle fiamme che rischiano di mandare in tilt il piano per le Feste di Ama ci sarebbe una manina. Se i vigili del fuoco hanno sedato le fiamme, al fumo denso e acre all’estrema periferia Sud della Capitale si mescola l’eco delle parole del sindaco Roberto Gualtieri. “Mi sono confrontato anche col procuratore di Roma Lo Voi che mi ha assicurato il massimo impegno per fare luce su questo ennesimo episodio inquietante: se ci trovassimo in presenza di un atto doloso sarebbe un fatto di una gravità inaudita”, dice il primo cittadino.

 

roberto gualtieri 9 foto di bacco

Il primo incendio al Tmb della E.Giovi di Manlio “Il Supremo” Cerroni (in amministrazione giudiziaria) sarebbe stato causato dall’autocombustione di una batteria al litio di un monopattino dismesso e in attesa di smaltimento. Ma la memoria corre all’incendio che in piena era Raggi mandò in fumo l’impianto di trattamento Ama in via Salaria: telecamere spente, impossibile ricostruire cosa sia esattamente accaduto alla struttura di proprietà della municipalizzata dell’ambiente.

 

Ora le fiamme di Natale. Che potrebbero portare alle estreme conseguenze già viste nelle due precedenti occasioni, quando la Prefettura decise di schierare i militari dell’esercito a difesa degli altri impianti di Roma. Una misura che il Campidoglio potrebbe richiedere già nelle prossime ore, considerata la possibile crisi di Natale.

 

incendio a malagrotta

Da settimane Ama sta cercando soluzioni per evitare di ritrovarsi con una città dai cassonetti stracolmi. Una corsa a ostacoli: prima il bando (andato semideserto) che avrebbe dovuto garantire a Roma una mano dalle imprese private che si occupano di raccolta e smaltimento dei rifiuti, poi l’accordo a metà con i dipendenti per i bonus di Natale, quindi la lotteria per chi smaltisce correttamente gli incarti dei regali. Tentativi che rischiano di essere vanificati dall’incendio divampato il 24.

 

incendio impianto malagrotta

Una casualità a cui, come detto, in pochi sembrano credere in Campidoglio e nei suoi dintorni. “Incendio di Natale. A pensar male a volte ci si azzecca”, si lamenta Claudio Mancini. Deputato romano del Pd è il più fido consigliere del sindaco Roberto Gualtieri. […]

ROBERTO GUALTIERI AD ATREJU ROBERTO GUALTIERI SUONA LA CHITARRAincendio impianto malagrotta

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…