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L'INTELLIGHENZIA AMERICANA DICHIARA GUERRA ALL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE - A NEW YORK UN GRUPPO DI 11 AUTORI, TRA CUI ALCUNI VINCITORI DEL PREMIO PULITZER, HA FATTO CAUSA A OPENAI E MICROSOFT - GLI SCRITTORI SOSTENGONO CHE LE AZIENDE VIOLANO IL COPYRIGHT "RACIMOLANDO MILIARDI DALL'UTILIZZO NON AUTORIZZATO DI LIBRI DI SAGGISTICA" - NON È LA PRIMA VOLTA CHE L'AZIENDA CHE HA SVILUPPATO "CHATGPT" VIENE QUERELATA PER LA VIOLAZONE DEI DIRITTI D'AUTORE, MENTRE PER "MICROSOFT"...

microsoft open ai

(ANSA)  - Un gruppo di 11 autori si è unito ad una causa presso un tribunale federale di Manhattan contro OpenAi e Microsoft. Gli accusatori affermano che i sistemi di addestramento dell'intelligenza artificiale delle due compagnie fanno un uso improprio delle loro opere letterarie. Gli scrittori, tra cui i vincitori del Premio Pulitzer, Taylor Branch, Stacy Schiff e Kai Bird, hanno dichiarato che le aziende violano il copyright "racimolando miliardi dall'utilizzo non autorizzato di libri di saggistica" riporta Reuters. "Gli autori di questi libri meritano un giusto compenso e trattamento".

 

chatgpt open ai

Lo scrittore ed editore di Hollywood Reporter, Julian Sancton, aveva dato il via all'azione legale collettiva a novembre. Il caso è uno dei tanti intentati da gruppi di titolari di copyright, tra cui gli autori John Grisham, George R.R. Martin e Jonathan Franzen, contro OpenAi e altre società tecnologiche per il presunto uso improprio del loro lavoro nella formazione sull'intelligenza artificiale. Peraltro, quella di Sancton è stata la prima causa contro OpenAi che tira in ballo come imputata anche Microsoft. Il colosso ha investito miliardi di dollari nella startup dell'intelligenza artificiale, integrando i suoi sistemi in molti prodotti, sotto il nome di Copilot.

CHATGPT 3

 

La causa afferma che Microsoft è stata "profondamente coinvolta" nella formazione e nello sviluppo dei modelli ed è per questo responsabile per la violazione del diritto d'autore. Gli autori chiedono un risarcimento danni, unitamente al blocco di ogni attività di addestramento non autorizzato da parte delle compagnie che sviluppano soluzioni di intelligenza artificiale.

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