LA TERRA TREMA ANCORA NEL CENTRO ITALIA - NELLA NOTTE SCOSSE CON MAGNITUDO SUPERIORE A 4 TRA MACERATA E PERUGIA - NON SI SEGNALANO NUOVI CROLLI - IL GOVERNO APPROVA UN PIANO CHE PREVEDE ESENZIONI FISCALI PER DUE ANNI PER 134 COMUNI
PER due volte in meno di mezz'ora la terra ha tremato con magnitudo superiore a 4 nella zona a ridosso del confine tra le province di Macerata e Perugia. Secondo quanto rilevato dall'Ingv, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, diverse scosse hanno colpito nella notte il Centro Italia.
Uno sciame ravvicinato che alle 4 e 47 ha raggiunto un primo picco, con i sismografi che hanno registrato magnitudo 4. Alle 5 e 10, invece, si è arrivati a livello 4.4. Di rilevanza più bassa le altre scosse. Quattordici in meno di un'ora sono state segnalate dall'Ingv: si è partiti con una di magnitudo 3 alle 4 e 32 e un'altra di magnitudo 2.3 appena tre minuti dopo. Alle 5 e 12 si è arrivati a quota 3.1, alle 5 e 19 invece la magnitudo è stata 3.3. Di entità minore gli altri fenomeni. Nessun danno è stato segnalato al momento.
La località dell'epicentro è poco distante dal confine con la provincia di Perugia: a due chilometri dal comune di Monte Cavallo e sei da Pieve Torina, nella zona del parco nazionale dei Monti Sibillini, a circa sessanta chilometri dalla città di Macerata. La profondità della scossa più rilevante è stata registrata a quattro chilometri dalla crosta terreste.
Si tratta di un'area inclusa nel perimetro dei 134 comuni considerati interni al cratere dei tragici terremoti che si sono susseguiti dalla notte del 24 agosto 2016, quando è stata colpita la zona di Amatrice e Accumoli, e poi del 26 e 30 ottobre e del 18 gennaio. Per le aree colpite in quelle occasioni, il 2 febbraio il Governo ha approvato un piano che prevede esenzioni fiscali e sostengo economico a imprese e fasce più deboli.