GIALLO OLIMPICO - MOLTE CONTRADDIZIONI E “TROPPI NON RICORDO”: NEI GUAI 15 NAPOLETANI ULTRÀ CHE SI SCAGLIARONO CONTRO DE SANTIS - APPELLO DELLA MAMMA DI CIRO AD AMICI E TIFOSI: “FATEVI AVANTI, CHI HA VISTO, RACCONTI LA VERITÀ”

F. Fia. e R. Fr. Per “il Corriere della Sera - Roma

 

MURALES PER CIRO ESPOSITOMURALES PER CIRO ESPOSITO

Sono stati identificati una quindicina di tifosi napoletani presenti sul luogo dell’uccisione di Ciro Esposito e del pestaggio di Daniele De Santis prima della finale di Coppa Italia. Secondo quanto trapela, le forze dell’ordine sono risalite a loro dai video successivi agli spari attribuiti all’ex ultrà romanista e da altri elementi. Capire quando e come questi 15 e gli altri che erano con loro siano entrati nella scena dell’aggressione ai bus e poi nel ferimento di «Gastone» può chiarire i tasselli mancanti alla completa ricostruzione dei fatti. Se abbiano cioè assistito agli spari e se siano responsabili dell’accoltellamento del 48enne di estrema destra. 
 

Per ora ci sono tanti «non ricordo» nei racconti dei testimoni, alcuni dei quali ora sono indagati per rissa e porto abusivo d’armi, dopo la morte 21enne napoletano a Tor di Quinto. Punti oscuri e contraddizioni nelle versioni fornite dagli stessi tifosi che si trovavano a Roma con il giovane di Scampia ucciso da un colpo di pistola tornate d’attualità dopo gli ultimi sviluppi delle indagini.

 funerali di ciro esposito funerali di ciro esposito

 

E che anzi sembrano contribuire ad avvalorare la ricostruzione fatta nei giorni scorsi dalla difesa di De Santis - arrestato per omicidio volontario -, confermata in parte dalla perizia dei carabinieri del Racis. «Gastone» era già stato ferito, probabilmente a coltellate, prima degli spari che uccisero Esposito e ferirono due suoi amici. Secondo i legali Tommaso Politi e Miche D’Urso si trattò di legittima difesa. 
 

gastone daniele de santis facebook gastone daniele de santis facebook

Un colpo di scena, a 10 giorni dall’incidente probatorio sui reperti, che potrebbe risultare decisivo e al quale si aggiunge l’appello dei familiari di Esposito: «A chi ha visto, ai suoi amici e compagni di tifoseria: fatevi avanti, testimoniate e raccontate la realtà dei fatti, solo così la memoria di Ciro non sarà violata e chi lo ha ucciso avrà la punizione che si merita».

 

D’altra parte i primi interrogatori ai quali furono sottoposti, nel maggio scorso, sia Gennaro Fioretti sia Alfonso Esposito, i due tifosi feriti (entrambi sono indagati) non hanno chiarito nè dove si trovasse Ciro, nè dove fossero loro, nè con chi fossero arrivati in auto a Roma. Nè tantomeno - addirittura - quale fosse il modello di vettura e se avesse sparato De Santis.

DANIELE DE SANTIS GASTONE DANIELE DE SANTIS GASTONE

 

Un sfilza di «non lo so», di «non ricordo», sugli occupanti delle due auto di napoletani che si fermarono a Tor di Quinto e che sono intervenuti in aiuto degli altri tifosi sui pullman, presi di mira da De Santis con bombe carta e fumogeni.

 

 

Emblematico un passaggio nel quale il gip Giacomo Ebner e il pm Eugenio Albamonte cercano inutilmente di capire come uno degli indagati sia arrivato alla partita: «Sono venuto con amici - disse il tifoso -, però non mi ricordo il loro cognome. Non ho il numero sul cellulare, non ci siamo contattati quella mattina, ci siamo incontrati giorni prima e ci siamo organizzati, ci incontriamo e andiamo a pesca assieme....». 
 

 

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