brizzi vaporidis

"FAUSTO BRIZZI? QUELLO CHE GLI E' STATO FATTO E' UNA GOGNA MEDIATICA CHE MI SPAVENTA, PERCHE' CHIUNQUE POTREBBE FINIRCI DENTRO” - NICOLAS VAPORIDIS A RADIO2: “IL PROVINO DI 'NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI' ALL'INIZIO NON VOLEVO NEMMENO FARE. NON PENSAVO AVESSE PORTATO GRANDI FRUTTI. ONESTAMENTE IL NOSTRO MESTIERE È MOLTO BELLO, MA POTERCI VIVERE È MOLTO DIFFICILE…”

Da “I Lunatici - Radio2”

 

vaporidis

Nicolas Vaporidis è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall'1.30 alle 6.00 del mattino. L'attore romano ha parlato un po' di sé: "Da bambino sognavo di fare l'astronauta, per accontentare il valore di mio nonno, che non so perché mi sognava astronauta. La passione per la recitazione nasce ai tempi del liceo, alla fine della scuola. Nasce parallelamente alla scuola, anche perché non c'erano dei corsi di teatro, cosa che a mio avviso dovrebbe essere obbligatoria quasi.

 

silvia salis e fausto brizzi foto mezzelani gmt 43

Il teatro è un modo bellissimo per cercare di conoscere meglio sé stessi e gli altri. Un corso di teatro dovrebbero metterlo nelle scuole e nei licei. All'inizio ero molto spaventato, poi tanto più recitavo, tanto più mi piaceva farlo. In famiglia hanno sempre assecondato la mia volontà, qualunque cosa io avessi voluto provare a fare. Non mi hanno mai detto di no, però mi prendevano per i fondelli, mi chiamavano l'attore, non nell'accezione positiva del termine".

 

Poi è arrivata la grande occasione: "E' stata 'Notte prima degli esami'. Lì davvero è intervenuto il destino. Lavoravo già da cinque anni, avevo fatto una comparsata nel film di Pieraccioni, fatto un film da protagonista con Giancarlo Giannini, ma stavo iniziando a pensare di fare l'attore continuando a fare l'università. A un certo punto per seguire il mio percorso universitario sono andato a Torino. Lì arrivò Fausto Brizzi, con il provino di 'Notte prima degli esami' che io all'inizio non volevo nemmeno fare.

fausto brizzi foto mezzelani gmt 048

 

Non pensavo avesse portato grandi frutti. Onestamente il nostro mestiere è molto bello, ma poterci vivere è molto difficile. All'epoca avevo deciso di concentrarmi di più sull'università. Poi è arrivato Brizzi e mi ha convinto a tornare a Roma. Nessuno sul set si rendeva conto che 'Notte prima degli esami' sarebbe diventato un cult. Nasceva con Laura Chiatti come protagonista, poi lei fece un film con Sorrentino ed arrivò Cristiana Capotondi.

 

Eravamo tutti giovanissimi e praticamente sconosciuti, anche Brizzi era lo sceneggiatore dei film di De Laurentis, non aveva mai girato nulla. Eravamo tutti freschi, inconsapevoli, dedicati totalmente a quel progetto. Siamo rimasti tutti sorpresi da quel film, è stato un tsunami, una cosa che ti arriva addosso e ti stravolge totalmente la vita. Sono passati 12 anni da quel film ma ancora oggi, soprattutto in questo periodo, 'Notte prima degli esami' sembra come 'Una poltrona per due' a Natale".

vaporidis

 

Su Fausto Brizzi: "Cosa penso di tutto quello che gli è accaduto? A distanza di quasi due anni non riesco a dare un giudizio oggettivo e distaccato. Qualunque cosa dicessi potrei essere considerato uno stronzo maschilista che fa parte del sistema oppure un giustizialista che non si rende conto delle particolarità dei casi.

 

Conosco Fausto da tanti anni, mi sembra molto difficile conoscendo il sistema e conoscendo lui che tutto ciò possa essere vero, ma non lo so per certo. Quindi mi fido di fonti più autorevoli. Io a Fausto sono affezionato e gli voglio molto bene. Ha una bellissima figlia, quello che gli è stato fatto è una gogna mediatica che a me spaventa perché chiunque potrebbe finirci dentro. La modalità mi terrorizza. E' agghiacciante. Io a Fausto voglio bene come essere umano e come amico, come regista lo stimo molto".

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…