bollette vetrina

UN PAESE IN BOLLETTA – L’AUMENTO DI LUCE E GAS METTE IN GINOCCHIO TITOLATI DI BAR, RISTORANTI E ALBERGHI CHE ADERISCONO ALL’INIZIATIVA DI FIPE-CONFCOMMERCIO ED ESPONGONO LE BOLLETTE ESAGERATE IN VETRINA. C’È CHI, PER LA STESSA LUCE CONSUMATA LO SCORSO ANNO, STA PAGANDO QUASI 22MILA EURO A FRONTE DEI 5MILA SPESI A LUGLIO DEL 2021. GLI ALBERGATORI SONO COSTRETTI AD AUMENTARE LE TARIFFE E …

Fausta Chiesa,Valentina Iorio per il "Corriere della Sera"

 

bollette in vetrina 1

C'è chi, nonostante tutto, mostra un bel sorriso. Chi ha il volto scuro, chi l'espressione seria e chi è visibilmente arrabbiato. Tutti hanno un problema in comune: il costo del gas e della luce esploso nel giro di un anno. Sono i titolari di bar, ristoranti e alberghi che hanno aderito all'iniziativa «Bollette in vetrina» di Fipe-Confcommercio, «che - spiega il vice-presidente dell'associazione Aldo Cursano - vuole rendere trasparente cosa sta succedendo oggi a chi gestisce un bar o un ristorante anche nel tentativo di spiegare ai clienti perché stanno pagando il caffè un po' di più con il rischio nei prossimi mesi di altri aumenti».

 

Eh sì, perché con il prezzo del gas che dall'estate scorsa si è messo a salire senza sosta ed è più che decuplicato sul mercato europeo nel giro di un anno, i rincari si sono fatti sentire e le prospettive a breve non sono buone. Chi gestisce un'attività deve, però, far quadrare i conti. Doriana Ribaudo è la titolare Osteria Ballarò a Palermo, che ha aperto dieci anni fa. Ha anche un laboratorio di pasticceria e dà lavoro a 40 persone. «L'8 agosto - racconta - ho ricevuto la bolletta dell'energia elettrica di luglio: 21.907,17 euro.

 

bollette in vetrina 3

Nello stesso mese del 2021 per la stessa quantità di luce consumata avevo pagato 5.400 euro. È da gennaio che subiamo rincari, che avevo assorbito cambiando fornitore di energia, ma le bollette sono cresciute ancora. Veniamo da due anni di pandemia. Ora che cominciavamo ad avere margini e accantonare risorse per andare avanti in inverno quando ci sono meno clienti, se ne va tutto per pagare la luce».

 

Stessa preoccupazione per Giulia Saccardi, figlia del proprietario dell'Hotel Saccardi, a Sommacampagna (Verona). Nel giro di un anno la bolletta è quasi triplicata: a luglio del 2021 è stata di 21.105 euro per 94.750 kWh consumati, a luglio 2022 a fronte di un lieve aumento dei consumi (98.572 kWh) è di 62.465 euro. «A luglio eravamo tornati a livelli pre-Covid - dice - poi è arrivata questa stangata. Per non perdere competitività abbiamo dovuto aumentare le tariffe del 6% circa, ma ora che andiamo verso la bassa stagione non possiamo fare altri aumenti».

bollette in vetrina 2

 

Anna Maria Bacci è la proprietaria de L'Antica Macelleria Bacci di Lastra a Signa, provincia di Firenze. «Da giugno a luglio abbiamo ridotto i consumi di 200 kWh, ma la bolletta dell'elettricità ha continuato a crescere. Per far fronte ai costi abbiamo aumentato i prezzi di un euro al chilo. Ora aspettiamo settembre. Se continua così dovremo alzarli di nuovo i prezzi».

bollette in vetrina 5bollette in vetrina 4bollette in vetrina 7bollette in vetrina 6

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?