FUCK THE POLICE! NELL'OHIO E' LEGITTIMO MANDARE A "FANCULO ALLA POLIZIA" - LO HA STABILITO LA CORTE D'APPELLO DELLA CONTEA DI CLARK, CHIAMATO A DECIDERE SULLA VICENDA DI MICHAEL WOOD, ARRESTATO PERCHE' INDOSSAVA UNA MAGLIETTA OFFENSIVA NEI CONFRONTI DELLE FORZE DELL'ORDINE - A TUTELARLO, SECONDO I GIUDICI, È IL PRIMO EMENDAMENTO...
Dagotraduzione da Reason.com
Si è appena conclusa in Ohio la vicenda legale che ha visto un residente della contea di Clark, Michael Wood, uscire vittorioso da una battaglia per i suoi diritti civili contro lo sceriffo e i suoi uomini. La storia è del luglio del 2016: Michael Wood stava partecipando a una fiera alla Clark County Fair e, per via di spiacevoli incidenti del passato con l’ufficio dello sceriffo, indossava una maglietta provocatoria, con la scritta: “Fanculo la polizia”.
Secondo quanto raccontato in tribunale, un mecenate si è andato a lamentare dell’abbigliamento di Wood con gli uomini dello sceriffo, i quali sono intervenuti insieme al direttore della fiera ordinando a Wood di lasciare l’evento. Mentre si dirigeva verso l’uscita, Wood ha poi inveito contro gli uomini: «Uno, due, tre, quattro, cinque, sei figli di puttana. Sei maiali stronzi». «Fottuti teppisti con pistole che non rispettano la Costituzione degli Stati Uniti. Fanculo a tutti voi. Sporchi bastardi topi». E quelli hanno deciso di arrestarlo e lo hanno accusato di condotta disordinata e ostruzione, accuse poi respinte dai pubblici ministeri.
Wood a questo punto ha fatto causa ai sei funzionari dello sceriffo, sostenendo di essere stato arrestato senza motivo e in violazione dei suoi diritti civili sanciti da Primo Emendamento.
I sei hanno sostenuto che l'arresto di Wood era legittimo per la dottrina delle «parole di combattimento» stabilita dalla sentenza della Corte Suprema del 1942 in Chaplinsky v. New Hampshire. Quella dottrina sopravvive ancora, ma la sua applicazione è stata notevolmente limitata nel corso dei decenni.
Ma la Corte d’Appello ha stabilito che non avevano nessun motivo per arrestare l’uomo. Anzi, per il tribunale Michael Wood aveva diritto, sancito dal Primo Emendamento, di maledire gli uomini che lo avevano rimosso da una fiera della contea nel 2016 dopo che qualcuno aveva chiamato i servizi di emergenza sanitaria per lamentarsi della sua maglietta. Inoltre, i sei non avevano diritto a un'immunità per la causa di Wood perché il diritto di Wood a essere libero dall'arresto è stato chiaramente stabilito da una lunga serie di opinioni dei tribunali che proteggono un linguaggio osceno diretto alle autorità.
«Il tribunale ha avuto ragione e siamo molto soddisfatti del risultato», afferma David Carey, vicedirettore legale dell'American Civil Liberties Union of Ohio. «La sentenza toglie ogni dubbio sul fatto che le critiche alla polizia e alle loro azioni, anche grossolane e profane, rientrino nelle principali protezioni del Primo Emendamento e non possono essere di per sé una base legale per un arresto».
Un tribunale distrettuale degli Stati Uniti aveva concesso un giudizio sommario a favore dei sei uomini dello sceriffo della contea di Clark, stabilendo che il discorso di Woods non era protetto dalla lettura più ampia di Chaplinsky da parte dei tribunali statali dell'Ohio.
La Corte d’Appello, tuttavia, ha invertito quell'ordine, trovando l'interpretazione dell'Ohio della dottrina delle parole di combattimento incongruente con il precedente federale e osservando che, sebbene il discorso di Wood fosse profano, non creava una ricetta per la violenza immediata.
Il caso di Wood torna ora a un tribunale distrettuale degli Stati Uniti per ulteriori procedimenti.