soldi vaticano

VATICANO, UN OSSO DA SPOLPARE - NEGLI ULTIMI ANNI LA SANTA SEDE HA PAGATO 70 MILIONI DI EURO A PROFESSIONISTI, BANCHIERI, INTERMEDIARI CHE IN QUESTI ANNI HANNO AVUTO UN RUOLO NELLE OPERAZIONI FINANZIARIE DELLA SEGRETERIA DI STATO - SPESSO A CONDIZIONI MOLTO ONEROSE SE NON ADDIRITTURA FUORI MERCATO - I FLUSSI DI DENARO PASSATI DALLE SOCIETÀ LUSSEMBURGHESI A SANTO DOMINGO

papa francesco bergoglio e il cardinale parolin

Fabrizio Massaro per il “Corriere della Sera”

 

Più di un anno intero di donazioni al Papa. Tanto valgono le commissioni pagate a una manciata di professionisti, banchieri, intermediari che in questi anni hanno avuto un ruolo nelle operazioni finanziarie della Segreteria di Stato del Vaticano. Secondo una stima basata sui contratti di cui si ha notizia, si arriva a circa 70 milioni di euro spesi negli ultimi anni.

 

stabile di sloane avenue londra

Spesso a condizioni molto onerose se non addirittura fuori mercato. È uno dei vari rivoli che in Vaticano stanno seguendo per ricostruire i flussi di denaro e le relazioni con professionisti e intermediari degli ultimi anni. Intanto dall'inchiesta sull'investimento da 350 milioni di euro complessivi nel palazzo di Sloane Avenue a Londra emerge un verbale di Giuseppe Milanese, presidente della cooperativa sanitaria Osa e amico di Papa Francesco. Milanese, sentito come testimone, ebbe un ruolo nella trattativa con il broker Gianluigi Torzi per fargli lasciare la gestione del palazzo.

 

MONSIGNOR ANGELO BECCIU

Milanese riferisce ai promotori di giustizia vaticana Gian Piero Milano e Alessandro Diddi, di un incontro con Torzi e alcuni suoi «emissari» avvenuto il 6 gennaio 2019: «Mi raccontarono dei costi sostenuti, delle spese di registro, delle spese delle società lussemburghesi, delle due diligence , dei soldi dati a Mincione, dei costi per eventuali ulteriori mediatori, nonché degli ammanchi di cassa che a loro dire erano stati cagionati alle società lussemburghesi.

 

Io ho contestato loro la fondatezza di questi costi. Ho saputo anche in quell'occasione che flussi di denaro dalle lussemburghesi sarebbero stati convogliati a Santo Domingo. Di fronte alla mia meraviglia e alle mie insinuazioni, che non mi sono state negate, su chi potessero essere i destinatari delle somme, intuii che somme di denaro sarebbero state destinate perfino a (Fabrizio) Tirabassi», ex funzionario della sezione amministrativa della Segreteria di Stato, che è uno degli indagati. Riscontri a queste parole per ora non risultano.

papa francesco bergoglio e il cardinale parolin

 

Torzi ha collaborato con gli inquirenti e dalle rogatorie in Svizzera non emergerebbero fuoriuscite di denaro verso altri soggetti. Un'altra commissione promessa a Torzi - 4 milioni per un affare di crediti deteriorati nella sanità - che risale a sei mesi prima del suo intervento sul palazzo, rientra anch' essa nell'indagine vaticana. Le commissioni finanziarie sono state oggetto di un taglio pesante da parte di Edgar Pena Parra, Sostituto alla Segreteria dal settembre 2018 al posto del cardinale Giovanni Angelo Becciu.

 

RAFFAELE MINCIONE

I gestori si sono visti drasticamente ridurre le provvigioni. Resta che per anni alle varie Credit Suisse, BSI, Julius Baer, Azimut sono stati pagati, per contratto, tra lo 0,6% e l'1% su circa 600-700 milioni gestiti. Alcune gestioni erano arrivate oltre il 2% l'anno. Solo a Mincione sono andati 16 milioni in 5 anni. A Torzi 15 milioni per 4 mesi. Infine, avvocati con parcelle da centinaia di migliaia di euro per poche ore di lavoro. Per risultati spesso tutt' altro che soddisfacenti.

 

 

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…