caivano parco verde

“PARCO VERDE È UN INFERNO. È PEGGIO DELLA STRISCIA DI GAZA” – PARLA IL PRESIDE DI UNA SCUOLA DI CAIVANO, BARTOLOMEO PERNA, DOPO IL CASO DI UNA BAMBINA DI SEI ANNI, ORIGINARIA DEL BURKINA FASO, CADUTA DAL BALCONE E SOPRAVVISSUTA MIRACOLOSAMENTE – I GENITORI NON ERANO IN CASA, LA MADRE ERA IN FARMACIA E IL PADRE A LAVORO – LA PICCOLA E I SUOI FRATELLI SONO STATI AFFIDATI AI SERVIZI SOCIALI – IL CASO DI DUE BAMBINI, VITTIME DI PEDOFILIA, CADUTI DALL’OTTAVO PIANO NEL 2013 E 2014...

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UNA BAMBINA DI 5 ANNI E PRECIPITATA DAL SECONDO PIANO DI UN PALAZZO DI CAIVANO. E RICOVERATA...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Grazia Longo per "La Stampa"

 

Bartolomeo Perna

Il preside del comprensorio scolastico IC3, Bartolomeo Perna è categorico: «Il nome evoca un luogo ameno e idilliaco, ma Parco Verde è un inferno. È peggio della striscia di Gaza. Ci sarebbero tanti interventi da attuare per migliorare questo quartiere, purtroppo però se ne parla solo quando accadono eventi drammatici».

 

L'ultimo in ordine di tempo risale a ieri mattina. Alle 9,40 una bambina di 6 anni originaria del Burkina Faso, che chiameremo Ramata, è caduta dal balcone del secondo piano di una palazzina di ringhiera in via Volta, a 350 metri da Parco Verde. Si è miracolosamente salvata, non ha neppure fratture, perché la caduta è stata attutita dai fili della biancheria del balcone al primo piano. Si è trattato di un incidente come hanno appurato i carabinieri della compagnia di Caivano coordinati dalla procura di Napoli Nord.

 

BAMBINA CADUTA DAL SECONDO PIANO A CAIVANO

Salita su una motoretta giocattolo blu si è sporta dal balcone ed è precipitata. Era rimasta a casa da scuola, assieme a una sorellina di 4 anni, perché aveva mal di gola. La mamma era andata in farmacia a comprarle le medicine mentre il papà lavorava in un caseificio. «Sono bravissime persone e la piccina è tra le prime della classe, in prima elementare» raccontano i vicini. Ma in serata i servizi sociali hanno disposto l'allontanamento dei suoi quattro fratelli, affidati a delle case famiglia.

 

Al mattino, non appena si è diffusa la notizia, il nastro della memoria si è inevitabilmente riavvolto fino ai due bambini volati da una finestra all'ottavo piano, a Parco Verde, nel 2013 e 2014. Il primo, Antonio Giglio, aveva 3 anni, mentre Fortuna Loffredo ne aveva 6, proprio come Ramata.

 

Bartolomeo Perna

Solo che in quei casi si era trattato di due terribili omicidi che nascondevano l'orrore della pedofilia. E, come non bastasse, la piccola Fortuna frequentava la stessa scuola elementare di Ramata. […]

 

Aggirandosi per queste strade non si può rimanere indifferenti ai palazzoni scrostati, alle tante scritte sui muri dei cortili e all'assenza di qualsiasi elemento che possa ingentilire l'ambiente. C'è poco da dire, ci troviamo in un luogo non bello e triste. E sinceramente tanta povertà stride con i numerosi Suv e macchinoni che si incrociano guidando. […]

 

E torniamo di nuovo al capitolo scuole. Nelle stesse aule andava anche la maggiore delle due cuginette di 10 e 12 anni abusate lo scorso agosto. Le violenze contro le due bambine hanno attirato molto l'attenzione mediatica. Ma non solo. C'è stata anche una mobilitazione a livello politico e a Parco Verde è arrivata persino la premier Giorgia Meloni per garantire l'aiuto da parte del governo. […]

parco verde caivano campetto calcetto 34

 

Dell'importanza di istruzione e cultura è convinta anche un'altra preside, Eugenia Carfora, che dirige l'Itis frequentato dal fratello maggiore della bambina caduta ieri mattina dal balcone. «Integrazione e cultura vanno di pari passo - osserva, mentre alcuni studenti uscendo da scuola la salutano battendo il cinque sulla mano - anche se io mi auguro un massiccio investimento da parte del mondo dell'impresa e dell'artigianato. Il lavoro è fondamentale in questo fazzoletto di terra che ha tanti problemi, tante criticità ma pure tanta voglia di riscatto e una buona dose di orgoglio e di speranza. Però dovremmo smettere di parlare di Parco Verde solo quando si registra un brutto fatto di cronaca, la riabilitazione del quartiere ha tempi più lunghi».  […]

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