ORRORE IN AUSTRIA - UN RIFUGIATO IRACHENO STUPRA BIMBO DI 10 ANNI IN UNA PISCINA DI VIENNA: "ERO IN UNO STATO DI EMERGENZA SESSUALE" (HA SPIEGATO CHE DA 4 MESI NIN AVEVA RAPPORTI SESSUALI)
Domenico Ferrara per “il Giornale”
Un altro orrore in una piscina pubblica. Un'altra violenza sessuale ai danni di un bambino innocente. Un'altra atrocità ad opera di un immigrato.
Un rifugiato iracheno ha trascinato un ragazzino austriaco di dieci anni negli spogliatoi di Theresienbad, piscina pubblica di Vienna. Gli ha afferrato la mano, lo ha spinto in una toilette, ha chiuso la porta e gli ha tirato giù il costume da bagno.
Poi ha perpetrato la violenza. A nulla sono servite le urla del bambino. Nessuno le ha sentite. Poi lo stupratore è tornato a nuotare beato, come se nulla fosse.
La vittima, prima di essere ricoverata in ospedale per le diverse ferite riportate, ha raccontato - in lacrime l'accaduto al bagnino e così l'iracheno è stato arrestato dalla polizia.
Durante l'interrogatorio, il rifugiato di 20 anni - arrivato a settembre a Vienna dopo aver attraversato i Balcani - ha motivato il suo reato spiegando che doveva soddisfare la sua «emergenza sessuale» dal momento che erano quattro mesi che non aveva rapporti e che per questo era stato «trascinato dai desideri sessuali».
Poi, ha riconosciuto di aver commesso «un grave errore» e di essere a conoscenza del fatto che avere rapporti sessuali con bambini sia «vietato in ogni parte del mondo».
L'atrocità è accaduta lo scorso 22 dicembre ma è venuta alla luce soltanto adesso grazie al giornale locale austriaco Kronen Zeitung che è riuscito a squarciare il velo di riserbo mantenuto dalle autorità austriache per evitare di alimentare le tensioni e per sedare l'attenzione dell'opinione pubblica sull'emergenza degli immigrati in un paese in cui il governo sta rafforzando i controlli alle frontiere e sta chiedendo a spron battuto all'Unione Europea di finanziare le spese per l'accoglienza massiccia dei profughi.
Un altro caso simile è emerso il mese scorso sempre in Austria, questa volta alla piscina termale di Linz. Una mamma di 36 anni si trovava lì con i suoi figli quando un afgano di 29 anni si è seduto sul bordo della vasca accanto al piccolo di tre anni e ha iniziato a masturbarsi.
Sempre in piscina, ma questa volta nella Germania sconvolta dagli stupri di massa di Colonia, alcuni richiedenti asilo qualche settimana fa sono stati sorpresi dalle telecamere mentre si masturbavano in acqua. Alcuni di loro hanno tentato poi di fare irruzione all'interno dello spogliatoio delle donne, ma per fortuna sono stati fermati.