luca palamara

CHE VITA AMARA PER PALAMARA – DALL'INDAGINE SULLA PRESUNTA LOGGIA UNGHERIA EMERGE UNA NUOVA INCHIESTA A CARICO DI LUCA PALAMARA: L'EX MAGISTRATO È INDAGATO PER ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE IN UN PROCEDIMENTO NATO DA DICHIARAZIONI DI PIERO AMARA - L'IPOTESI DI ACCUSA RIGUARDA L'INTERESSAMENTO DELL'ALLORA COMPONENTE DEL CSM PER AGEVOLARE L'EX PM SIRACUSANO MAURIZIO MUSCO, ALL'EPOCA IMPUTATO DI ABUSO DI UFFICIO. PALAMARA SAREBBE ANDATO A PARLARE CON UN GIUDICE DI CASSAZIONE, MA…

Giovanni Bianconi per il "Corriere della Sera"

 

luca palamara foto di bacco

Dall'indagine sulla presunta Loggia Ungheria, che secondo la Procura di Perugia deve andare in archivio in assenza di adeguati riscontri, emerge una nuova inchiesta a carico di Luca Palamara. L'ex magistrato, radiato dal'ordine giudiziario e già sotto processo per corruzione, è indagato per istigazione alla corruzione in un procedimento nato da dichiarazioni dell'avvocato siciliano Piero Amara (lo stesso che ha parlato dell'associazione segreta ora sconfessata dai pubblici ministeri) che gli inquirenti ritengono confermate - almeno in parte - in maniera significativa. Le affermazioni sul coinvolgimento di Palamara in questa vicenda, sostengono nella richiesta di archiviazione, sono tra «quelle più riscontrate e "solide", dal punto di vista della attendibilità estrinseca e intrinseca, nel complessivo narrato del dichiarante».

PIERO AMARA

 

«Dato inquietante» L'ipotesi di accusa riguarda l'interessamento dell'allora componente del Consiglio superiore della magistratura per agevolare l'ex pm siracusano Maurizio Musco, amico di Amara e all'epoca imputato di abuso di ufficio, in seguito condannato e a sua volta spogliato della toga. Al di là del racconto di Amara e delle verifiche sui singoli indizi, il procuratore di Perugia Raffaele Cantone e i sostituti Gemma Miliani e Mario Formisano scrivono che «il dato nuovo più rilevante (e purtroppo molto inquietante) è l'"avvicinamento" da parte di Palamara del giudice di cassazione Stefano Mogini, del quale Amara indica il nome il 3 novembre 2011 (quindi in un degli ultimi interrogatori, ndr ), avvicinamento che, grazie alla schiena dritta del magistrato indicato, non portò alcun risultato positivo per Musco».

LUCA PALAMARA

 

A confermare l'intrusione di Palamara è stato lo stesso Mogini, già capo di gabinetto dell'ex ministro della Giustizia Clemente Mastella, che ha raccontato di un appuntamento fissato con l'allora consigliere del Csm alla vigilia del processo Musco in Cassazione, che per improvvisi impegni lui chiese di rinviare. Ma Palamara si offrì di raggiungerlo in un bar vicino al suo ufficio.

 

PIERO AMARA

Parlarono «del più e del meno», e fu Mogini a dirgli che l'indomani aveva «un procedimento particolarmente delicato che vedeva imputati tre magistrati di Siracusa; Palamara mi disse che conosceva la vicenda e sapeva quanto era ingarbugliata. Mi aggiunse che il procedimento meritava grande attenzione e poi mi disse anche che uno dei magistrati coinvolti, Musco, era affetto da una grave malattia. Io rimasi un po' stupito di questo riferimento e genericamente gli dissi che eravamo abituati ad essere particolarmente scrupolosi sempre».

 

Vacanza al Sestriere Il processo fu rinviato, e in un successivo incontro Palamara disse a Mogini di averlo saputo dal presidente della Corte.

Considerazione dei pm: «Palamara quindi ha monitorato l'evoluzione del processo parlando non solo con il relatore, ma interloquendo direttamente e personalmente persino con il presidente della Corte di cassazione!».

 

luca palamara foto di bacco (1)

Per chiedere l'interessameto dell'ex consigliere del Csm, Amara aveva fatto organizzare al lobbista Fabrizio Centofanti (coimputato di Palamara a Perugia) una breve vacanza con mogli e fidanzate nello chalet al Sestriere dell'imprenditore piemontese Ezio Bigotti, a marzo 2015. Ma quando sull'aereo per Torino il magistrato si accorse della presenza di Amara, già noto per alcuni guai giudiziari, protestò con Centofanti che chiese all'avvocato di ritornare subito indietro. Tutto riscontrato, secondo la Procura, dai tabulati telefonici, biglietti aerei e voli.

 

piero amara 9

L'orologio d'oro Amara ha raccontato anche di due incontri con l'ex magistrato per parlare di Musco, riferendo che «Palamara fece capire che avrebbe gradito un regalo di un orologio d'oro del valore di 30.000 euro per la sua compagna. E io gli dissi "se tu ti comporti male con Maurizio io ti scanno». Dopo questa frase i pm hanno dovuto aprire il nuovo fascicolo a carico di Palamara, che già tre anni fa, all'inizio dell'indagine sfociata nel processo in corso, fu accusato da un altro magistrato di aver intascato 40.000 euro per una nomina al Csm, ma poi la stessa Procura accertò che non era vero.

 

luca palamara foto di bacco (12)

Ora, al di là dell'orologio, l'interessamento di Palamara al processo in Cassazione che stava a cuore ad Amara sarebbe dimostrato anche da una e-mail ricevuta dal segretario generale della Corte nel febbraio 2017 con tutti gli aggiornamenti sul «procedimento Musco». Per la Procura di Perugia Amara «è un soggetto abilissimo nell'arte manipolatoria e di conseguenza estremamente "pericoloso", soprattutto quando lo si intenda utilizzare come prova a carico di altri»; tuttavia gli «indiscutibili riscontri esterni» emersi, «dimostrano che non è affatto (quantomeno soltanto) un millantatore o peggio ancora un semplice mitomane».

palamaraPIERO AMARAPIERO AMARAluca palamara foto di bacco (11)

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…