sannio migranti

IL MURO DEL SANNIO - IL SINDACO PIDDINO DI VITULANO CHIUDE UNA STRADA PER BLOCCARE UN GRUPPO DI 34 MIGRANTI E IL PREFETTO LI DIROTTA IN UN’ALTRA STRUTTURA - SALVINI IRONIZZA: “IL SINDACO È DEL PD. RAZZISTA, POPULISTA E LEGHISTA ANCHE LUI?”

SANNIOSANNIO

Dario Del Porto e Roberto Fuccillo per la Repubblica

 

È durato solo 24 ore, quanto basta per passare alla storia come il muro di Vitulano. Lontano dalle barricate di Trump o di Orban in Ungheria, il cumulo di terra fatta scaricare dal sindaco del paesino in provincia di Benevento ha aperto un caso che si è concluso, ieri sera, con la decisione della prefettura di Benevento di dirottare su un’altra struttura un gruppo di 34 richiedenti asilo in gran parte di origine nigeriana.

 

La storia inizia venerdì, quando un altro hotel in periferia di Benevento, trasformato in struttura di accoglienza, viene sequestrato dal Nas su richiesta della procura. Gli extracomunitari ospitati in quel centro vengono trasferiti altrove. In 34 vanno in un agriturismo nel territorio di Vitulano.

 

Ma il paese, circa 3000 anime, ha già una struttura che rientra nel programma di accoglienza Sprar e ospita già 30 migranti. Rapidamente, sale la tensione. Protestano i rifugiati, che non vogliono lasciare Benevento per quell’albergo isolato in campagna. E si lamentano i cittadini di Vitulano, che non vogliono altri migranti.

 

MIGRANTIMIGRANTI

Così il sindaco, l’avvocato Raffaele Scarinzi, leader di una lista civica vicina al Pd, impugna penna e badile. Con la prima scrive un’ordinanza di chiusura dell’unica strada di accesso all’agriturismo, «a seguito delle continue manifestazioni di protesta dei rifugiati e dei cittadini di Vitulano, che hanno determinato un continuo andirivieni di mezzi». Con il secondo, fa scaricare sul terreno una quantità di terra che impedisce l’accesso più e meglio di una transenna. In un modo o nell’altro, da lì non si passa.

 

Una battaglia che, alla fine, viene vinta. Perché nel frattempo alla rivolta di Vitulano si aggiunge quella degli stessi migranti, che manifestano insoddisfazione per la decisione. Sono ore concitate. Il bus che li trasporta lascia Vitulano e va a Benevento, ma neanche lì si trova una sistemazione adeguata. Alla fine, con gli immigrati che ancora rifiutano di scendere, viene portato davanti alla questura del capoluogo in attesa di decisioni.

 

MIGRANTIMIGRANTI

Altrettanto febbrile la domenica, che vede premiata la resistenza del sindaco. La prefettura cambia destinazione, i nigeriani vengono accompagnati in un grande albergo lungo la Via Appia, nel vicino comune di Apollosa, dove vanno ad aggiungersi a quelli che già sono dentro, per arrivare così a un totale di circa cento ospiti, mentre la prefetta di Benevento, Paola Galeone, dispone la chiusura dell’agriturismo di Vitulano.

 

La mossa garantisce anche al sindaco che non ci saranno altri arrivi da quelle parti in futuro. A questo punto il primo cittadino, che già a settembre aveva capitanato una “rivolta” dei colleghi già impegnati con gli Sprar, può di fatto ritirare l’ordinanza e incassa i commenti favorevoli di vari concittadini, ai quali risponde su Facebook con una soddisfatta constatazione: «Quando amministrare non sono solo parole».

 

SALVINISALVINI

Quello che ancora non sa è che, fra i suoi ammiratori, si iscrive nientemeno che il leader della Lega Matteo Salvini, felicissimo di celebrare un altolà agli immigrati nel profondo Sud. «Il sindaco di Vitulano - scrive Salvini - ha chiuso una via comunale facendo scaricare una massa di terra per bloccare la strada, per evitare l’arrivo di nuovi immigrati previsto dalla prefettura. Per qualche buonista ha sbagliato, per me ha fatto bene!».

 

Una incursione con tanto di “post scriptum” ironico: «Il sindaco è del Pd. Razzista, populista e leghista anche lui?». Come se non bastasse, Salvini si autoconvoca nel Sannio: «Appena possibile sarò a trovare i cittadini di Vitulano». Il tutto mentre un altro deputato campano, Edmondo Cirielli di Fratelli d’Italia, esprime a sua volta solidarietà a Scarinzi e chiama in causa il ministro dell’Interno Marco Minniti: «Come facciamo a fidarci di lei se anche un sindaco del Pd si ribella?».

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