studente depresso 1 depressione depressioni

GLI STUDENTI ITALIANI NON SONO MAI STATI UN GRANCHÈ E IL COVID HA DATO LA MAZZATA FINALE – NEL 2022 UN PISCHELLO SU DUE NON RAGGIUNGE LE COMPETENZE BASE IN ITALIANO E MATEMATICA ALLA FINE DEL LICEO. NEL 2019, PRIMA DEL LOCKDOWN, IL DATO ERA “SOLO” AL 39%, MA DOPO LA PANDEMIA LA SITUAZIONE È PEGGIORATA - NEL MERIDIONE IL QUADRO È ANCORA PIÙ GRAVE: PRIMA DELLA MATURITÀ IL 60% DEGLI STUDENTI NON HA ACQUISITO LE COMPETENZE BASE IN ITALIANO. E QUANDO GLI STUDENTI CIUCCI SI SCONTRANO CON L’UNIVERSITÀ SCAPPANO…

Estratto dell’articolo di Lorena Loiacono per “Il Messaggero”

 

studente

Arrivano all'università impreparati e, sempre più spesso, decidono di lasciare gli studi già durante il primo anno. Un diplomato su due, infatti, non raggiunge i livelli base di preparazione e uno su dieci addirittura non ha nemmeno le competenze minime. Così il sistema universitario italiano perde gli studenti più deboli e la percentuale di laureati non riesce a crescere.

 

Dopo la diffusione dei dati del ministero dell'istruzione e del merito sul numero di abbandoni tra le matricole, pari al 7,3% nell'anno accademico 2021-2022 rispetto al 6,1% di due anni prima, diventa necessario interrogarsi sulle possibili cause: la pandemia, le difficoltà economiche, la mancanza di un vero appoggio agli studenti sia come tutoraggio sia come sostegno alla didattica.

studenti 2

 

Ma non solo, il problema della preparazione delle matricole, come ha sottolineato il professore Daniele Checchi dell'Università Statale di Milano, parte dalle competenze con cui arrivano in ateneo e, in base ad una legge del 2004 dell'allora ministra all'istruzione Letizia Moratti, andrebbero attivati dei corsi ad hoc per permettere a tutti gli studenti di recuperare le carenze.

 

È chiaro che l'impreparazione delle matricole è un problema diffuso, che ha radici lontane. Basta scorrere gli esiti delle prove Invalsi per rendersi conto che superare l'esame di maturità non significa avere le competenze previste a quel livello di studio.

studenti 1

 

I dati relativi agli Invalsi della primavera scorsa, sugli alunni dell'ultimo anno delle superiori, che a giugno 2022 avrebbero svolto l'esame di Stato e lo avrebbero superato nel 95% dei casi, parlano chiaro: in italiano e matematica la metà degli studenti non raggiunge il livello base, il 48% dei maturandi non arriva al livello 3. Trend negativo inesorabile: nel 2019 il livello base per matematica era raggiunto in media dal 61% dei maturandi. Sono andati perduti oltre 10 punti percentuali.

docenti scolastici

 

[…] Con il Mezzogiorno che resta indietro. Gli allievi che non raggiungono il livello base in italiano superano infatti la soglia del 60% in regioni come la Campania, la Calabria e la Sicilia. In matematica invece gli alunni che restano sotto il livello 3 sono addirittura il 70% in quattro regioni, sempre del Sud: ancora una volta la Campania, la Calabria, la Sicilia e, in questo caso, anche la Sardegna […]

 

studenti (2)

I test Invalsi hanno evidenziato come, a due mesi dalla maturità, gli alunni che non raggiungono la soglia minima contemporaneamente in italiano, matematica e inglese sono purtroppo il 9,7% degli studenti dell'ultimo anno: uno su dieci, quindi, e per loro il livello raggiunto è equivalente a quello richiesto in terza media. […]

studentesse

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)