corsa a comprare le scarpe lidl

DA NORD A SUD, SI SCATENA LA RESSA NEI SUPERMERCATI LIDL PER COMPRARE LA COLLEZIONE LOW COST DI SCARPE CHE AVEVA GIÀ SPOPOLATO IN MEZZA EUROPA - ASSEMBRAMENTI IN PIENA REGOLA CON CLIENTI L’UNO ADDOSSO ALL’ALTRO PER STRAPPARE A MORSI CIABATTE, CALZINI E LE MAGLIETTE - IL MOTIVO? LE SNEAKER SI SONO TRASFORMATE IN UN "FETICCIO" E UNO STATUS SYMBOL PER GLI APPASSIONATI DI MODA - QUALCUNO E’ RIUSCITO A RIVENDERLE ONLINE A 2700 EURO… - VIDEO

 

 

 

1 - LE SCARPE LIDL ESAURITE IN TUTTA ITALIA IN POCHE ORE: CODE (E ASSEMBRAMENTI) NEI NEGOZI

Alessandro Vinci per www.corriere.it

 

La coda all’esterno della Lidl di viale Ortles, a Milano, si forma giusto pochi minuti prima dell’apertura, fissata per le 8. Oltre una ventina di persone. Sguardi annoiati e indifferenti. In qualche caso assonnati. Non vola una mosca, ma tutti hanno un pensiero in comune: le nuove sneaker della catena (a soli 12,99 euro). È al corrente del loro approdo in Italia perfino una vecchietta: «Siete qui per le scarpe?», chiede ai presenti. Ma riceve solo risposte evasive. Proprio come a un tavolo da poker, l’impressione è che nessuno, trincerandosi dietro la mascherina, voglia far percepire agli altri le proprie intenzioni.

CORSA A COMPRARE LE SCARPE LIDL

 

COVID? QUALE COVID?

Aperte le porte, le carte vengono scoperte: il gruppo cerca di mantenere un certo contegno, non si assiste ad alcuna corsa, ma il passo è decisamente più spedito del normale. E tutti, zigzagando tra gli scaffali, si dirigono nella stessa direzione. Poi la ressa: proprio come accaduto nei mesi scorsi in Belgio, Finlandia, Francia e Germania, quello che si forma di fronte al box delle scarpe è un assembramento in piena regola.

 

Clienti chinati l’uno accanto all’altro, giubbotti che si sfregano, teste che si sfiorano, mani che rovistano e arraffano. Non solo le sneaker, ma anche le ciabatte, i calzini e le magliette. Cioè l’intera «Lidl Fan Collection».

 

CORSA A COMPRARE LE SCARPE LIDL

Anche in questo caso nemmeno una parola: ognuno è concentrato ad accumulare quanti più articoli possibile, con buona pace del distanziamento sociale. In assenza di interventi da parte dello staff, solo una signora prova a riportare l’ordine appellandosi alla pandemia in corso, ma con risultati nulli. Fortunatamente, il tutto si protrae per non più di due minuti: i prodotti vengono «bruciati» uno dopo l’altro, e a restare (momentaneamente) invendute sono solo poche paia di sneaker e di ciabatte da donna.

 

LE MOTIVAZIONI D’ACQUISTO

Terminato il caos, alcuni si avviano subito alle casse, altri cercano capire su cosa siano davvero riusciti a mettere le mani nella concitazione del momento. D’altronde i sacchi e i carrelli pieni non mancano, evidente segno dell’intenzione di molti rivendere online la merce acquistata. Bottino particolarmente ricco per due madri «delegate» dai figli, una delle quali confessa di essere stata incaricata di spendere «almeno 50 euro».

 

Un ragazzo sostiene invece di aver fatto incetta di scarpe e calzini anche per gli amici in quanto «l’unico della compagnia a non essere impegnato con il lavoro». Sarà vero? Impossibile saperlo. Nessun dubbio invece sulla sincerità di un dipendente a colloquio con i colleghi: «Ho messo da parte un paio di sneaker. A me di indossarle non importa nulla, le rivendo su Internet».

 

CORSA A COMPRARE LE SCARPE LIDL

 Ma c’è anche chi si è limitato ad acquistarne una o due paia: «Le userò io, mi piacciono perché sono molto colorate – dice un altro giovane –. Se mi aspettavo tanta calca? Onestamente sì: sui social avevo letto di molte persone interessate ad accaparrarsele il prima possibile». Ed è anche presente un affezionato: «Io e la mia ragazza siamo grandi fan del marchio, acquistiamo sempre i prodotti Lidl, quindi non potevamo lasciarci sfuggire una simile occasione».

 

NESSUN TETTO ALLE VENDITE

Come dimostra questo tweet, gli ultimi della fila sono rimasti a bocca asciutta. Un problema che non si sarebbe verificato se i più fortunati non avessero esagerato con le compere. In questo senso, l’unico momento di tensione si è vissuto quando alle casse ha iniziato a circolare voce che il supermercato non avrebbe permesso l’acquisto di più di un paio di scarpe e di ciabatte a testa, suscitando così l’ira funesta di una donna: «Non esiste, io non ci sto! Questo è contrario al Codice del consumo, chiamo i Carabinieri!». La pronta telefonata di una cassiera all’ufficio vendite ha però fatto placare immediatamente i bollenti spiriti: via libera agli acquisti senza limiti di sorta.

CORSA A COMPRARE LE SCARPE LIDL

 

SOLD OUT IN TUTTA ITALIA

Interpellata dal Corriere intorno alle 13, l’azienda ha dichiarato che «la collezione è andata ovunque sold out già dalle prime ore del mattino», senza dunque «particolari differenze tra Nord e Sud». Un risultato che stupisce, se si considera che Lidl vanta oltre 660 punti vendita sparsi in 19 regioni (tutte tranne la Basilicata).

 

Chi dunque pensava che in Italia, patria dell’alta moda e del buon gusto, non si sarebbero verificate scene analoghe a quelle viste negli altri Paesi è stato smentito: anche qui la collezione blu, giallo e rossa della catena ha spopolato in lungo e in largo. Sarà ora curioso scoprire a quali cifre verranno rivenduti gli articoli sui marketplace virtuali.

 

Le sneaker, per esempio, quest’estate avevano addirittura toccato quota 2.700 euro: un aumento di oltre il 20 mila per cento sul prezzo originario. Stando così le cose, in molti auspicano che il marchio possa annunciare l’apertura di una seconda finestra di vendite nei prossimi mesi, ma su questo non ci sono certezze: «Come tutti i nostri articoli, anche questi erano in edizione limitata – fa sapere Lidl –. Non sappiamo quindi dire se e quando torneranno mai disponibili». Insomma, si tratta già di veri pezzi da collezione.

CORSA A COMPRARE LE SCARPE LIDL

 

2 - SCARPE LIDL, QUANTO COSTANO E PERCHÉ IN ITALIA STANNO ANDANDO A RUBA

Carmine Di Niro per https://www.ilriformista.it

 

Code, folla ai supermercati e ressa per accaparrarsi l’ultimo numero. No, non stiamo parlando dei timori di un nuovo lockdown generale e della corsa a rifornirsi di generi di prima necessità come lievito e farina. È quanto accaduto stamattina in numerosi supermercati della Lidl, la nota catena di hard discount dove da oggi sono in vendita le scarpe (oltre a ciabatte, calzini e magliette) col proprio marchio.

 

CORSA A COMPRARE LE SCARPE LIDL

La Lidl già quest’estate aveva lanciato una sua linea di vestiti, con le vendite iniziate in Gran Bretagna, Germania, Belgio e Finlandia: un successo clamoroso, con i prodotti andati a ruba. A rubare la scena erano state in particolare le sneaker, che si sono trasformate in un ‘feticcio’ e uno status symbol per gli appassionati di moda e streetwear.

 

Un successo talmente clamoroso che le scarpe, vendute ad un prezzo di 13 euro nei supermercati, sono state poi oggetto di una clamorosa operazione di reselling online: su Internet già questa estate erano in vendita a prezzi folli, fino a 400 euro.

 

Arriviamo dunque all’Italia, dove da stamattina scarpe, ciabatte, calzini e t-shirt sono ufficialmente in vendita. Come all’estero, anche nel Belpaese si sono viste le stesse scene, con code e ressa per accaparrarsi un paio delle ‘preziose’ sneaker da rivendere online, sperando di fare un affare.

lidl

 

Come mostrano alcuni screenshot da eBay, in queste ore sono già diversi gli annunci comparso sul noto portale di aste/vendite online dove le sneaker sono in vendita con prezzi fino a 350 euro.

 

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)