sharon bruno verzeni

“NESSUNO POTEVA AVERCELA CON LEI, NON HA MAI FATTO MALE A UNA MOSCA” – IL PADRE DI SHARON VERZENI NON SI DÀ PACE PER L’OMICIDIO DELLA FIGLIA, UCCISA CON TRE COLTELLATE ALLA SCHIENA A TERNO D’ISOLA, IN PROVINCIA DI BERGAMO: “NON SO CHI PUÒ ESSERE STATO, FORSE UNO SQUILIBRATO. SPERO PRENDANO IL COLPEVOLE: NON PER VENDETTA, MA PERCHÉ NON FACCIA DEL MALE A QUALCUN ALTRO. E SPERO CHE TROVINO QUALCUNO, SE ESISTE, CHE ABBIA IL CORAGGIO DI DIRE QUELLO CHE HA VISTO. SCIENTOLOGY? SI ERA AVVICINATA PERCHÉ…

Estratto dell'articolo di Rosario Di Raimondo per www.repubblica.it

 

I GENITORI DI SHARON VERZENI CON SERGIO RUOCCO

Bruno, il papà di Sharon Verzeni, […] Ha 69 anni, per più di quaranta ha fatto l’impiegato in comune a Bottanuco, tutti lo conoscono.

“[…]Sharon era una ragazza semplice, solare. Aspettavo il momento di accompagnarla all’altare, si sarebbe sposata l’anno prossimo. Ma quel momento non arriverà mai. Non riesco a darmi una spiegazione, nessuno poteva avercela con lei, non ha mai fatto male a una mosca.

 

Spero prendano il colpevole: non per vendetta, ma perché non faccia del male a qualcun altro. E spero che trovino qualcuno, se esiste, che abbia il coraggio di dire quello che ha visto”. Davanti all’ingresso della casa, il compagno della donna, Sergio Ruocco, stende il bucato. Lui non ha voglia di parlare.

sharon verzeni

[…]

 

Quali altri interessi aveva?

“Lavoro, casa, famiglia, poche amicizie. Qualche svago ma nient’altro”.

 

Tra gli svaghi, le passeggiate di sera?

“Per tenersi in forma, la nutrizionista le aveva consigliato di perdere un po’ di peso perché voleva provare i vestiti da sposa e temeva non gli entrassero…doveva sposarsi l’anno prossimo”.

 

I GENITORI DI SHARON VERZENI

Sia in paese, a Terno d’Isola, sia in ambienti investigativi si spera che chi sa qualcosa parli.

“Noi lasciamo lavorare gli inquirenti tranquillamente. Speriamo che riescano a trovare qualcuno che abbia il coraggio di dire quello che ha visto. Non metto il carro davanti ai buoi, magari è proprio vero che a parte quelle tre persone che l’hanno soccorsa non c’era in giro nessuno”.

 

Gli investigatori sono partiti anche con i test del Dna.

SHARON VERZENI

“Ho sentito, speriamo che porti frutti. Io sono contento se lo trovano. Non solo perché sia fatta giustizia, per il massimo della pena… Per me la cosa veramente importante, insomma quello che mi dispiace di più è che questa persona possa fare del male a qualcun altro”.

 

Non vendetta ma giustizia, perché non faccia male a qualcun altro. È questo quello che prova?

“Che lo mettano da qualche parte, in modo che non possa fare più del male, questo è il discorso”.

 

Si è parlato anche dell’avvicinamento di Sharon a Scientology. È un aspetto che l’ha sorpresa?

I FAMILIARI DI SHARON VERZENI

“Lei lavorava lì al bar e i proprietari sono di Scientology. Le avevano proposto di fare un corso, inizialmente sull’essere positivi al lavoro. Poi, ultimamente, la sua amica del bar le aveva proposto un corso di rilassamento. Nulla che mi sia suonato mai strano, anzi le ho detto: se vuoi fallo, se può essere utile e ti rilassa”.

 

Con Sergio volevano sposarsi?

“Avevano appena fatto il corso prematrimoniale a Terno d’Isola con don Angelo, volevano sposarsi l’anno prossimo. Stavamo aspettando che arrivasse il momento per poterla accompagnare all’altare l’anno prossimo. [...]”.

sharon verzeni 4

 

In cuor suo si è dato una spiegazione su quello che è successo?

“Non riesco a darmi una spiegazione, nessuno poteva avercela con lei, non ha mai fatto male a una mosca. Non so chi può essere stato, forse uno squilibrato, non lo so… Non vogliamo dare adito a cose che non sappiamo, che poi magari portano a interpretazioni strane”.

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