I MIGLIORI GIANNI DELLA MODA - NATALIA ASPESI: “VERSACE HA INVENTATO LA TOP MODEL COME NAOMI E CLAUDIA SCHIFFER - LE MODELLE DI OGGI SONO ANONIME, DIMENTICABILI, INTERCAMBIABILI - E CHIESE AI FOTOGRAFI DI EROTIZZARE NELLA SUA PUBBLICITÀ ANCHE I RAGAZZI DELLE SUE COLLEZIONI MASCHILI” - FORMIDABILI QUEGLI ANNI '80 DELLA MILANO DA BERE (IN BARBA AI ROSICONI)
Natalia Aspesi per “La Repubblica”
GIANNI VERSACE CON NAOMI CAMPBELL E CARLA BRUNI
È stata la voce di Elton John ad accompagnare la brusca fine di un' epoca di ansioso splendore e di frenetiche esistenze: con 'The Lord is my Shepherd' cantata nel duomo di Milano al funerale di Gianni Versace il 21 luglio di vent' anni fa, e 47 giorni dopo, con 'Candle in the wind' al funerale della principessa Diana, che alle esequie di Gianni era andata, bellissima e dolente, con un filo di perle attorno al collo sull' abito nero, assieme a tutti i personaggi che piangevano un creatore di sogni che in qualche modo, morendo, cancellava anche un' idea di possibile magnificenza, in un sentimento corale di incontrollabile declino.
LE TOP MODEL DI GIANNI VERSACE
La principessa ha lasciato il ricordo di una esistenza inquieta e costantemente mediatizzata, il rimpianto oceanico per la sua fine che forse solo chi l' ha vissuto ancora conserva. Lo stilista invece ha lasciato il suo nome e il suo genio alla famiglia, soprattutto alla amatissima sorella Donatella che ha avuto il coraggio di resistere alla disperazione e all' abbandono, e in ricordo di Gianni e del lavoro insieme, ha salvato da subito il marchio e l' azienda, che oggi continuano ad essere tra i più prestigiosi; adattandoli di anno in anno, come avrebbe certamente fatto il fratello, ai mutamenti sociali, politici, del gusto, del produrre, dell' estetica, delle donne e persino del desiderio.
GIANNI VERSACE E NAOMI CAMPBELL
La Milano di Gianni Versace era quella 'da bere', di Craxi e poi di Berlusconi, di Tangentopoli e poi di Mani Pulite, dell'esaurirsi dell'impegno e del diffondersi del riflusso, dell' esaurirsi delle amministrazioni di sinistra e l' affermarsi di quelle di destra. Il suo impero dilagava oltre ogni confine, esaltando la meraviglia dell'opulenza, del lusso, del fasto, il trionfo di donne fin troppo belle, provocanti, dominanti, desiderate, inimitabili e irraggiungibili.
GIANNI VERSACE TRA LE SUE TOP MODEL
Immagini da amanti pericolose, a insidiare il tipo classico e riposante di moglie affettuosa, ad affiancarsi alle donne in carriera armanizzate da una eleganza femminile armoniosa e discreta. Versace aveva inventato la top model, una nuova diva assoluta che si riallacciava alle fanciullesche celebrità della fotografia di moda degli swinging anni '60; con Versace, Naomi Campbell e Claudia Schiffer, con David Bailey, Penelope Tree e Twiggy. Quasi tutte le top model del tempo Versace hanno messo su famiglia, nessuno le ha sostituite, le modelle di oggi sono anonime, dimenticabili, intercambiabili.
Negli anni del suo trionfo così velocemente spezzato, Versace smise subito, diversamente da altri, di nascondere le sue inclinazioni sessuali, dando visibilità al suo compagno Antonio D' Amico con naturalezza e serenità: e chiese ai grandi fotografi come Avedon, Weber, Meisel, di erotizzare nella sua pubblicità non solo le stupefacenti modelle dagli statuari sederi ondeggianti, ma anche i ragazzi delle sue collezioni maschili.
GIANNI VERSACE CON SHALOM HARLOW - LINDA EVANGELISTA - NAOMI CAMPBELL - CARLA BRUNI
In vent' anni Milano e il mondo sono totalmente cambiati, in meglio, in peggio. Resta solo forse, la morte come evento mediatico, come spettacolo di massa, che si è ripetuto da allora per la fine di altri protagonisti più o meno amati, folle incuriosite e persino piangenti per una perdita di qualcuno che pur mai incontrato, ha saputo inventare e donare fiducia, illusioni e speranze.