ponte morandi hashish

LA ’NDRANGHETA È RIUSCITA A RECUPERARE IL CAMION CON 900 CHILI DI HASHISH RISUCCHIATO NEL CROLLO DEL PONTE MORANDI? – IL BOSS DEL CLAN BELLOCCO, FRANCESCO BENITO PALAIA, INTERCETTATO, AFFERMA CHE IL FURGONE-FRIGO CARICO DI DROGA COINVOLTO NELLA TRAGEDIA DEL 2020, DOPO ESSERE STATO ESTRATTO DALLE MACERIE, È STATO TRASPORTATO A LATINA – DEL MEZZO NON C’È TRACCIA NEI VERBALI E NÉ CARABINIERI NÉ FINANZA NE SANNO NULLA…

Estratto dell’articolo di Giuseppe Filetto per “la Repubblica”

 

Francesco Benito Palaia

«Se vai al primo video, è caduto un furgone... È un eurocargo giallo, lo vedi benissimo perché è giallo, con una cella frigorifera, piccolino! È caduto paru (orizzontale, ndr )... Come è caduto il ponte si è seduto... gli è caduta una macchina di sopra». È il 9 marzo del 2020, 19 mesi dopo la strage del 14 agosto 2018. Il boss di Rosarno, Francesco Benito Palaia, del clan dei Bellocco, ne parla con un affiliato, Rosario Caminiti.

 

I due sono intercettati dai carabinieri di Reggio Calabria. Si capisce che tra i 25 veicoli risucchiati dal crollo del ponte Morandi ci sarebbe anche un camion frigo imbottito di droga: 900 chili di hashish, nascosti nelle intercapedini, «gestiti» dalla 'ndrangheta e destinati alla malavita del Napoletano.

 

La vicenda (da chiarire) salta fuori nell'ambito dell'inchiesta sulle cosche che l'altro ieri ha visto l'arresto di 76 persone tra Brescia e Reggio Calabria, di cui 48 in carcere. E per capire se la droga sia stata recuperata, nei prossimi giorni (forse oggi) nell'interrogatorio di convalida al boss Palaia il gip chiederà conto dell'eurocargo giallo, rimasto più di un mese nel deposito di Genova-Bolzaneto (sotto sequestro giudiziario come tutti i veicoli coinvolti nel disastro) poi trasportato a Latina forse con un carroattrezzi. Questo afferma il boss di Rosarno al suo sodale.

crollo ponte morandi genova 30

 

Di quel cargo, però, non si ha riscontro. Nonostante i carabinieri di Reggio Calabria, appena intercettato il colloquio, avessero interessato i colleghi di Latina e del capoluogo ligure. Però non è stata informata la Gdf che per 4 anni ha indagato sul crollo e su Autostrade. «Non sappiamo nulla», assicura Nicola Piacente, procuratore capo di Genova. […]

 

Nessun investigatore di Genova in quei giorni dopo il disastro immaginava che all'interno del mezzo vi fosse il quantitativo di stupefacente. Peraltro, nell'elenco dei veicoli coinvolti nel crollo figura un eurocargo frigo, con targa francese. Ma di colore bianco. Guidato da un cittadino rumeno: Marian Rosca, estratto vivo dalle lamiere, ma deceduto due giorni dopo in ospedale. La sua famiglia dalla Romania, per farsi assistere, ha incaricato un avvocato e ottenuto 750 mila euro di risarcimento da Autostrade.

crollo ponte morandi genova 3

 

Il legale è di Latina. Stessa città in cui sarebbe finito il camion. Da dove Palaia voleva recuperarlo, poi trasportarlo in Calabria e impossessarsi della droga. Tant' è che dice a Caminiti: «I neri (i nordafricani che gestiscono lo spaccio, ndr) lo sanno che si è perso. Io questi 900 chili glieli voglio fottere... Io posso fare una cosa, facciamo 50 e 50, io lo vendo e il 50% lo prendi tu, tanto tu non l'hai pagato».

 

hashish 2

Palaia conosce «uno per prendere questo furgone... che lo hanno dissequestrato... lo hanno spostato da Latina e lo hanno portato a Frosinone... ora, l'altro ieri mattina ho chiamato se c'è la possibilità di andare a caricare e per arrivare direttamente in Calabria... Ora io che sto facendo, siccome c'è un amico mio là dei Castelli Romani, che ha i pullman, e ha un carrellone con la buca». […]

 

 

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