A NOZZE CON IL CORONAVIRUS – UNA SPOSA BOLOGNESE HA SPEDITO IN ISOLAMENTO TRENTUNO PERSONE DOPO ESSERE RISULTATA POSITIVA AL COVID-19: FOTO, BRINDISI, CONGRATULAZIONI FORSE NON PROPRIAMENTE A DISTANZA DI SICUREZZA CHE HANNO FATTO SÌ CHE LA CERIMONIA CELEBRATA SULL’APPENNINO, AGLI INIZI DI GIUGNO, SI TRASFORMASSE IN UN POTENZIALE FOCOLAIO – DOPO LA CERIMONIA LA SPOSINA SI ERA SENTITA MALE E…
Nicoletta Tempera per "www.ilrestodelcarlino.it"
Il matrimonio in Fase 2 non ha portato bene. Trentuno persone sono in isolamento fiduciario dopo aver partecipato a una cerimonia celebrata in Appennino agli inizi di giugno, perché uno dei partecipanti è risultato positivo al Covid-19. E non un partecipante qualsiasi: la sposa, la protagonista assoluta della giornata. Foto, brindisi, congratulazioni forse non propriamente a distanza di sicurezza che hanno messo in allerta le Ausl di Bologna e del Veneto.
Risultato: tutti i partecipanti al matrimonio sono finiti in quarantena. Undici in provincia e venti in Veneto. La ragazza, infatti, è originaria di Treviso, ma da anni residente nel Bolognese e i suoi ospiti erano arrivati appositamente qui per lei. A comunicare la notizia, è stato ieri mattina il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, nel quotidiano bollettino dei contagi.
Gli ospiti, al momento, non hanno sintomi e non sono stati sottoposti a tampone, ma visto il rischio resteranno in isolamento per i consueti 14 giorni. La sposina, pochi giorni dopo la cerimonia, non si è sentita bene e, sospettando potesse trattarsi del virus, si è rivolta al 118. Sottoposta a tampone, è risultata positiva e il dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl ha subito informato gli omologhi veneti.
Non è chiaro, quindi, se il giorno del matrimonio la ragazza fosse già infetta, ma per escludere la possibilità di contagi a catena è stata presa subito la precauzione sanitaria. Probabilmente, la sposa è uno dei cinque nuovi positivi comunicati nel bollettino quotidiano della Regione. Si tratta di due persone residenti in città, una a Budrio, una a Castenaso e una a Castel Maggiore.
In tutta l’Emilia-Romagna, su 7.793 tamponi effettuati, sono stati solo 24 i casi positivi emersi, di cui 21 asintomatici. Contestualmente, altre 1.783 persone sono state sottoposte a test sierologici, nell’ambito del progetto di screening portato avanti dalla Regione per ‘monitorare’ l’anadamento del virus. Un andamento tutto in discesa, anche se purtroppo ancora non si è arrivati a poter festeggiare la fine dei decessi: sette ancora in Emilia, uno a Bologna.
MATRIMONIO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
La vittima è una signora di 98 anni, O. S., di Bologna. Sul fronte delle buone notizie, invece, migliora ogni giorno la salute dei pazienti contagiati: stando al bollettino di ieri, sono guarite altre quarantuno persone e adesso i casi ancora attivi della malattia nel Bolognese sono scesi a 449.
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