DANZANDO SULL’ORLO DELL’ABISSO – OTTAVIO CAPPELLANI: “LA NOTIZIA DEL 2020 NON È STATA IL COVID, MA IL BALLETTO DEI ROBOT DELLA BOSTON DYNAMICS, PRONTI A SOSTITUIRCI NON CON LE VECCHIE STRATEGIE MA BALLANDO E SFOTTENDOCI” – “SE DOVREMO CONTINUARE A LAVORARE PER ESISTERE, IN UN MONDO NEL QUALE I ROBOT FARANNO TUTTI I NOSTRI LAVORI, SI PRESENTERÀ IL PROBLEMA DI COSA FARNE DI TUTTE QUESTE TONNELLATE DI CARNE UMANA INUTILE E AUTORIPRODUCENTESI. LO DICO O NON LO DICO? LO DICO: EPIDEMIA?” – VIDEO
i robot di boston dynamics ballano
Ottavio Cappellani per “La Sicilia”
La notizia del 2020 non è stata il Covid, è stata il video del balletto dei robot della Boston Dynamic. Facciamo un po’ di complottismo vero, di quello che si può fare soltanto su una rubrichetta satirica. Chi non l’ha visto corra a vederlo su youtube. Si chiamano Spot, Atlas, Pick, Handle, e danzano felici e beffardi sull’orlo del precipizio del mondo. Hanno una grazia esibita, ritmica, ipnotica e sospettosa.
Sgambettano soavi sulle note di “Do you love me?” dei The Contours. Insomma: sembra proprio che ci prendano per il culo, a noi esseri umani devastati da una faccenda arcaica come un virus, anzi, meglio: quasi distratti dal Covid al punto da non accorgerci del futuro che appare nella sua forma più smagliante e disumana: un concentrato di capitale che da puro spirito si fa finalmente metallo scintillante – la fine dell’Essere e il trionfo del Tempo.
Sono gli unici a essere felici, in questo 2020, pronti a sostituirci non con le vecchie strategie attraverso le quali i robot entrarono nelle fabbriche, quasi di nascosto: computer che sostituivano grafici, email che sostituivano linotipisti, bracci meccanici brutti che si impossessavano delle catene di montaggio dopo estenuanti riunioni sindacali dalle quali si levava fastidioso afrore biologico. No, ci sostituiranno ballando e sfottendoci. Come déi della produzione e della guerra.
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Mentre ci affanniamo con problemi quali l’istruzione a distanza, l’efficacia del vaccino, il riscaldamento globale, il south working, la ripresa dell’economia, il sistema sanitario, il numero di terapie intensive e via discorrendo, Spot, Atlas, Pick e Handle hanno già tutte le risposte. Meglio: sono loro stessi la risposta.
Nella saga di Terminator, Skynet prendeva coscienza, un fenomeno noto alla tecnologia come “singolarità”. Ma i robot non ne hanno bisogno: hanno già l’intelligenza umana a lavorare per loro. Ed è la direzione che prenderà l’intelligenza umana che definirà quale futuro avremo.
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Se dovremo continuare a lavorare per esistere, in un mondo nel quale i robot faranno tutti i nostri lavori, allora si presenterà il problema di cosa farne di tutte queste tonnellate di carne umana inutile e autoriproducentesi. Sterilizzazione di massa? Cannibalismo? Lo dico o non lo dico? Lo dico: epidemia?
Una umanità che santifica ancora il lavoro, al punto di glorificarlo anche a scapito del pericolo di contagio, mettendo in secondo piano la vita dell’uomo e dei propri affetti, sappiamo già come userà la “tecnica”: spietatamente. E non stiamo parlando della fabbrichetta (che in piccolo è l’esatta riproduzione di un sistema più grande) ma dei cosiddetti “assett” del pianeta.
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Se dovremmo ancora dipendere dai mutui e dalle banche per abitare e nutrirci, in due parole, siamo fottuti. Ma è qui che la tecnologia potrebbe esserci di aiuto. Se solo ci fossero intelligenze in difesa dell’umano. Cosa della quale dubito.
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