UN “BRACCIALETTO” È PER SEMPRE – UN OPERAIO 42ENNE DI CIVITAVECCHIA SARÀ IL PRIMO STALKER AL QUALE SARÀ APPLICATO IL BRACCIALETTO ELETTRONICO: DA MESI PERSEGUITA L’EX 40ENNE CHE LO HA MOLLATO, ARRIVANDO A MINACCIARLA DI MORTE CON DEI MESSAGGI SUL TELEFONO DEL FIGLIO – LA VITTIMA, ESASPERATA, LO HA DENUNCIATO, E LUI LE HA LANCIATO SUL BALCONE UN ORDIGNO RUDIMENTALE CHE HA PRESO FUOCO E…
Dal “Corriere della Sera - ed. Roma”
Debutta a Civitavecchia l'applicazione del braccialetto elettronico come deterrente contro il reato di stalking, prima volta in assoluto in cui un ex (in questo caso convivente) colpito da misura cautelare per aver perseguitato la sua compagna di un tempo, viene sottoposto a un simile provvedimento «preventivo».
Lui, un operaio di 42 anni che lavora a Roma ma abita a Santa Marinella, non ha accettato la conclusione della sua relazione. Lei, una quarantenne con un figlio da una storia precedente, si è vista sottoposta a una escalation di minacce compresa la più grave, quella di morte, che le era arrivata sull'iPhone negli ultimi giorni, fra offese e gratuità. Ma partiamo dal principio di questa storia di ordinaria persecuzione. Lei, la donna, aveva deciso di troncare la convivenza qualche mese fa.
Difficoltà, incomprensioni e litigi le avevano suggerito di rompere definitivamente ma lui non lo accettava. Recriminava e insisteva, riproponendosi senza alcun rispetto per decisioni e stato d'animo di lei. Così si era andati avanti per un pò di tempo fino a quando lui non era arrivato a coinvolgere anche il figlio della donna. Il ragazzo si era trovato una serie di sms sul telefonino con suppliche e minacce dirette a sua madre. Il rifiuto di accettare la fine della sua storia era diventato a quel punto tanto evidente quanto problematico.
La donna, in uno stato di ansia crescente, aveva deciso di rivolgersi agli agenti del commissariato di Civitavecchia diretto da Paolo Guiso, testimoniando il proprio disagio in una audizione fiume nella quale aveva riferito ogni particolare delle pressioni ricevute. Lui, intanto, non si era placato. Finché nei giorni scorsi era arrivato a lanciare un ordigno (rudimentale) sul balcone di lei causando un incendio che aveva divorato gli avvolgibili e raggiunto il contatore del gas.
I vigili del fuoco erano intervenuti a spegnere le fiamme arginando il peggio mentre il ragazzo avvisava la madre dell'accaduto. Quindi si era mossa la Procura di Civitavecchia chiedendo al gip un provvedimento che tutelasse la donna e il figlio. L'uomo, intanto, si era reso irreperibile o finché gli agenti non sono riusciti a rintracciarlo e a notificargli un divieto di avvicinamento e la misura del braccialetto elettronico.
L'ultimo arresto per stalking è della fine di novembre, un uomo che aveva terrorizzato per dieci mesi la sua ex compagna, una istruttrice di nuoto di 30 anni, dopo essere stato lasciato. La persecuzione era andata avanti fino alle minacce di morte: «Ora ti devi ammazzare: ti porto a Ponte Mammolo e ti butti dal ponte» era arrivato a dirle. Non era la prima volta: gli agenti del commissariato di Porta Pia avevano trovato precedenti vittime dei suoi comportamenti.
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