PANICO SULLA VARIANTE - BORIS JOHNSON LANCIA L'ALLARME: “LA VARIANTE INGLESE UCCIDE DI PIÙ” - L'ESEMPIO FATTO DAI CONSIGLIERI SCIENTIFICI DEL GOVERNO BRITANNICO È QUELLO DEI SESSANTENNI: SE IN QUELLA FASCIA DI ETÀ, CON LA VARIANTE “TRADIZIONALE” SOCCOMBONO 10 PERSONE OGNI 1000 CONTAGIATI, CON LA VARIANTE INGLESE NE MUOIONO 13-14. QUESTO VUOL DIRE UNA LETALITÀ PIÙ ALTA DEL 30-40% - MA C’È UNA BUONA NOTIZIA SUL FRONTE…
Luigi Ippolito per il "Corriere della Sera"
Boris Johnson lancia l'allarme: la variante inglese del coronavirus uccide di più. L'esempio fatto dai consiglieri scientifici del governo britannico è quello dei sessantenni: se in quella fascia di età, con la variante «tradizionale», soccombono 10 persone ogni 1000 contagiati, con la variante inglese ne muoiono 13-14. Questo vuol dire una letalità più alta del 30-40 per cento.
Finora si riteneva che la variante del Covid individuata per la prima volta nel sud dell'Inghilterra, fosse solo più contagiosa del 70 per cento: ma ora si scopre che è anche più pericolosa. La buona notizia arriva però dal fronte dei vaccini: funzionano anche con la variante inglese. E dunque Londra spinge sull'acceleratore dell'immunizzazione di massa, in una disperata corsa contro il tempo rispetto al diffondersi dei contagi: a ieri in Gran Bretagna erano state vaccinate circa 5 milioni 400 mila persone, con un record di 400 mila iniezioni nelle precedenti 24 ore.
Continua invece a segnare il passo la campagna vaccinale in Europa: la Ue aspettava cento milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca nel primio quadrimestre dell'anno, ma la compagnia avrebbe informato Bruxelles che non arriverà a fornirne neanche la metà. Solo 31 milioni, secondo quanto ha riferito alla Reuters un funzionario europeo. Nel campo delle varianti, a destare più preoccupazione sono la sudafricana e la brasiliana, entrambe già presenti in Gran Bretagna: queste ultime sembrano essere più resistenti ai vaccini.
Non si diffondono però più velocemente e dunque il governo di Londra spera di contenerle: anche per questo sono allo studio nuove misure di controllo degli ingressi dall'estero. Johnson non esclude il blocco totale delle frontiere. L'epidemia sembra aver raggiunto il picco e ci sono i primi segnali che cominci a rallentare: segno che il lockdown introdotto il 6 gennaio sta funzionando. Ma il numero dei ricoverati in ospedale resta altissimo, con l'80 per cento di pazienti in più che al momento del picco della prima ondata ad aprile.
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