TUTTE LE STRADE DELLA DROGA PORTANO A ROMA – NEL 2023 ALL’AEROPORTO DI FIUMICINO SONO STATI SEQUESTRATI 87 CHILI DI COCAINA, SU UN TOTALE DI 130 KG DI POLVERE BIANCA INTERCETTATI IN TUTTA ITALIA – NELLO STESSO ANNO, NEL PORTO DI CIVITAVECCHIA SONO STATI SCOPERTI CARICHI DI COCA PER 487 CHILOGRAMMI, PROVENIENTI IN GRAN PARTE DAL SUDAMERICA – IL RUOLO DEI GRUPPI CRIMINALI ALBANESI, CINESI E NIGERIANI NELL’IMPORTARE E POI SPACCIARE LA DROGA…
Estratto dell’articolo di Andrea Ossino per https://roma.repubblica.it/
COCAINA SEQUESTRATA A FIUMICINO
Soldi e droga, dall’Italia al Sud America, andata e ritorno. E se tra criptovalute e banche clandestine cinesi il denaro viaggia con sistemi sempre più sofisticati e utili ai narcos, i canali della droga restano gli stessi da anni: navi, aerei, corrieri che ingoiano gli ovuli. E tutte le strade portano a Roma: lo dice la Direzione Centrale Servizi Antidroga, nell’ultimo report.
Lo stesso che ricorda, ad esempio, che l'aeroporto di Fiumicino, come negli ultimi 10 anni, è stato lo scalo italiano in cui è arrivata la maggior quantità di cocaina per via aerea. I numeri […] si riferiscono al 2023.
In Italia lo scorso anno sono atterrati 130 chili di polvere bianca. Il 67,04 per cento è sbarcato a Fiumicino, 87,49 chili. Per capire: il secondo scalo per arrivi di carichi di droga è Malpensa con 24,87 chili. E si parla solo dei sequestri, dei corrieri fermati, un costo che le mafie mettono a bilancio come imprevisto dell’attività. […] Arriva dal Brasile (44,83 chili, il dato italiano) e dal Perù (41,22 chili). Ma anche dalla Repubblica Dominicana (10,91 chili) e dall’Argentina (10,42 chili).
Dall'Ecuador a Civitavecchia: le navi della droga
FIUMICINO - COCAINA IN ARRIVO DALL ECUADOR
Ma non ci sono solo gli aeroporti. La maggior parte della cocaina arriva dagli 8 porti dell'Ecuador. I narcos di tutto il Sudamerica la portano lì. Quindi viene stoccata e nascosta: nelle macchine, nel caffè, nelle tastiere dei computer, anche nelle statue. Poi “viene spedita verso destinazioni internazionali anche con un trasporto misto, marittimo e aereo”, dicono dal ministero dell’Interno. Spesso arriva nel Lazio.
“Le incidenze percentuali vedono il primo posto per quantità di marijuana sequestrata il porto di Civitavecchia“, si legge nel report, con circa l’80% del totale dell’erba sequestrata in tutta Italia. Diminuiscono invece i chili di cocaina che sbarcano nel principale porto del Lazio: 487, nulla in confronto alla tonnellata arrivata l’anno precedente […] Le organizzazioni in Sud America sono tante e si rapportano soprattutto con la ‘ndrangheta.
Il ruolo dei gruppi criminali albanesi, cinesi e nigeriani
Oggettivamente è sempre un rischio avere a che fare con i narcos, anche per le ‘ndrine più potenti. In questa dinamica si sono inseriti gli albanesi, che nella Capitale in quanto a droga si sono ritagliati il loro spazio. I soldi ormai vengono inviati con il sistema cinese: basta andare dal broker cinese e depositare il denaro e un codice.
L’impresario fa una telefonata e trasferisce solo il valore nominale della cifra all’estero, dove il cliente desidera. A questo punto basta andare dal contatto del broker e recitare il codice per ottenere i soldi.
Portare la droga è tutto un altro discorso. Serve logistica, e trovarsi faccia a faccia con i narcos non è cosa semplice. Dunque, si diceva, gli albanesi di Roma. Basta leggere un’intercettazione carpita al boss Elvis Demce, erede della tradizione della mala dell’Est a Roma e della batteria di Ponte Milvio di Fabrizio “Diabolik” Piscitelli, per capire la potenza commerciale.
COCAINA SEQUESTRATA A CIVITAVECCHIA
Le chat segrete di Demce raccontano la sua caratura internazionale, i “kiwi” arrivati dall'Ecuador, gli accordi con la cupola dei militari marocchini, gli affari con il “Cartello del Golfo” in Colombia e dei container pieni di droga che approdano al porto di Gioia Tauro. Il 20 gennaio 2021 un sms viene postato nella chat dell’albanese.
È la comunicazione dal contatto in Marocco, “hermano”: “Ti spiego un poco per darti conto del livello di questa operazione – scrive l’uomo - Questa operazione è controllata e autorizzata dalla cupola militare. Già il direttore del porto e transitano sono stati chiamati per ricevere ordini sopra il trattamento dei containers che vanno a Gioia Tauro (Non verranno controllati)”.
I carichi arrivano in Calabria. Così come quelli colombiani, gli stessi che hanno “i laboratori più forti da Colombia fanno paura come la cucinano ma no vedi che perle che fanno”, scrive Demce dicendo che ambisce a lavorare con “gli eredi di Pablo, sono quelli di Medelin, il top. Sono quelli che controllano la guerriglia nell’Amazzonia”.
Sulla scena laziale si affacciano anche i nigeriani. La Dia parla di “legami associativi di tipo magico-religioso con connotazioni di settarismo, alimentati dal credo comune e rafforzati da un potere intimidatorio e da un comportamento omertoso su tutto ciò che riguarda le loro attività”.
I gruppi principali sono stati individuati: “S.E.C. – The Supreme Eiye Confraternity”, la “Black Axe Confraternity”, i “Maphite” e i “Viking”. L’Antimafia spiega: “più attivi nel trasporto delle droghe, con l’utilizzo di ovulatori o bodypacker che, sebbene possano trasferire partite di modesta entità, impiegati in “batterie” riescono a garantire comunque un approvvigionamento costante di stupefacenti”.
I morti per overdose
ZOGU E DEMCE CON FABRIZIO PISCITELLI DIABOLIK
I numeri sono importanti. Non traggano in inganno i dati sui decessi nella Capitale a causa della droga. È vero, le 21 persone morte nel 2022 per overdose sono un dato gigantesco, ma anche se il dato delle vittime è dimezzato (9 morti), Roma è sempre al primo posto, affiancata da Torino. […]
Eroina e hashish
Non solo cocaina, c’è un grande commercio anche di hashish ed eroina. La seconda viene dal Malawi (1,40 chili). L’hashish invece invade il mercato. Il report lo spiega così: “Nel 2023, alla frontiera aerea sono stati sequestrati 124,56 kg di hashish, pari al 189,25% in più rispetto al 2022 (43,06 kg), di cui 76,77, 23,60 e 11,67 kg negli aeroporti, rispettivamente, Leonardo da Vinci di Fiumicino (RM), Malpensa (VA) e Ciampino (RM). Questi tre aeroporti hanno inciso per l’89,95% sul totale sequestrato presso gli scali aeroportuali italiani. […]
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