garrick gentlemen club re carlo

NON C’È PACE PER LA CORONA INGLESE – IL NOME DI RE CARLO È SPUNTATO NELLA LISTA DEI MEMBRI DEL GARRICK, L'ESCLUSIVO CLUB PER SOLI UOMINI, QUASI TUTTI BIANCHI E OVER 40 – IL “GUARDIAN” HA SCODELLATO L’ELENCO DEI 1500 ISCRITTI, DI CUI FANNO PARTE UNA SCHIERA DI POLITICI, ALTISSIMI FUNZIONARI, DIPLOMATICI, DIGNITARI, UOMINI DI CULTURA E D'IMPRESA, ARTISTI E PROFESSIONISTI: TRA I NOMI SPUNTANO QUELLO DEL DIRETTORE ITALO-BRITANNICO DELLA LONDON SYMPHONY ORCHESTRA, ANTONIO PAPPANO, DELL’ATTORE BENEDICT CUMBERBATCH E DEL CAPO DELL’MI6, RICHARD MOORD. COSA C'È DI STRANO? NIENTE, ESSENDO UN CLUB PRIVATO, MA LE FEMMINISTE SI INCAZZANO...

garrick club

(ANSA) - Un circolo di potere, in grado sulla carta di condizionare il Regno Unito in svariati settori, riservato a pochi privilegiati: tutti uomini, tutti vip e quasi tutti bianchi ed over 40. Ecco la fotografia del Garrick, il più esclusivo fra i tradizionali gentlemen club d'oltre Manica superstiti rimasti appannaggio dei soli soci di sesso maschile: foto resa nitida dalla pubblicazione completa della lista dei suoi 1.500 iscritti attuali, ottenuta dal Guardian sulla base delle leggi britanniche sul diritto d'informazione.

 

garrick gentlemen club 1

Un elenco che comprende come membro d'onore in primis re Carlo III, nonché una schiera di politici, altissimi funzionari, diplomatici, dignitari, uomini di cultura, d'impresa, artisti, professionisti di fama, persino qualche veterano dello sport. E la cui composizione non può che rilanciare l'irritazione colorata di sdegno di tante donne, comprese parlamentari di ogni schieramento e figure femminili della società civile; non senza sollevare dubbi più generali e sospetti d'ordine quasi castale sulla capacità d'influenza di questa sorta di super loggia della vita sociale d'élite britannica, sullo sfondo di un contesto riservato che appare decisamente meno innocuo rispetto all'immagine generalmente propagandata di un circolo altolocato d'altri tempi frequentato per lo più da uomini "anziani (e ormai fuori dai giochi) per chiacchierare o bere del buon vino", nota il Guardian.

garrick gentlemen club 3

 

A correggere il tiro è la caratura ma anche l'età media e i ruoli di molti dei soci odierni. Spesso ancora pienamente attivi ai vertici dell'establishment e ai comandi di tante, diverse stanze dei bottoni. Fra i nomi (un centinaio dei quali insigniti con le massime onorificenze reali), vi sono ad esempio quello del capo dei servizi segreti esteri di Sua Maestà (MI6), Richard Moord, del numero 1 del Civil Service, Simon Case, di politici di entrambi i rami del Parlamento fra cui il vicepremier Oliver Dowden o il ministro Michael Gove (ma non il primo ministro d'origine indiana, Rishi Sunak).

 

gentlemen club 1

A scorrere l'elenco si trovano poi ambasciatori, luminari della medicina o del diritto, vescovi anglicani, responsabili di istituzioni di ogni tipo o ancora l'ex capo dello staff della regina Elisabetta. Nonché attori come Brian Cox, Stephen Fry, Benedict Cumberbatch o Damian Lewis; musicisti come il direttore italo-britannico della London Symphony Orchestra, Antonio Pappano; rocker come Mark Knopfler; designer come Paul Smith; editori di giornali come Paul Dacre (Daily Mail) e giornalisti-star della Bbc come John Simpson; miliardari come il magnate degli hotel di lusso Rocco Forte; allenatori di calcio come Roy Hodgson.

 

antonio pappano

Mentre fra i pochissimi neri compare il controverso ex ministro Tory Kwasi Kwarteng. Inevitabili le reazioni dal fronte femminista e delle donne in politica. La veterana laburista Harriet Harman, promotrice nel 2010 dell'Equality Act, legge ad hoc sulla parità di genere, ha contestato l'appartenenza tout court di parlamentari e funzionari di Stato al Garrick, un club che "mira a restringere l'accesso delle donne al potere". Mentre la deputata conservatrice Caroline Nokes, presidente della commissione Donne e Uguaglianza alla Camera dei Comuni, ha tagliato corto: "E' sbagliato che nella società di oggi vi siano ancora luoghi d'establishment tanto influenti dove il 51% della popolazione viene esclusa".

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