"NON AFFITTO IL MIO APPARTAMENTO AGLI AFRICANI" - E' LA MAIL CHE SI È VISTA RECAPITARE UNA RAGAZZA DI 24 ANNI, NATA A MODENA, CITTADINA ITALIANA, FIGLIA DI MIGRANTI MAROCCHINI, CHE STAVA CERCANDO CASA A REGGIO EMILIA - MOUNA BOUR HA RACCONTATO LA SUA STORIA SU INSTAGRAM: DA TRE MESI STA CERCANDO CASA PER AVVICINARSI ALLO STUDIO DI ARCHITETTURA DOVE LAVORA: “È QUI CHE SONO NATA E CRESCIUTA, NON VOGLIO ABITUARMI A SENTIRMI DISCRIMINATA. FACCIO PARTE DI UNA SECONDA GENERAZIONE, MA CI SARANNO TERZE, QUARTE E QUINTE GENERAZIONI"
(ANSA) - BOLOGNA, 17 DIC - "Non affitto il mio appartamento agli africani". E' questa la mail che si è vista recapitare una ragazza di 24 anni, nata a Modena, cittadina italiana, figlia di migranti marocchini, che stava cercando casa a Reggio Emilia. Mouna Bour, modenese di Guiglia, ha raccontato la sua storia su Instagram, raccolta dalla Gazzetta di Modena. Da tre mesi sta cercando casa a Reggio Emilia per avvicinarsi allo studio di architettura dove lavora.
Sul suo profilo ha condiviso il messaggio ricevuto dalla proprietaria di un appartamento in centro a Reggio, alla quale aveva scritto per verificare che fosse ancora libero. Dopo le informazioni sul deposito cauzionale, la proprietaria scrive "non affitto il mio appartamento agli africani". La giovane designer modenese racconta che molti colleghi con origini straniere o del sud Italia hanno lo stesso problema.
"Sono tre mesi che cerco casa per provare ad avvicinarmi al lavoro - dice al giornale - ma non ho ancora trovato nulla, nonostante abbia un contratto a tempo indeterminato. Le battute e i commenti me li faccio scivolare addosso, ma questa cosa mi ha fatto riflettere. Vorrei sentirmi a casa, perché è qui che sono nata e cresciuta, non abituarmi a sentirmi discriminata. Faccio parte di una seconda generazione, ma ci saranno terze, quarte e quinte generazioni".