mazzetta tangente

PARTIRE PER LA TANGENTE - NON CI SONO PIÙ LE MAZZETTE DI UNA VOLTA: “IN UN CASO DI CORRUZIONE È STATO OFFERTO UN ABBACCHIO IN CAMBIO DI UN’INFORMAZIONE RISERVATA”. IL PRESIDENTE ANAC MERLONI NELLA SUA RELAZIONE ANNUALE HA EVIDENZIATO COME LA CORRUZIONE IN ITALIA SIA SPESSO FATTA DI PICCOLE CIFRE E FAVORI: DUEMILA EURO, O ADDIRITTURA 100, UNA RIPARAZIONE DELL’AUTO, O L’ASSUNZIONE DI PARENTI E AMICI

1 – RAPPORTO ANAC: «BOOM DI TANGENTI. L'ULTIMA MAZZETTA? UN ABBACCHIO»

Alessandra Severini per “Leggo”

 

mazzetta

Appalti bloccati, costi alle stelle e rischio corruzione sempre dietro l’angolo. La relazione annuale alla Camera dei Deputati sull’attività svolta dall’Anac nel 2019 offre un quadro allarmante e a tratti sconcertante. Da un lato la Banca dati nazionale dei contratti pubblici ha registrato più di 60mila procedure connesse all’emergenza sanitaria, per una spesa complessiva di oltre 3 miliardi.

 

francesco merloni 2

I soli dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti) hanno ricoperto la gran parte del budget e solo il 3% delle risorse è stato utilizzato per i tamponi. Tra le criticità evidenziate nella relazione, «l’abnorme lievitazione dei prezzi e la forte variabilità degli stessi sul territorio nazionale». Grave anche la situazione degli appalti, bloccati dall’arrivo del virus.

 

Se nel 2019 il valore complessivo degli appalti pubblici si è attestato a 170 miliardi, in crescita del 23%, l’emergenza Covid ha cambiato completamento lo scenario. Nel primo quadrimestre 2020 gli appalti sono scesi del 24% per numero e del 33% in valore, pari a 18,6 miliardi in meno. Ma il Covid, come ogni situazione emergenziale, rischia di spalancare autostrade al fenomeno già molto diffuso della corruzione.

 

MILANO MAZZETTE

E il quadro fatto dal presidente dell’Authority, Francesco Merloni è grave. Perché il vizietto italico che tanti danni produce all’economia e all’efficienza è polverizzato e multiforme e spesso si manifesta anche per pochi spiccioli. «Il valore della tangente è di frequente molto basso e sempre di più ha forme diverse dalla classica dazione di denaro, come l’assunzione di amici e parenti».

 

Ci si vende per duemila o tremila euro, a volte anche solo per 50 o 100 euro. E alcuni casi sono addirittura grotteschi: in cambio del “favore” si ottiene una riparazione all’auto, un trasporto mobili.

 

francesco merloni raffaele cantone

O addirittura, come ha ricordato Merloni, «in un caso segnalato quest’anno, in cambio di un’informazione riservata è stato persino offerto un abbacchio». Il presidente ha avvertito poi sul rischio di una deregulation che allenti i vincoli sull’assegnazione degli appalti e le norme anticorruzione al fine di far ripartire l’economia. «Non è togliendo le regole che il sistema funziona meglio».

 

 

2 – DAI SOLDI NEL WC ALLA QUAGLIA DI ZALONE FINO ALL'ABBACCHIO: TUTTE LE MAZZETTE PIÙ INCREDIBILI

Gianmarco Oberto per www.leggo.it

campidoglio mazzetta

 

Mariolino Chiesa scoprì suo malgrado - con i finanzieri che bussavano alla porta - che i mazzi di banconote (sette milioni delle vecchie lire) non vanno giù per il water. Un’amara scoperta datata 1992 che ha dato il via a Mani Pulite, fatto venire giù la Prima Repubblica e costretto i mazzettari a cambiare strategia.

 

Anche perché nelle procure ormai faceva scuola il metodo del giudice Falcone contro la mafia, «segui i soldi». Ma è più difficile per gli inquirenti tracciare l’aiutino, la spintarella, il favore, l’inveterata pratica italiana dello scambio, quello che già i latini chiamavano do ut des. I quattro capponi di Renzo per ingraziarsi l’avvocato nei Promessi Sposi oggi sono una ristrutturazione, un posto per il figlio, un incarico all’amante. Magari una vacanza.

 

ROBERTO FORMIGONI

Maestro è stato Formigoni. «Sfido chiunque a provare che io abbia preso un solo euro» diceva quando è partita l’inchiesta Maugeri. Vero, i soldi non c’erano. Ma l’ex governatore, condannato in via definitiva per corruzione, ha ricevuto benefit di lusso per 6,5 milioni di euro fra yacht, vacanze e la comproprietà di una villona in Sardegna.

 

Erano tempi di vacche grasse. Adesso - lo dice l’Anac - ti puoi mettere in tasca un funzionario pubblico con 50 o 100 euro. Perfino inviandogli un abbacchio. Fa scuola Checco Zalone, funzionario della Provincia nel film Quo vado: un timbro su una pratica in cambio di una quaglia. «Sarà mica corruzione?» chiede il cittadino. E lui ci spiega che no, non lo è.

 

«Ma è frollata questa quaglia?». E tutti a ridere. Nel Paese c’è la percezione che il problema non sia poi così rilevante. E invece lo è. L’anno scorso l’Italia era 51ª nella classifica mondiale dei Paesi più corrotti, a pari (de)merito con il Rwanda.

 

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”